Ancora sul Global Gateway

Fonte immagine Just Transition and the Global Gateway: Training – IFWEA
Ufficio Policy Focsiv – Come scritto in articoli precedenti (Dai progetti faro del Global Gateway alle priorità dell’UE – Focsiv), la cooperazione europea sta sostenendo una grande iniziativa chiamata Global Gateway che è fondata sul finanziamento ad investimenti del settore privato per lo sviluppo sostenibile dei paesi in via di sviluppo. Dovrebbero essere mobilitati oltre 300 miliardi di euro per numerosi progetti; il Global Gateway si intreccia anche con il Piano Mattei come nel caso del Progetto sul corridoio di Lobito (Piano Mattei, il report annuale e il Corridoio di Lobito, porto nevralgico per rame, cobalto e coltan; e Connecting the Democratic Republic of the Congo, Zambia, and Angola to Global Markets through the Lobito Corridor – European Commission).
Sono diverse le osservazioni critiche che giungono dalle organizzazioni della società civile, oltre a Condor Europe (‘You cannot reach the poorest if you don’t know who they are’: New research finds Global Gateway projects currently lacking ambition regarding inequality reduction in partner countries – CONCORD), anche la rete europea Solidar ha scritto un documento che espone i problemi che solleva questa iniziativa di cooperazione dell’Unione come:
- Il rischio di impatti negativi sui diritti umani e l’ambiente
- La mancanza di trasparenza, di processi decisionali democratici e di scrutinio pubblico
- La mancanza del coinvolgimento della società civile nella realizzazione del Global Gateway.
Per ognuno di questi problemi il documento indica possibili soluzioni (si veda nel documento allegato).
Infine, in termini più di critica alla filosofia del Global Gateway, si scrive che “essendo finanziato con fondi di cooperazione allo sviluppo, la strategia del Global Gateway dovrebbe essere guidata dall’impegno dell’Unione per l’eliminazione della povertà, la riduzione delle disuguaglianze e la sostenibilità, al di sopra degli interessi economici e dell’approvvigionamento delle risorse di cui ha bisogno l’UE.
Tuttavia, con l’implementazione di un numero sempre maggiore di progetti, sta diventando evidente che il Global Gateway promuove principalmente gli interessi commerciali e geopolitici dell’UE nei Paesi del Sud globale, senza tenere sufficientemente conto delle esigenze di sviluppo dei partner. Come spiegato nel documento, i progetti sono concepiti per dare esplicitamente la priorità alle imprese europee, invece di sostenere progetti che non offrono profitti interessanti ma che hanno un chiaro impatto sullo sviluppo, come i servizi pubblici universali che soddisfano i bisogni di base delle persone.
Inoltre, la strategia Global Gateway si basa su strumenti finanziari complessi per i Paesi altamente indebitati, con il rischio di peggiorare il loro debito e i livelli di povertà. Infine, la strategia facilita gli investimenti di aziende private dell’UE, spesso provenienti da ex potenze coloniali, sollevando preoccupazioni per un approccio neocoloniale che privilegia l’estrazione di risorse rispetto allo sviluppo locale.
Per questo si chiede di
- Rivalutare la strategia del Global Gateway: l’Unione deve elaborare una strategia di cooperazione allo sviluppo insieme ai partner del Sud globale, che sia radicata nella sovranità, nell’autosufficienza e in un quadro di cooperazione internazionale equo;
- L’Unione dovrebbe dare priorità a progetti di partenariato pubblico-pubblico trasparenti e responsabili e alla cooperazione con enti pubblici per evitare la finanziarizzazione dei servizi pubblici, nonché al sostegno alle organizzazioni della società civile e alle organizzazioni dei lavoratori indipendenti, democratiche e rappresentative;
- I finanziamenti basati sulle sovvenzioni dovrebbero essere privilegiati rispetto ai prestiti per evitare l’indebitamento e garantire la fornitura di servizi pubblici accessibili e di qualità e di infrastrutture sostenibili;
- Dovrebbero essere privilegiati i progetti che promuovono la cooperazione regionale anziché i progetti paese per paese, e i progetti con un chiaro valore aggiunto locale per la società e/o lo sviluppo economico locale.
Per il report completo CLICCA QUI