TOUR PROMOZIONALE DELLA CAVOUR: LA DIFESA IMPIEGA LA PORTAEREI PER VENDERE ARMI AI REGIMI PIU’ AUTORITARI DEL MONDO
Rete Italiana per i Disarmo scrive al Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, per chiedere se sia stato messo al corrente dell’iniziativa che prevede l’impiego di mezzi e personale delle Forze Armate a supporto di attività commerciali dell’industria militare e del settore privato. E invita il Parlamento ad esaminare con attenzione l’iniziativa promossa dal Ministero della Difesa per le rilevanti implicazioni sulla politica di difesa del nostro Paese. FOCSIV è tra i firmatari della lettera.
La Rete Italiana per i Disarmo reputa “spregiudicata e inaccettabile” l’iniziativa annunciata martedì scorso dal Ministro della Difesa, Mario Mauro, insieme ai vertici del Ministero della Difesa di impegnare per i prossimi cinque mesi il Gruppo Navale Cavour in una campagna promozionale dell’industria bellica italiana insieme ad altre attività commerciali, di tipo militare ed umanitarie.
«Sotto lo slogan del recupero di competitività – commenta Francesco Vignarca, coordinatore della Rete Italiana per il Disarmo – l’iniziativa promossa dal Ministero della Difesa in collaborazione con altri ministeri mescola una serie di attività che per loro natura hanno finalità e caratteristiche differenti e che è importante continuare a tenere separate. Promuovere la vendita di sistemi militari o sostenere iniziative di tipo commerciale abbinandole ad operazioni umanitarie non è infatti un compito che il nostro ordinamento attribuisce al Ministero della Difesa o alle Forze Amate».
Cavour in Navigazione Rete Italiana per i Disarmo invierà oggi una lettera aperta al Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano – che secondo la Costituzione “ha il comando delle Forze armate” (Art. 87) – per chiedere se sia stato messo al corrente ed abbia dato il suo esplicito assenso all’iniziativa che prevede l’impiego di mezzi e personale delle Forze Armate a supporto di attività commerciali dell’industria militare e del settore privato. Rete Disarmo invita inoltre il Parlamento ad esaminare con attenzione questa iniziativa soprattutto per le rilevanti implicazioni sulla politica di sicurezza e di difesa del nostro Paese.
Fonte: Rete Italiana per il Disarmo – 13 novembre 2013