Agenda 2030: società civile e leader politici devono lavorare insieme per un mondo sostenibile
Il 25 ottobre presso la Facoltà di Economia dell’Università Roma Tre si è tenuto il seminario “La nuova Agenda 2030: una sfida per politiche coerenti e processi di trasformazione verso un mondo sostenibile?”. L’evento è stato promosso da GCAP Italia – la piattaforma italiana della Global Call to Action Against Poverty – ENGIM Internazionale e FOCSIV con l’obiettivo di promuovere la riflessione e il dibattito sul tema degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (Sustainable Development Goals).
L’iniziativa rientra nella campagna internazionale #Act4SDGs, lanciata da GCAP e dalla SDG Action Campaign della Nazioni Unite per creare consapevolezza sugli SDGs e spingere i governi all’azione, nel secondo anniversario dell’approvazione dell’Agenda 2030.
Nel corso del seminario sono stati toccati aspetti centrali dell’Agenda con un’analisi, spesso critica, sul modo in cui i singoli obiettivi vengono realizzati nel nostro Paese e sul piano globale. Molti gli spunti di riflessione emersi dal dibattito, che ha evidenziato in primo luogo la necessità di un maggiore coinvolgimento della società civile sul tema degli SDGs.
La sfida più grande è e rimane, infatti, quella di portare gli SDGs al di fuori degli ambienti accademici, delle cerchie chiuse della politica e delle analisi degli addetti ai lavori. Come sottolineato da Andrea Stocchiero, Responsabile policy di FOCSIV, il dibattito sugli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile deve uscire da questi confini per abbracciare “questioni concrete che ci riguardano direttamente come cittadini, nei nostri territori e, ad un livello più ampio, su scala globale.”
I 17 obiettivi dell’Agenda 2030 non riguardano, infatti, temi astratti, ma questioni concrete ed attuali che “hanno senso nelle nostre vite qui e ora” come ha ricordato ancora Andrea Stocchiero.
Basti pensare agli effetti prodotti dai cambiamenti climatici sul nostro pianeta, con il susseguirsi di periodi di caldo eccezionale e di intensa siccità, con l’aumento delle alluvioni, delle tempeste e degli uragani. Questi fenomeni hanno un impatto devastante su milioni di persone, con effetti particolarmente gravi per chi vive nelle zone più povere del mondo. Per questo – come sottolinea Mariagrazia Midulla di WWF Italia – occorre mettere in pratica quanto richiesto dall’Agenda a proposito del contrasto ai cambiamenti climatici (obiettivo 15) e per farlo sono necessarie delle scelte politiche, prima tra tutte quella a favore delle energie rinnovabili.
FOCSIV è impegnata nella promozione del disinvestimento dalle fonti fossili a favore della transizione alle energie pulite con diverse iniziative tra cui la campagna #DivestItaly e la diffusione della “Guida per comunità e parrocchie ecologiche”.
Un altro tema “caldo” cui l’Agenda cerca di dare risposte concrete attraverso un obiettivo specifico è quello della “gender equality” (obiettivo 5). Assistiamo quotidianamente ad episodi di “disuguaglianza di genere” come la disparità di trattamento a livello lavorativo e di salario, le difficoltà per le donne di accedere a ruoli decisionali e, in molti Paesi del mondo, il mancato riconoscimento di alcuni diritti fondamentali. Nell’obiettivo 5 si fa anche riferimento alla “violenza di genere”, un fenomeno che negli ultimi anni ha registrato un drammatico aumento. Servono quindi azioni decise per favorire l’“empowerment” femminile, non soltanto a livello economico, perché – come sottolinea Serena Fiorletta di AIDOS – l’uguaglianza di genere è un concetto complesso che dovrebbe essere trattato a livello globale come fenomeno culturale.
Tra gli argomenti affrontati nel corso del seminario anche la necessità di raggiungere un modello di produzione e consumo sostenibile, un obiettivo concreto che risponde all’esigenza di dimezzare gli sprechi alimentari, ridurre lo sfruttamento delle risorse del pianeta e sostenere i Paesi in via di sviluppo nell’accesso alle tecnologie. Questo obiettivo (il numero 12) è in diretto collegamento con “Fame Zero”, il secondo degli SDGs, che si propone di ridurre drasticamente la fame e la malnutrizione nel mondo. Se però, come afferma la nuova edizione del Rapporto FAO sullo “Stato della sicurezza alimentare e della nutrizione nel mondo” è in corso un’inversione di tendenza sul numero di affamati nel mondo (le persone affette da malnutrizione cronica sono passate da 777 milioni nel 2015 a 815 milioni nel 2016), ciò pone alcuni interrogativi. Come afferma Giorgia Ceccarelli di Oxfam Italia è, infatti, necessario ripensare profondamente i nostri stili di vita per allinearli ad un modello di produzione e consumo più responsabile.
Sull’inversione di rotta nel numero di affamati nel mondo a causa di conflitti e cambiamenti climatici si è soffermato anche Gianfranco Cattai, Presidente FOCSIV, in occasione del secondo anniversario dell’Agenda 2030 > Leggi la dichiarazione.
Quelle descritte sono soltanto alcune delle questioni urgenti per le quali occorrono azioni immediate da parte dei Governi. Incentivare la partecipazione della società civile sui temi dell’Agenda 2030 rappresenta perciò il primo passo da compiere affinché il dibattito sia realmente efficace e porti all’elaborazione di proposte concrete da rivolgere ai leader politici. Perchè gli SDGs non rimangano delle semplici intenzioni ma siano tradotti in realtà è necessario il contributo di tutti, istituzioni, mondo accademico, organizzazioni della società civile e, soprattutto cittadini, per “risvegliare” i Governi e richiamarli alle loro responsabilità.
Hanno preso parte all’iniziativa Stefania Burbo, Co-portavoce di GCAP Italia, Riccardo Moro, Co-Chair di GCAP, Valeria Costantini, Coordinatrice LM EAS Roma Tre, Enrico Giovannini, Portavoce di ASviS (Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile) che ieri ha presentato a Roma il Rapporto 2017 “L’Italia e gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile”, Stefano Prato, SID / GCAP Italia, Andrea Stocchiero, FOCSIV / GCAP Italia; Serena Fiorletta, AIDOS / GCAP Italia, Giorgia Ceccarelli OXFAM Italia / GCAP Italia, Mariagrazia Midulla, WWF Italia / GCAP Italia, Massimo Pallottino, Caritas Italiana / GCAP Italia.