Rispondiamo alla violenza con lo “spirito di Assisi”: preghiera per la pace nel mondo
Gli ultimi giorni prima di Natale hanno visto un intensificarsi della violenza: i cittadini di Aleppo sono stati ancora vittime di bombardamenti, la Turchia è stata teatro di ripetuti attacchi, Berlino ha subito le conseguenze di un gesto orribile ed estremista, per non citare tutte quelle battaglie che si svolgono silenziose al di fuori delle telecamere, come nelle altre cittadine della Siria, dell’Iraq e dell’Afghanistan, nello Yemen, in Sudan, Libia, Somalia, Congo e così via.
Per i Cristiani il Natale rappresenta la nascita di Gesù, figlio di Dio, ed è un momento di singolare importanza perché ricorda la più alta forma d’amore del Padre verso gli uomini, ovvero quella dell’incarnazione e dell’avvicinamento del mondo divino a quello umano, del tendergli la mano, del venirgli incontro tramite il Figlio. Questa ricorrenza è quindi testimonianza di gioia e profonda pace, di speranza e misericordia, dell’amore che tutti, senza distinzione alcuna, siamo chiamati a ricevere e dare. Quest’anno il Natale cristiano coincide con la festa ebraica di Hannukkah, durante la quale viene commemorata la consacrazione di un nuovo altare nel Tempio di Gerusalemme dopo la libertà conquistata dagli elleni più di duemila anni fa. Le luci della Hanukkiah (candelabro a nove braccia usato per questa festa) rappresentano la volontà di sopravvivenza del popolo ebreo e la vittoria della luce sulle tenebre.
Queste occasioni di armonia e riflessione spirituale vogliono essere vere per tutta l’umanità, vogliono essere presenti anche tra coloro che soffrono e che non possono rallegrarsi per la vita terrena fatta di sofferenze e distruzione, dolori che troppe volte sono causati da altri uomini e potrebbero essere evitati e fermati. Per questo, con uno spirito di apertura a tutte le religioni e con la convinzione che la Verità e la Luce si celino dietro ad ogni azione di umanità, solidarietà e fratellanza, la sezione italiana di Religions for Peace ha organizzato per oggi, martedì 27 dicembre, un momento di meditazione e preghiera per la pace nel mondo, previsto alle 17,30 presso il Monastero di San Gregorio al Celio a Roma.
“Alle varie forme di terrorismo, non solo quello direttamente omicida, che vorrebbero tenere in scacco il mondo, intendiamo rispondere con la preghiera e con azioni di pace.
Preghiere per le vittime e per i loro familiari ed amici …
Preghiere affinché non ci sia sottratta la speranza che la riconciliazione è possibile …
Preghiere affinché i protagonisti del terrore possano “guarire” dall’intima disperazione che acceca le loro menti, indurisce i loro cuori, arma le loro mani …”
Per alleviare le sofferenze dei più vulnerabili, FOCSIV ha lanciato la campagna Humanity – Essere umani con gli esseri umani, segno di speranza e umanità per gli sfollati iracheni del Kurdistan, per i rifugiati siriani in Libano, Turchia e Giordania, per le comunità ospitanti di questi paesi che condividono con i rifugiati sogni, speranze, difficoltà.
Per ulteriori informazioni sull’evento, seguire il link.