POLICY – Conferenza di Bali: rilancio o fallimento dei negoziati multilaterali sul commercio internazionale?
Il 22 Novembre u.s. si è tenuto un incontro del coordinamento istituzionale del Ministero dello Sviluppo Economico sui negoziati multilaterali del commercio internazionale – Agenda Doha (Tavolo OMC – MISE), al quale FOCSIV ha partecipato, come una delle poche organizzazioni della società civile invitate.Il coordinamento è stato indetto in vista della Conferenza ministeriale del WTO in Bali, che si terrà i primi di dicembre 2013. La posizione italiana è parte di quella dell’Unione europea (avendo quest’ultima la competenza per il commercio internazionale).
Il coordinamento istituzionale del Ministero dello Sviluppo Economico sui negoziati multilaterali del commercio internazionale – Agenda Doha (Tavolo OMC – MISE), al quale FOCSIV ha partecipato, come una delle poche organizzazioni della società civile invitate, si affianca al tavolo interistituzionale della Cooperazione italiana, e ad altri incontri coordinati da altri Ministeri che si stanno aprendo alla società civile. Il coordinamento era stato istituto da Fassino in occasione del vertice di Seattle del WTO, poi non è più stato convocato, ed ora è stato indetto in vista della Conferenza ministeriale del WTO in Bali, che si terrà i primi di dicembre 2013. La posizione italiana è parte di quella dell’Unione europea (avendo quest’ultima la competenza per il commercio internazionale).
L’Agenda di Doha per la liberalizzazione del commercio internazionale, portata avanti dall’Organizzazione Mondiale del Commercio (WTO), è bloccata da oltre 10 anni a causa dei veti incrociati tra i vecchi poteri industriali e commerciali del Nord (Canada, USA, Europa, Giappone) e i nuovi poteri emergenti (Brasile, India, Russia, Cina). Il nuovo direttore generale del WTO, il brasiliano Roberto Azevedo, ha convocato la Conferenza di Bali per tentare di rilanciare i negoziati almeno su alcuni temi, quali facilitazione del commercio (dogane e regole alla frontiera), agricoltura, e sostegno ai paesi più poveri nel poter accedere ai mercati internazionali. Sembra che questa volta qualcosa si riesca a muovere e che ai paesi più poveri sia prestata più attenzione, ma rimangono forti i conflitti di interesse. Di conseguenza il multilateralismo si affievolisce a favore del regionalismo e bilateralismo, che discrimina soprattutto i cosiddetti paesi meno avanzati.
Alleghiamo la relazione dell’incontro del coordinamento istituzionale del Ministero dello Sviluppo Economico, tenutosi lo scorso 22 Novembre a Roma.