FOCSIV PORTA AL SALONE DEL LIBRO UN MANOSCRITTO SALVATO DALLA FURIA DELL’ISIS
Farà la sua comparsa per la prima volta in Italia al Salone Internazionale del Libro di Torino il “Libro profugo”, uno dei più antichi manoscritti della Chiesa della Vergine Maria di Qaraqosh (o Baghdide, come viene chiamata dai suoi abitanti), la più grande città cristiana della Piana di Ninive.
La sua storia, affascinante e tormentata, ricorda le migliaia di profughi in fuga dalla guerra, il processo di annientamento delle diverse popolazioni, la distruzione di interi territori ed il “genocidio culturale” in atto in tutto il Medio-Oriente. Questo prezioso manoscritto è stato, infatti, messo in salvo dalla furia distruttrice dell’Isis grazie all’iniziativa di un sacerdote che, prima dell’invasione della città nell’agosto 2014, ha nascosto il libro murandolo in un sottoscala della casa dei sacerdoti.
Individuato lo scorso gennaio dai giornalisti Laura Aprati e Marco Bova, successivamente consegnato dall’Arcivescovo di Mosul, Monsignor Yohanna Butros Mouché, nelle mani dei volontari FOCSIV, Jabar Mustafa e Terry Dutto, il testo è poi giunto in Italia grazie all’impegno diretto del Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo, Dario Franceschini e di Verderame progetto cultura di Giulia Silvia Ghia. Oggi è ricoverato presso ICRCPAL – Istituto Centrale per il Restauro e della Conservazione del Patrimonio Archivistico e Librario che ne effettuerà il restauro nei prossimi mesi, studiandone i contenuti e dandone una datazione e collocazione storica. Al termine del restauro il Libro Sacro tornerà nelle mani del legittimo proprietario l’Arcivescovo di Mosul.
Il Libro, probabilmente attribuibile al XVI secolo, è scritto in aramaico con un carattere siriaco in nero e rosso, arricchito con alcuni disegni con simboli religiosi, in parte danneggiati. Il manoscritto era, per il sacerdote a cui era stato affidato, una sorta di manuale per i riti di tutto l’anno liturgico. Costituito di 116 di pagine in carta, con una copertina di legno e cuoio, comprende al suo interno letture e testi dedicati al rito liturgico e alle preghiere della Chiesa siriaca-cattolica.
In occasione del Salone Internazionale del Libro di Torino, sarà possibile ammirare il manoscritto all’interno una teca presso lo Stand Progetto PRODIGE (S143 pad./pav. 3). I visitatori potranno, grazie all’utilizzo della realtà virtuale, vedere da quale contesto il libro proviene e quali distruzioni abbiano subito le strutture che lo accoglievano da secoli.
L’iniziativa nasce grazie alla collaborazione fra SiTI, Istituto Superiore sui Sistemi Territoriali per l’Innovazione e FOCSIV.
FOCSIV è presente in Kurdistan da oltre tre anni e intende promuovere il recupero e la tutela del patrimonio culturale come parte integrante del processo di ricostruzione del tessuto umano e sociale delle persone coinvolte dal conflitto.
“L’estirpare le radici profonde della cultura di un popolo significa recidere in modo definitivo i legami complessi che si intrecciano nel tessuto sociale di una società umana. Non a caso la Storia ci ricorda che spesso il distruggere le vestigia, il dare fuoco ai libri ha provocato la definitiva scomparsa di alcuni popoli, delle loro tradizioni, della loro lingua. È cancellare la memoria degli uomini. – ha sottolineato Gianfranco Cattai, presidente FOCSIV – Da tre anni siamo a fianco ai tanti sfollati nel campi di Ankawa 2 e Aishti ad Erbil, a Kirkuk e Al Kosh e ora in quelli spontanei nati sulla strada per Mosul. Un lavoro condotto ugualmente in Libano, Siria, in Turchia dai volontari delle 7 ONG socie FOCSIV aderenti alla Campagna Humanity – essere umani con gli esseri umani. Oltre a creare le condizioni per una vita dignitosa ed a pensare alla ricostruzione del futuro di queste persone, siamo consapevoli che mesi di occupazione, di violenze, di guerra e di condizionamento ideologico hanno inciso profondamente nel loro animo. Dobbiamo, quindi, volgere il nostro impegno soprattutto alla ricostruzione del tessuto sociale con l’educazione, la formazione grazie alle quali si possono recuperare le tradizioni e la cultura millenaria di accoglienza e tolleranza di tutto il Medio Oriente. Per questo crediamo che il recupero del Manoscritto, possa simbolicamente rappresentare per tutti che un altro futuro è possibile.”
Per maggiori informazioni leggi il comunicato stampa e la brochure dell’iniziativa.
PER SOSTENERE LE PERSONE IN FUGA DALLA GUERRA, ECCO COME DONARE PER LA CAMPAGNA HUMANITY – ESSERE UMANI CON GLI ESSERI UMANI, DI FOCSIV:
POSTA: CCP n. 47405006, intestato a FOCSIV, causale Emergenza Siria – Kurdistan
BANCA: IBAN: IT 63 U 05018 03200 000000179669 intestato a FOCSIV FOR HUMANITY, presso Banca Etica
Visita il sito: humanity.focsiv.it