TASSA SULLE TRANSAZIONI FINANZIARIE: IL GOVERNO ITALIANO NICCHIA
Si è svolta il 4 ottobre l’interpellanza parlamentare presentata dagli On. Andrea Sarubbi (PD) e Federica Mogherini (PD), insieme ad altri 28 deputati per chiedere conto al Governo della posizione che l’Italia sta assumendo nei negoziati attualmente in corso tra alcuni Stati Membri dell’UE che intendono aderire alla cooperazione rafforzata per l’introduzione della tassa sulle transazioni finanziarie (TTF). La campagna ZeroZeroCinque, cui FOCSIV aderisce, riscontra che ancora una volta il Governo non prende posizione.
Ancora una volta il Governo italiano ha nicchiato, evitando di dare una risposta ai firmatari dell’interpellanza e alle otre 50 organizzazioni promotrici della Campagna ZeroZeroCinque che da anni sostiene l’introduzione della tassa.
“Una mancata risposta e motivazioni deboli sono state esposte questa mattina in aula dal Sottosegretario all’Economia e Finanza Vieri Ceriani” – afferma Andrea Baranes, portavoce della Campagna ZeroZeroCinque.
In particolare il Governo è preoccupato che la TTF possa fare aumentare lo spread in situazione di instabilità dei mercati. La dura realtà è che i mercati sono instabili proprio per la speculazione che invece vorremmo contrastare, l’effetto della liquidità non sarà rilevante se non riguardo al contenimento del doping dei mercati stessi.
In allegato il Comunicato Stampa integrale diffuso dal coordinamento della Campagna 005, a seguito dell’interpellanza, ma si attendono per oggi nuovi sviluppi, visto che è in corso un ECOFIN (Consiglio economia e finanza dell’Unione Europea) a Bruxelles, in cui la cosiddetta “Tobin Tax” è all’ordine del giorno.
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