ADDIO A DON ALDO BENEVELLI, FONDATORE DI LVIA: IL RICORDO DI GIANFRANCO CATTAI
Don Aldo Benevelli, sacerdote partigiano di Cuneo, fondatore della Lvia nel 1966 , cofondatore della Focsiv nel 1972. Giornalista, nel ‘45 partecipa all’uscita del settimanale cattolico cuneese La Guida. Nel 1971 avvia la Caritas diocesana di Cuneo. Alcune delle mille iniziative che hanno visto la dinamicità e la determinazione di don Aldo. Chi ha avuto modo di frequentarlo può sicuramente testimoniare che una delle sue caratteristiche è sempre stata la creatività nel prodigarsi nel servizio agli uomini, soprattutto agli ultimi, ai dimenticati, ai più deboli. Un servizio da assicurare nel rispetto dei contesti storici e geografici, con continuità e coerenza.
Per comprendere don Aldo mi permetto di situare storicamente la nascita nel 1966 della Lvia, espressione di quel volontariato cattolico che si ritrova nella Focsiv.. La nascita non va considerata attraverso la costituzione notarile dell’associazione, che avverrà ben 6 anni dopo, ma da quel lavoro lento e profondo nella comunità cuneese e soprattutto con i giovani che si interrogano su come realizzare la propria missione di credenti. Parte la prima volontaria. Qualche mese dopo, marzo 1967, uscirà la Enciclica Populorum Progressio di Sua Santità Paolo VI che parlerà dello Sviluppo come Nuovo Nome della Pace.
Alla luce di questi fatti storici possiamo dire che Don Aldo ed i suoi volontari sono stati concretizzatori di gesti profetici, realizzatori di azioni di giustizia capace di dare risposte di equità, promotori di azioni di fraternità che vogliono considerare l’ultimo degli ultimi come fratello.
Questo impegno che continua tuttora, con modalità in continua evoluzione perché il mondo cambia, è espressione di coerenza della comunità cristiana ed è risposta, certo piccola rispetto alle necessità ma significativa. In linea con le sollecitazioni ed esortazioni di Papa Francesco soprattutto nella Laudato Sì.
Continuare con originalità e con unità di senso, lungo il solco che don Aldo ha saputo tracciare con la sua vita, è sicuramente un impegno che dobbiamo assumere.
Gianfranco Cattai, Lvia, oggi presidente Focsiv