ATTIVISMO SIGNIFICA DIFFONDERE UN ECO DI SPERANZA

Pubblichiamo la testimonianza di Francesco Lazzari, ex servizio civilista FOCSIV e giovane attivista FOCSIV /CIDSE sul senso dell’essere attivisti oggi, a seguito di una delle ultime esperienze di mobilitazione fatte con CIDSE in Belgio.
Lo scorso fine settimana ho avuto la possibilità di partecipare ad un campo internazionale organizzato da CIDSE a Leuven, in Belgio, insieme ad altr@ giovan@ attivist@ provenienti da tutta Europa.
Tre giorni all’insegna della condivisione di esperienze e di riflessioni sulla realtà delle problematiche ambientali sociali ed economiche globali legate al cambiamento climatico con un orizzonte comune, quello della COP26 che inizierà tra qualche giorno a Glasgow.
È stata un’ottima occasione per creare connessioni e sinergie a livello umano tra persone che condividono un desiderio tanto semplice quanto forte: il desiderio di un futuro diverso per il nostro pianeta e per la nostra società, un futuro caratterizzato da equità sociale, sostenibilità nella gestione delle risorse naturali e rispetto dei diritti umani. Tre pilastri non negoziabili che ci guidano nelle nostre azioni quotidiane di attivismo e presa di coscienza a livello individuale.
Infatti, dalla condivisone e dalle riflessioni è emersa la convinzione che ognuno nel suo piccolo possa fare qualcosa di importante per spingere la società verso questa direzione, verso il cambiamento che desideriamo; per diffondere una cultura diversa, una nuova cultura basata sull’equilibrio tra noi stessi e le forze della natura che ci circondano.
Tuttavia, ognuno di noi incontra ostacoli diversi nella diffusione di questo messaggio. Molti nostri coetanei (ma non solo) ritengono troppo difficile cambiare le proprie abitudini, altri pensano che sia troppo tardi e che dunque sia inutile impegnarsi in prima persona, spendendo invano tempo ed energie. È proprio questo il punto di partenza per un attivista, un primo compito concreto, ovvero parlare con queste persone diffondendo conoscenza e provando a convincerle di un semplice concetto inconfutabile: nel corso dei secoli la società è stata oggetto e soggetto di numerosi cambiamenti, sta cambiando e continuerà a cambiare sempre più in fretta anche in futuro. Per questo motivo dobbiamo essere parte integrante del processo di cambiamento in corso, dobbiamo cercare di essere e di impersonificare, attraverso le nostre azioni quotidiane, il cambiamento che desideriamo nella nostra società.
Siamo consapevoli che non tutto si gioca a livello individuale, anzi. La maggior parte di questo cambiamento passa per i palazzi istituzionali del potere politico a livello globale, ed è esattamente lì che deve arrivare con più forza ed insistenza la nostra voce. È nostro dovere informarci, studiare, protestare con ogni mezzo non violento a nostra disposizione. È quello che abbiamo cercato di fare durante questi tre giorni. Insieme abbiamo ragionato a livello individuale per portare avanti iniziative comuni di incidenza durante la COP26 e post.
Siamo consapevoli anche del fatto che per vedere risultati soddisfacenti ci vorranno tempo e pazienza.
Le dinamiche sociopolitiche globali che investono queste tematiche e le possibili soluzioni ad esse correlate, che per noi possono sembrare tanto ovvie, sono molto complesse e richiedono un processo di negoziazione e di presa di coscienza a livello internazionale che non permette di avere delle risposte immediate.
Ma è proprio a causa di questa complessità che le nostre responsabilità in qualità di cittadini e attivisti aumentano, siamo tenuti a fare il possibile affinché le nostre richieste raggiungano un eco talmente potente da non poter passare inosservate, da non poter essere dileguate in fretta con promesse o impegni vaghi.
Per concludere, è soprattutto grazie alle connessioni e all’energia positiva che si creano durante le iniziative come il campo CIDSE al quale ho appena partecipato, che acquisisco sempre maggiore fiducia sulla nostra forza e sulla possibilità, come giovani attivisti ambientali, di avere un ruolo importante nel cambiamento e nel futuro del nostro pianeta.