Corsa alla fusione nell’agribusiness: l’appello per scongiurare ulteriori concentrazioni di mercato

Tra gli innumerevoli ostacoli sulla strada dell’implementazione su larga scala di un modello di agricoltura sostenibile, il maggiore è certamente l’incipiente corsa alla fusione tra le grandi industrie agroalimentari.
La concentrazione delle leve economiche in poche mani, e l’ abnormità del potere di influenza sul mercato di riferimento che da quella concentrazione naturalmente deriva, costituiscono una gravissima minaccia per tutte quelle realtà, più che mai attive sul territorio, che tentano tra mille fatiche di dar forma e sostanza a piccole economie di scala, rispettose dell’ambiente e di genuini processi produttivi.
La distanza , anzitutto culturale, tra due modelli produttivi così diversi – l’uno mirato alla produzione su larga scala, allo sfruttamento intensivo del territorio, alla omologazione delle colture; l’altro fondato su agricoltura di piccola scala, biodiversità, rigorosi criteri di qualità da seguire lungo tutta la filiera – , non può che diventare una voragine nel momento in cui un mercato già fortemente accentrato, com’è purtroppo quello agroalimentare, si appresta a diventare una sorta di circolo esclusivo per multinazionali.
Questa è infatti la fosca prospettiva che si profila all’orizzonte di fronte alle imminenti fusioni che sei tra le maggiori aziende agrochimiche e di sementi stanno per portare a termine: Dow Chemical e Dupont, Monsanto e Bayer AG, Syngenta e ChemChina si apprestano infatti, unendosi l’una con l’altra, a fare del mercato agroalimentare un vero e proprio oligopolio.
Ecco perché FOCSIV e tante altre organizzazioni lanciano un appello alla Commissione Europea, chiedendo con forza che venga fatto tutto il necessario per impedire le tre fusioni di cui sopra; nella consapevolezza che, oltre a infliggere un colpo probabilmente mortale alle piccole economie di scala, se questo processo di ulteriore concentrazione andasse a termine le conseguenze sarebbero nefaste sotto ogni punto di vista.
Scarica il documento con i pericoli delle fusioni e le richieste alla Commissione.
Leggi la lettera originale a Margrethe Vestager, commissario europeo per la concorrenza.
Firma l’appello sul sito Avaaz per fermare le tre fusioni.