RETE DELLA PACE SU SIRIA: LA SOLUZIONE POLITICA, PACIFICA E NONVIOLENTA È POSSIBILE.
Il loro arresto fu la scintilla che animò la rivolta. Giovani, uomini e donne che come in altri paesi della regione scesero in piazza per dire basta alle ingiustizie, alla repressione,chiedendo dignità, libertà, diritti. Quattro anni sono passati da quell’inizio e la quantità, la gravità, l’assurdità dei morti, delle distruzioni, dei profughi è sovrastata dalle guerre e dal caos politico che ha sconvolto l’intera regione. La richiesta di libertà e di giustizia dellapopolazione contro una dittatura è diventato il terreno di scontro tra gruppi armati, mercenari, potenze regionali edinteressi geo-politici internazionali fuori controllo dagli stessi mandanti, dove violenza e terrore dettano le regole el’agenda politica.
Rinnoviamo quindi la richiesta alle nostre istituzioni di cambiare strada, di fare un passo di pace, d’investire nellasocietà civile, nel dialogo, nel confronto:
• accogliendo i profughi ed assistendo in modo dignitoso chi è in fuga e vittima di questa guerra
• sostenendo i canali aperti dalla società civile ed investendo sul dialogo e sul confronto
• fermando la vendita di armi e la cooperazione militare con tutti stati che rientrano nel teatro del conflitto
Il 15 marzo sarà anche per tutti noi un momento di riflessione e di solidarietà con la popolazione siriana, ma anche contutte le altre popolazioni vittime della follia della guerra e del terrore.Saremo anche noi nelle piazze d’Italia con coloro che manifesteranno, in modo pacifico e nonviolento, per la pace, perle libertà, per i diritti, per la giustizia.
La Rete della Pace
Perugia, 9 marzo 2015