Accordo commerciale UE-Mercosur
Il 15 marzo, una coalizione di più di 450 organizzazioni della società civile, tra cui la FOCSIV, provenienti da entrambi i versanti dell’Atlantico ha organizzato una conferenza stampa per dimostrare da varie prospettive perché l’accordo commerciale UE-Mercosur è un pessimo accordo per le persone, i lavoratori, gli animali e l’ambiente. In parallelo alla conferenza stampa, la coalizione ha lanciato il sito StopEUMercosur.org volto a rappresentare un hub per i cittadini che vogliono accedere a informazioni di cui potrebbero aver bisogno, e che elencano le azioni che si possono intraprendere per fermare l’accordo.
Il 28 giugno 2019, l’UE e il Mercosur (Mercato comune dell’America meridionale), dopo venti anni di negoziati, hanno annunciato la conclusione di un accordo di libero scambio senza precedenti. Se attuato, l’accordo alimenterà ulteriormente la deforestazione, la violazione dei diritti umani e le crudeltà sugli animali, distruggendo così i mezzi di sussistenza e i beni comuni sia in Europa che in Sud America, danneggiando le fattorie a conduzione familiare, i lavoratori e le popolazioni indigene. L’accordo apre la strada alle violazioni dei diritti umani lungo le catene di approvvigionamento.
Per questo motivo, la coalizione delle organizzazioni della società civile chiede ai leader politici dell’UE e del Mercosur di fermare l’accordo. Le organizzazioni, tra cui la FOCSIV, affermano che: “L’accordo UE-Mercosur appartiene ad un modello di commercio del 20° secolo ormai superato e che ha fallito. Favorisce gli interessi delle aziende a scapito dei beni comuni del pianeta, e alimenta disuguaglianze sociali insostenibili“.
“L‘accordo rappresenta una minaccia imminente per i posti di lavoro di molte piccole e medie imprese. Esso perpetua la dipendenza delle economie sudamericane dalle esportazioni a basso costo di materie prime ottenute attraverso la distruzione di risorse naturali vitali, piuttosto che favorire lo sviluppo di economie sane, diversificate e resilienti.“
In seguito alle forti pressioni della società civile, diversi Stati membri – come Austria, Francia, Belgio e Lussemburgo – e il Parlamento europeo hanno espresso le loro preoccupazioni, e la procedura di ratifica è stata sospesa. La Commissione europea sta conducendo discussioni con i paesi del Mercosur sulle “condizioni di pre-ratifica”, che potrebbero eventualmente sfociare in un protocollo aggiuntivo all’accordo. Ma la coalizione sostiene che un protocollo aggiuntivo o una dichiarazione non risolverebbe alcuna delle questioni sollevate, poiché il testo dell’accordo non cambierebbe. Ad esempio, il capitolo sul commercio e lo sviluppo sostenibile (TSD) rimarrebbe di carattere meramente aspirativo e non risulterebbe vincolante.
“Gli obiettivi e gli elementi centrali di questo accordo sono in netto contrasto con la giustizia sociale, la creazione di posti di lavoro, l’azione per il clima, la sovranità alimentare e la difesa dei diritti umani e del benessere degli animali. A fronte dell’adozione del Green Deal da parte dell’UE, questo accordo deve essere fermato“.
Come sottolineato dalla dichiarazione Stop EU-Mercosur, sostenuta da più di 400 organizzazioni dell’UE e dei paesi del Mercosur, per un futuro sostenibile, il modello commerciale del 21° secolo deve sostenere piuttosto che minare gli sforzi per creare società socialmente giuste ed ecologicamente resilienti basate sui principi di solidarietà, protezione dei diritti umani, e rispetto dei limiti del nostro pianeta. Per questo la coalizione chiede ai leader politici di agire di conseguenza e nell’interesse delle persone, non dei profitti, e di sospendere l’accordo UE-Mercosur.