ANCORA OSTACOLI SUL TRATTATO ONU VINCOLANTE SU IMPRESE E DIRITTI UMANI
L’UE FLIRTA CON I NEGOZIATI PER UN TRATTATO VINCOLANTE SU IMPRESE E DIRITTI UMANI MA EVITA UN IMPEGNO SOSTANZIALE, MENTRE GLI USA CERCANO DI FAR DERAGLIARE IL PROCESSO
CIDSE, l’alleanza delle agenzie cattoliche per lo sviluppo di cui FOCSIV fa parte, ha seguito i negoziati per un trattato vincolante sui diritti umani per le società transnazionali e altre imprese commerciali, durante la settima sessione del Consiglio delle Nazioni Unite per i diritti umani tenutosi a Ginevra dal 25 al 29 ottobre 2021. Questo il comunicato stampa.
Quest’anno c’è stato un sostanziale cambio di passo nei negoziati del Consiglio dei diritti umani per uno strumento giuridicamente vincolante per regolare le attività delle società transnazionali e di altre imprese commerciali. I negoziati si sono svolti di persona per la prima volta dall’inizio della pandemia COVID-19. Per la prima volta, gli stati si sono impegnati in una robusta e dettagliata discussione linea per linea sulle disposizioni della terza bozza rivista del trattato, limitando i commenti generali e le dichiarazioni.
CIDSE e le sue organizzazioni membre lodano la presidenza ecuadoriana per aver organizzato una sessione di negoziazione che è stata ben partecipata sia dagli stati che dalla società civile. “L’impegno degli Stati dimostra che la terza bozza rivista può fare davvero la differenza per le comunità colpite dagli abusi delle imprese”, ha detto Elise Kervyn, consulente senior della CIDSE. “Le attività delle imprese rappresentano spesso una grande minaccia per i lavoratori, le popolazioni indigene e gli ecosistemi. Sono il motore principale del cambiamento climatico e non c’è modo di uscire dalle molteplici crisi che affrontiamo senza regole forti per le imprese”, ha aggiunto.
Attendiamo con ansia la costituzione del gruppo degli Amici della Presidenza, come annunciato dal Presidente relatore. Vogliamo ricordare che qualsiasi lavoro futuro sul testo dovrebbe essere trasparente, aperto e coinvolgere regolarmente e significativamente le organizzazioni della società civile.
Lodiamo anche gli interventi vitali e costruttivi dei delegati di Palestina, Panama, Camerun e Namibia. Il loro impegno dimostra che il consenso può essere costruito intorno a disposizioni progressive per assicurare prevenzione, riparazione e giustizia. D’altra parte, gli interventi delle delegazioni brasiliana, cinese, iraniana e russa hanno costantemente minato lo spirito dei negoziati e il mandato del gruppo di lavoro.
Gli Stati Uniti si sono uniti ai negoziati per la prima volta, chiedendo approcci alternativi attraverso strumenti “vincolanti o non vincolanti”. Tale postura rivela la mancanza di considerazione per i negoziati – condotti per sette anni da stati, comunità colpite e movimenti sociali. Gli Stati Uniti hanno sostenuto più volte che il testo era “troppo prescrittivo”, ma non hanno fornito alcun suggerimento concreto per migliorarlo. Mentre loro lamentano la prescrizione, noi accogliamo con favore la chiarezza, la guida e la precisione del testo.
Nella sua dichiarazione di apertura, la delegazione dell’UE ha affermato il suo impegno per i diritti umani e l’ambiente e la necessità di approcci consensuali – tuttavia, non è riuscita a partecipare concretamente alle discussioni e a sostenere la costruzione del consenso. In particolare, i delegati dell’UE, per la prima volta, hanno suggerito cambiamenti nel testo per salvaguardare importanti disposizioni sui difensori dei diritti umani, sul genere e sull’ambiente. Tuttavia, questo è lungi dall’essere sufficiente. CIDSE e i suoi membri hanno esortato l’UE e i suoi stati membri a ottenere un mandato per partecipare ai negoziati negli ultimi sette anni. Ribadiamo questo appello. La proposta della Commissione europea sulla corporate governance sostenibile, attesa nelle prossime settimane, non può essere usata come scusa per non impegnarsi a livello globale.
CIDSE e i suoi membri hanno preso la parola per sostenere il processo e avanzare suggerimenti testuali concreti durante i negoziati. Insieme ai nostri membri, alleati e partner, abbiamo portato testimonianze dall’Africa occidentale e dal Guatemala sull’impatto delle multinazionali sulle comunità e i territori locali.
Come dice Rita Uwaka, di Friends of the Earth Nigeria, parlando del land grabbing: “Se questo trattato può offrire disposizioni reali di risarcimento, allora può essere assicurata una vera giustizia”. La CIDSE prende sul serio questo messaggio e continuerà a sostenere uno strumento internazionale che possa fare una vera differenza per la nostra famiglia umana e la nostra casa comune.