Paradisi Fiscali: Bilancio del G20 in 12 domande
La nostra epoca è segnata da promesse non mantenute. Fare un bilancio degli impegni è dare peso alla parola pubblica. Questo esercizio partecipa alla riabilitazione del politico alla quale CCFD – Terre Solidaire vuole contribuire. Il Summit dei G 20 di Londra, 2 aprile 2009, doveva tradurre in fatti le intenzioni rese pubbliche a New York il 15 novembre 2008, in occasione della prima riunione delle 20 maggiori economie del mondo a livello di capi di Stato. Il Summit ha fatto della fine dei paradisi fiscali il suo cavallo di battaglia n° 1. Per CCFD – Terre Solidaire, la posta in gioco è significativa in quanto i Paesi in Via di Sviluppo sono le principali vittime dei paradisi fiscali.
I Paesi dei Sud, duramente colpiti da una crisi finanziaria della quale non sono minimamente responsabili, necessiterebbero di molti dei fondi che fuggono verso i paradisi fiscali. Ogni anno sono infatti tra i 600 e gli 800 i miliardi di euro che fuoriescono in modo illecito dai Paesi in Via di Sviluppo – ovvero circa 10 volte l’ammontare dell’Aiuto Pubblico allo Sviluppo stanziato dall’insieme dei Paesi ricchi. La causa: un’economia criminale che mina la democrazia e lo sviluppo economico (la corruzione per un 3 – 5% delle somme, il crimine organizzato per un 30 – 33% delle stesse), ma anche frode ed evasione fiscale da parte di imprese multinazionali per un 60 – 65%.
Una quantità di denaro che gli Stati non possono tassare. Infine, mancano dalle casse degli Stati del Sud oltre 125 miliardi di euro per la sola evasione fiscale delle multinazionali, ovvero cinque volte la somma necessaria per sradicare la fame nel mondo secondo la FAO. Risultato: gli Stati tentano una compensazione spostando il carico fiscale sui consumatori e sugli imprenditori locali e, per i Paesi più poveri, ricorrendo all’Aiuto internazionale e all’indebitamento – una dipendenza troppo spesso sinonimo di asservimento ai finanziatori esterni.
Questo rapporto è pubblicato in Italiano da FOCSIV – Volontari nel mondo
Il rapporto in lingua originale è stato elaborato da CCFD – Terre Solidaire
Scritto da Renaud Fossart e Jean Merckeart con l’aiuto di Céile Nelh.
Ha beneficiato dei consigli preziosi, a titolo personale, di Vincent Drezet (Segretario Nazionale del Syndicat Unifié des Impots) e di Olivier Longchamp (responsabile del programma fiscalità e finanza internazinale alla Dichiarazione di Berna).
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