Multilateralismo e cooperazione fondamentali per lo sviluppo sostenibile
Dichiarazioni del Ministro Pichetto Fratin, del Vicepresidente della Commissione Ue Timmermans, della Commissaria UE all’energia Simson e messaggio del Ministro Tajani.
Milano 15 maggio 2023 – Per affrontare le crisi che minacciano il benessere presente e futuro dell’umanità è necessario, come indicato dal Segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres, ripensare le strutture della governance globale e stilare un “Patto per il futuro” volto a rafforzare il ruolo delle istituzioni multilaterali e della cooperazione per il raggiungimento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite. In uno scenario segnato dal rapido aumento dell’impatto della crisi climatica, dalle conseguenze della guerra in Ucraina e della pandemia, l’Italia e l’Unione Europea devono consolidare il proprio impegno per accelerare il percorso della transizione ecologica e giocare un ruolo determinante al Summit sugli SDGs del prossimo settembre e al Summit sul Futuro convocato nel 2024 dall’ONU.
Alla questione è dedicato l’incontro “Crisi geopolitiche, multilateralismo, aiuto allo sviluppo: quali scenari futuri?”, organizzato dal Gruppo di lavoro sul Goal 17 (Partnership per gli Obiettivi) dell’Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile (ASviS) insieme al Progetto “Generazione Cooperazione” finanziato dall’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo, nella giornata di apertura della terza tappa del Festival dello Sviluppo Sostenibile 2023, svoltasi presso Palazzo Reale a Milano.
“Ambiente e sviluppo sostenibile sono il cuore forte e nuovo dell’Agenda 2030 – ha dichiarato il Ministro per l’Ambiente e la Sicurezza energetica, Gilberto Pichetto –. Per realizzare gli obiettivi di innovazione e neutralità carbonica che ci siamo dati, il governo italiano è impegnato concretamente: grazie al PNRR e alle altre fonti nazionali e comunitarie abbiamo una posta di 130 miliardi che produrranno nei prossimi anni effetti enormi, ma soprattutto stabili nelle vite quotidiane di ciascuno di noi. Per un paese più solido e attrattivo, grazie ad acqua, aria, energia e vita più salubre e pulita, c’è bisogno dell’impegno di tutti, anche del contributo prezioso di ASVIS, per costruire assieme un’Italia migliore”.
“Non abbiamo alternative alle energie rinnovabili e, come previsto dal Green New Deal, dobbiamo accelerare il processo di transizione. Sul tema ci sono dei segnali positivi, per esempio lo scorso anno le installazioni del fotovoltaico sono aumentate del 40%. Ma c’è ancora una parte dell’Europa che si oppone a questa trasformazione, che intende rallentarla – ha dichiarato il Vicepresidente esecutivo della Commissione europea, Frans Timmermans -. La politica ambientale non dovrebbe essere di destra o di sinistra perché con la crisi climatica rischiamo di perdere tutti. L’Unione europea sul tema gioca un ruolo cruciale, anche all’interno delle Conferenze sul clima, un luogo dove il multilateralismo ancora funziona. Negli ultimi anni abbiamo preso diverse decisioni che in pochi si aspettavano, come la messa al bando delle auto inquinanti al 2035 e il RepowerEu. Oggi 600 milioni di africani non hanno accesso all’elettricità. C’è un’opportunità enorme per l’Ue di far parte dello sviluppo dell’Africa, ma dobbiamo condividere il nostro know how tecnologico”.
“Con il Green Deal l’Europa è il primo continente impegnato a ridurre gli impatti del cambiamento climatico che minaccia di avere effetti devastanti sull’uomo e su tutti gli esseri viventi – ha affermato la Commissaria europea per l’Energia Kadri Simson -. Il nostro Piano intende trasformare l’Europa in un sistema più efficiente e in una economia più competitiva. L’aggressione all’Ucraina ha determinato uno scossone nel mercato dell’energia: dobbiamo passare da una situazione di emergenza al mettere in campo risposte di medio termine, recuperando maggiore efficienza energetica. Intendiamo promuovere il risparmio e far crescere nel mix energetico attualmente utilizzato, composto da gas e da fonti fossili, la quota di energia proveniente da fonti rinnovabili, sino ad arrivare al 45% del totale entro il 2030. L’Unione europea sta lavorando con i suoi partner per realizzare la decarbonizzazione perseguendo gli obiettivi dell’Agenda 2023 delle Nazioni Unite, per questo ha mobilitato risorse finanziarie importanti per le energie rinnovabili, per l’efficienza energetica e per la transizione verso energie pulite”.
“La politica estera, come dimostra anche lo spirito del Festival, è un mosaico di attori e azioni, cui concorrono, non solo le istituzioni, ma anche, imprese, associazioni di categoria, centri di ricerca e università, organizzazioni della società civile e singoli cittadini. – si legge nel messaggio inviato dal Vice Presidente del Consiglio e Ministro degli Affari esteri e della cooperazione internazionale, Antonio Tajani -. A pochi anni dalla scadenza dell’Agenda 2030, solo agendo insieme, attraverso una rafforzata cooperazione internazionale, potremo tornare sui binari che ci siamo prefissi. L’Italia, con l’Unione Europea, è pronta a fare la sua parte. Concentreremo la Presidenza italiana del G7, nel 2024, sul rapporto con Paesi del vicinato sud e le economie emergenti, anche in connessione con il G20. L’Italia vuole essere sempre più un ponte tra Nord e Sud del Mondo. Il Festival dello Sviluppo Sostenibile si inserisce in questo articolato itinerario, prioritario per l’azione di Governo”.
“Con la Legge 125/14 il legislatore ha affermato che ‘la cooperazione allo sviluppo è parte integrante e qualificante della politica estera italiana’. Parte vuol dire che non è separata, avulsa. Integrante significa che senza la cooperazione la politica estera non è completa. Qualificante vuol dire che la cooperazione aggiunge significato e valore alla politica estera. Politica estera che diventa fondamentale, in un mondo che non è il migliore dei mondi possibili. Politica estera che rivela chi siamo. – ha messo in evidenza Ivana Borsotto, portavoce della Campagna 070 – In questa prospettiva la Campagna 070 promossa da AOI, CINI, Link 2007 e Focsiv, con il patrocinio di ASviS, Forum del Terzo Settore, Missio e Caritas Italiana è un passo decisivo. Il banco di prova nostro e dell’Italia. È tempo che senza indugi l’Italia tenga fede alla parola data 50 anni fa in sede ONU, di dedicare lo 0,70%del suo Reddito Nazionale Lordo (RNL) all’Aiuto allo Sviluppo (APS) e alla cooperazione internazionale. Impegno ribadito dall’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile, sottoscritta nel 2015 da 193 Stati membri delle Nazioni Unite. Oggi siamo allo 0,32% quota inferiore alla media europea, allo 0,57%, e a quella della Francia pari allo 0,50% e alla Germania e ai Paesi scandinavi che hanno già raggiunto quel traguardo.”
“L’Unione europea e l’Italia devono rafforzare la cooperazione con l’Africa, non per paura dei flussi migratori o per competere con Cina e Stati Uniti nell’accaparrarsi le nostre risorse ma per stabilire partenariati capaci di far crescere concretamente i diritti umani e la democrazia tra i nostri popoli, combattere la povertà, la fame e le disuguaglianze e contribuire alla giustizia climatica” ha affermato Florence Syevuo, executive director di SDGs Kenya Forum e Gcap Africa.
Nella prima parte dell’incontro, introdotto da Enrico Giovannini, Direttore scientifico dell’ASviS, sono intervenuti Gilberto Pichetto, Ministro dell’Ambiente e della sicurezza energetica e Kadri Simson, Commissaria europea per l’Energia. Coordinato da Giuseppina Paterniti, Direttrice direzione editoriale per l’offerta informativa Rai, l’evento è proseguito con un confronto sul ruolo delle istituzioni internazionali ed europee rispetto al multilateralismo e alle crisi geopolitiche a cui hanno partecipato Marina Ponti, Direttrice della Un SDG action campaign, Maria João Rodrigues, Presidente della Foundation for European progressive studies, Shamma al Mazrui, Uae youth climate champion, Giampiero Massolo, Presidente dell’Istituto per gli studi di politica internazionale e i corrispondenti Rai Donato Bendicenti da Bruxelles, Marco Clementi da Pechino e Claudio Pagliara da New York.
Con il collegamento in diretta da Taranto di Frans Timmermans, Vicepresidente esecutivo della Commissione europea, si è aperta la seconda parte del dibattito, dedicato alla cooperazione, con Ivana Borsotto, Portavoce della Campagna 070 e presidente Focsiv, Emilio Ciarlo, Responsabile per le relazioni esterne e per la comunicazione di Aics, Stefania Craxi, Presidente della Commissione affari esteri del Senato, Marco Zupi, Direttore scientifico CeSPI e Florence Syevuo, Executive director di SDGs Kenya Forum e Gcap Africa. Per le conclusioni della giornata è intervenuto Antonio Tajani, Vice Presidente del Consiglio dei ministri e Ministro degli Affari esteri e della cooperazione internazionale.
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