Accaparramento, deforestazioni e migrazioni
Oggi diffondiamo l’ottavo capitolo, a cura di Aurora Ianni e Mattia Giampaolo, del V° Rapporto Focsiv “I padroni della terra. Rapporto sull’accaparramento della terra 2022: conseguenze sui diritti umani, ambiente e migrazioni”, presentato il 28 giugno a Roma nella Sala Capitolare del Senato su iniziativa del senatore Mino Taricco.
ACCAPARRAMENTO, FATTORI AMBIENTALI E MIGRAZIONI:
COMPRENDERE IL LEGAME
Il movimento delle persone è legato a una varietà di ragioni. Conflitti, persecuzioni, mancanza di diritti civili e politici, povertà, insicurezza alimentare, sono tutti tra i più noti e “categorizzati” fattori di spinta della migrazione. Detto questo, sottovalutare l’impatto che i conflitti sulla terra, gli accaparramenti, i relativi cambiamenti ambientali hanno sulle crisi umanitarie e sulle migrazioni, sarebbe un errore. In questi ultimi anni gli strumenti internazionali sviluppati sotto l’egida delle Nazioni Unite hanno affrontato il legame soprattutto tra i cambiamenti ambientali e la migrazione. L’obiettivo n. 2 del Global Compact on Migration (GCM), per esempio, mira a “ridurre al minimo i fattori avversi e strutturali che costringono le persone a lasciare il loro paese d’origine”, compresi i rischi di catastrofi e cambiamenti climatici. Inoltre, facendo un passo indietro, con l’obiettivo 10.7 l’Agenda 2030 sullo sviluppo sostenibile chiede di facilitare una migrazione ordinata, sicura, regolare e responsabile e la mobilità delle persone, anche attraverso l’attuazione di politiche migratorie pianificate e ben gestite, e con l’SDG (sustainable development goal) 13 invita a intraprendere azioni urgenti per combattere il cambiamento climatico e i suoi impatti.