DIRITTO AL CIBO, L’EXPO 2015 OCCASIONE DA NON PERDERE
Ogni anno nel mondo si perdono 1,3 miliardi di tonnellate di cibo, diretta conseguenza dell’opulenza dei paesi industrializzati e delle perdite successive alla fase di raccolto nei paesi in via di sviluppo. Ma in un contesto internazionale che vede circa un miliardo di persone soffrire la fame e altrettante risultare malnutrite, questo è un fenomeno a cui possiamo e dobbiamo porre fine. Proprio a tal proposito, il 16 ottobre la Direzione Generale per la Cooperazione allo Sviluppo (Dgcs) ha sponsorizzato nella sede della FAO a Roma, in occasione della celebrazione della Giornata Mondiale dell’Alimentazione, un convegno internazionale dal titolo “Perdite e sprechi alimentari globali: dalla riduzione alla prevenzione per un sistema alimentare sostenibile”.
In una sala gremita, vari esponenti politici coordinati dal professor Segrè Presidente di Last Minute Market, hanno dato vita ad un dibattito quanto mai attuale riguardante lo spreco alimentare e le possibili contromisure che l’agenda internazionale dovrebbe adottare. Il confronto è stato aperto dal Vice Ministro degli Affari Esteri Pistelli e chiuso dallo stesso Ministro Bonino che ha dichiarato: «Lo spreco alimentare è un paradosso dei nostri tempi: se si perde più di un terzo della produzione alimentare, possiamo tentare solo l’avvio di una soluzione, visto che il ”miracolo finale” non sarà facilmente a portata di mano».
Durante l’intera durata dell’evento sono intervenuti altresì: il Ministro della Salute, Lorenzin sottolineando l’importanza di coniugare il tema della salute a quello del cibo; il Direttore Generale della FAO Graziano De Silva ricordando come un terzo del cibo prodotto a livello mondiale venga perso o sprecato ogni anno e Maurizio Martina, Sottosegretario alle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali, che ha posto l’accento sulla possibilità di recuperare uno 0,5 del PIL, pari a 8-9 miliardi di euro, con la valorizzazione del cibo e la lotta agli sprechi. Il passaggio storico dall’epoca dell’abbondanza a quella della scarsità, sulla crescita demografica, sul cambiamento dei consumi, ha invece caratterizzato l’intervento dell’On. De Castro, Presidente della Commissione Agricoltura e Sviluppo Rurale del Parlamento Europeo, che ha tenuto a sottolineare come il recupero di efficienza nell’utilizzo delle risorse sia non solo un obbligo morale ma economico e politico.
Il Ministro dell’Ambiente Orlando ha denunciando poi l’insostenibile pressione sulle risorse naturali, lodato al contempo il Programma nazionale di prevenzione dei rifiuti, adottato lo scorso ottobre. Gli ulteriori interventi da parte del Presidente dell’IFAD Nwanze, di Ertharin Cousin, Direttore Esecutivo del WFP e di Ann Tutwiler, Direttore Generale di Biodiversity Int. hanno infine spiegato le dinamiche del fenomeno distinguendo tra la perdita di cibo dovuta alle difficoltà di immagazzinamento e conservazione nei PVS e il vero e proprio spreco di cibo dei paesi industrializzati, auspicando un’azione immediata. Preponderante l’accento posto infine sull’importanza del Expo 2015 e su quanto questo possa concretamente rappresentare un’opportunità di dialogo anche su questi temi.