BOLSONARO DIFENDA IL DIRITTO AL CIBO. FOCSIV ADERISCE ALLA PETIZIONE DI FIAN

Comunicato stampa Roma, 21 gennaio 2019
BOLSONARO DIFENDA IL DIRITTO AL CIBO. FOCSIV ADERISCE ALLA PETIZIONE DI FIAN INTERNATIONAL.
Il Presidente del Brasile ha chiuso il Consiglio Nazionale per la sicurezza alimentare, che aveva portato il Paese fuori dalla Mappa della Fame delle Nazioni Unite.
Il Presidente del Brasile Jair Bolsonaro, a solo 21 giorni dall’inizio del suo incarico, chiude il Consiglio Nazionale per la sicurezza alimentare e nutrizionale e cancella i progressi fatti negli ultimi quattro anni. Bolsonaro nei giorni scorsi ha firmato un provvedimento che abroga la Legge sulla Sicurezza alimentare del Brasile del 2006 e, di conseguenza, chiude l’ente CONSEA – Consiglio nazionale per la sicurezza alimentare e nutrizionale. Un fiore all’occhiello delle politiche brasiliane degli ultimi anni che ha permesso l’uscita del Brasile, nel 2014, dalla mappa della fame nel mondo elaborata dalla FAO. Secondo l’Agenzia delle Nazioni Unite, negli ultimi dieci anni, il numero di persone denutrite è calato dell’80% in tutto il Paese.
FOCSIV, da sempre a difesa dei diritti umani e impegnata nella campagna europea Good Food for All di MESA – Make Europe Sustainable for All, è solidale con quanti, in queste ore, si stanno opponendo alla decisione del Presidente Bolsonaro. In particolare, aderisce e rilancia la petizione lanciata da FIAN International.
“Chiediamo a Bolsonaro di difendere il diritto al cibo dei brasiliani, chiediamo il ripristino del Consiglio nazionale per la sicurezza alimentare e nutrizionale”. Queste le richieste della petizione diffusa attraverso il web e i social media da FIAN International. In poche ore sono già state raccolte migliaia di adesioni.
L’abrogazione della Legge sulla sicurezza alimentare mette a rischio il diritto all’alimentazione della popolazione brasiliana, faticosamente raggiunto negli ultimi anni. Gli investimenti sull’agricoltura familiare, l’innalzamento dei salari minimi, i contributi del governo alle famiglie più povere, il programma nazionale “Merenda Escolar”, un pasto garantito a milioni di scolari, sono solo alcuni esempi del lavoro svolto dal CONSEA, ente chiuso da Bolsonaro in netta contraddizione rispetto all’Obiettivo di Sviluppo Sostenibile di Agenda 2030 numero 2 Fame zero nel mondo.
Il diritto all’accesso al cibo e la creazione di sistemi alimentari sostenibili, difesi in questi giorni dalla società civile brasiliana, coincidono con gli stessi obiettivi di Good Food for All, campagna del programma triennale di Make Europe Sustainable for All, sostenuta da ENGIM Internazionale/FOCSIV per la rete GCAP Italia. Ben 25 partner internazionali chiedono un cambio di rotta della PAC – Politica Agricola Comune per ottenere un’agricoltura sostenibile che possa garantire “buon cibo per tutti”, la tutela dell’ambiente e salari dignitosi per tanti contadini, così come chiede il ripristino della legge brasiliana per la sicurezza alimentare.
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