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CAMMINAMENTE, quando le scarpe raccontano – Trento
Dal 4 agosto al 6 settembre la nuova tappa di CAMMINAMENTE al Tabià del Moco a Ziano Di Fiemme (Trento) un’occasione da non perdere per conoscere il mondo dei camminatori e i camminatori del mondo.
In mostra ci saranno anche le scarpe di Nadia Gonella, che ha partecipato al pellegrinaggio “Una Terra. Una famiglia umana. In cammino verso Parigi” che, partito il 30 settembre da Piazza San Pietro con la benedizione di Papa Francesco, ha raggiunto nei primi giorni di dicembre la città di Parigi per essere presente alla COP21 per chiedere interventi immediati per contrastare i cambiamenti climatici.
E’ una figura nuova di camminatore-pellegrino, il “Pilgrimage people’s”, quella che rappresenta la vicentina Nadia Gonella, mamma di cinquant’anni che oggi vive con la sua famiglia sulle sponde del Lago di Bracciano (Roma). Da anni collabora con la Focsiv – Federazione Organismi Cristiani di Servizio Internazionale Volontario e altre ONG per progetti di cooperazione allo sviluppo sostenibile ed educazione all’accoglienza.
Leggi il Comunicato Stampa – Mostra Camminamente
“Siamo storicamente vocati a conoscere i pellegrini religiosi, mentre la nostra è una nuova e più completa forma di pellegrinaggio, etico e sociale, dove i camminatori sono persone sensibili alla Madre Terra, coscienti dell’urgente cambiamento del nostro stile di vita per proteggere il nostro pianeta” sottolinea Nadia “si pensa al pellegrinaggio come ad un percorso che porta ai luoghi santi. Noi pellegrini ambientali invece, crediamo che tutta la terra in ogni suo aspetto, è sacra. Per questo abbiamo camminato per oltre 1500 km da Roma fino a Parigi nel dicembre 2015 in concomitanza con il summit mondiale sul clima (COP21), attraversando luoghi meravigliosi e altri violentati dall’azione dell’uomo, incontrando qui persone e comunità con la volontà di dar voce a chi spesso non ce l’ha. Cioè a tutti gli essere viventi che quotidianamente subiscono e soffrono a causa del cambiamento climatico, spesso nell’indifferenza e disinteresse generale.”
“Il nostro arrivare a piedi fino a Parigi – continua Nadia- da molte capitali europee, è servito ad incontrare rappresentanti istituzionali (Al Gore, Galletti, Holland…), ma soprattutto gente comune, comunicando a tutti l’importanza e l’urgenza di intervenire subito per attuare politiche che rallentino o arrestino il cambiamento climatico. Abbiamo cercato di trasmettere il peso del nostro zaino”, inteso come grido di Madre Terra, sul solco dell’enciclica di Papa Francesco Laudato Si. “Chiedevamo di non propinare nuovi demagogici documenti, visto che la scienza ha già indicato le cause e offerto le soluzioni”. Si è trattato della manifestazione più significativa e incisiva, giunta fino alle porte dei potenti.
“Abbiamo poco tempo e poca coscienza di quello che stiamo per perdere” ammonisce Nadia “camminare per oltre 1500 km, che sia per fede o per un ideale ti permette comunque di riflettere, facendoti ritrovare la sintonia con il resto del mondo. La fisicità e la fatica del cammino dandoti il senso del peso, ti induce all’essenzialità, all’importanza delle emozioni e dell’agire”.
Se poi questo “agire” verso il bene comune come la terra, questi nuovi e moderni pellegrini-ambientali sono una speranza per l’intera umanità.
LA BIODIVERSITA’ NELLE SCARPE
“Il principio laico o religioso, resta quello che ogni creatura è sacra e preziosa” accettato questo, l’idea di muovere con le scarpe un sentimento tanto nobile, rendono ancora più preziose questo pellegrinare. “Con queste scarpe – racconta Nadia Gonella- ho camminato da Roma fino a Parigi, compiendo in meno di un mese 1500 km in pieno inverno, valicando colline e montagne, ma incontrando un mare di persone. Le stesse che abitano e dovrebbero difendere questo nostro fragile ecosistema in cui camminiamo”.
Informazioni e contatti
Antonio Gregolin: nanomatto@gmail.com | 348 1732318 | www.facebook.com