Campagna Impresa2030: lettera ai ministri
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Ufficio Policy Focsiv – La Campagna Impresa 2030 , di cui Focsiv è organizzazione membro, nel quadro di una iniziativa della società civile europea, ha inviato una lettera ai ministri Giorgetti, Nordio e Pichetto Fratin per chiedere di fare tutto ciò che è in loro potere per garantire un pieno allineamento della direttiva europea su imprese e diritti umani, ora in fase finale di negoziato, ai Principi Guida ONU su Imprese e Diritti Umani, alle relative Linee Guida OCSE e agli Accordi di Parigi sul Clima e, in particolare, di rafforzare gli articoli che riguardano i rimedi giudiziali e i piani di riduzione delle emissioni climalteranti da parte delle aziende che rientreranno nel perimetro di applicazione della norma.
Chiediamo dunque che il governo italiano si impegni nel Consiglio europeo affinché il negoziato sia ambizioso a favore dei diritti umani, a favore di imprese capaci di rispettare il diritto alla terra e alla vita delle comunità locali, evitando pratiche come quelle dell’accaparramento delle terre, di cui stiamo tanto parlando nei nostri rapporti sui Padroni della Terra .
Di seguito copia della lettera inviata:
Milano, Roma, 26 ottobre 2023
Oggetto: Direttiva europea sulla due diligence delle imprese in materia di sostenibilità
Egregi Ministri,
Vi scriviamo a nome delle tredici associazioni che compongono la campagna “Impresa 2030 – Diamoci una regolata” e che, operando in ambiti diversi, sono da decenni impegnate a promuovere sistemi economici e modelli di business capaci di produrre ricchezza materiale ma anche sociale ed ambientale.
Come ben sapete, la Commissione Europea ha presentato il 23 febbraio 2022 una proposta di direttiva comunitaria per rendere le imprese legalmente responsabili del loro impatto sulle persone e sul pianeta e per garantire accesso alla giustizia da parte delle vittime di abusi.
Si tratta della “Direttiva europea sulla due diligence delle imprese in materia di sostenibilità” che mira ad imporre a tutte le aziende di grandi dimensioni – dai giganti dei combustibili fossili e dell’agroalimentare, a quelli della moda e dell’hi-tech – di dotarsi di politiche e comportamenti efficaci nel garantire che i diritti umani e gli ecosistemi non siano violati né dalle operazioni da loro direttamente intraprese, né all’interno delle catene di fornitura di cui si avvalgono a livello globale.
Dopo la revisione del testo da parte del Consiglio in data 1° dicembre 2022 e da parte del Parlamento in data 1° giugno 2023, in queste settimane si stanno svolgendo le riunioni chiave del processo di Trilogo che, auspicabilmente, condurranno ad avere un testo di compromesso entro la fine dell’anno.
Abbiamo quindi deciso di scriverVi per chiedere di fare tutto ciò che è in Vostro potere per garantire un pieno allineamento della direttiva ai Principi Guida ONU su Imprese e Diritti Umani, alle relative Linee Guida OCSE e agli Accordi di Parigi sul Clima e, in particolare, per rafforzare gli articoli che riguardano i rimedi giudiziali e i piani di riduzione delle emissioni climalteranti da parte delle aziende che rientreranno nel perimetro di applicazione della norma.
Nel dettaglio, Vi chiediamo di:
1. Garantire l’accesso alla giustizia per le vittime di abusi causati dalle imprese.
Nessuna legge sarà mai efficace se non rimuoverà tutti gli ostacoli che impediscono alle persone e alle comunità danneggiate dall’attività di impresa di portare il loro caso nei tribunali dei singoli Stati Membri dell’Unione. Nel 2020 il Consiglio dell’Unione europea ha chiesto alla Commissione di seguire le raccomandazioni dell’Agenzia dell’UE per i Diritti Fondamentali (FRA) relative all’accesso alla giustizia per le vittime di abusi nell’ambito delle catene globali del valore. Pertanto, Vi chiediamo di battervi affinché la direttiva:
- inverta l’onere della prova degli abusi subiti, ingiustamente in capo alle vittime;
o conceda alle vittime il diritto di accesso a qualsiasi prova in possesso delle aziende per dimostrare la loro ragionevolezza;
- consenta alle ONG e ai sindacati di intentare un’azione legale per conto delle comunità colpite;
- consenta alle vittime di richiedere misure ingiuntive;
- estenda il termine di prescrizione ad almeno 10 anni.
2. Definire obblighi per le aziende di ridurre le emissioni di CO2 e prevedere sanzioni nel caso di mancato rispetto di tali obblighi.
Negli anni, i governi nazionali sono stati oggetto di forti pressioni affinché rispettassero gli impegni in materia ambientale, necessari a garantire la sopravvivenza del pianeta.
Riteniamo ingiusto che solo gli Stati, e quindi i cittadini, siano sottoposti al rispetto di tali impegni, mentre le aziende, la cui azione è responsabile della maggior parte delle emissioni, sono esenti da qualsiasi obbligo. Vi chiediamo quindi di fare tutto ciò che è in Vostro potere per garantire che la direttiva:
- imponga alle aziende che rientreranno nel perimetro di applicazione della direttiva di sviluppare e attuare un piano di allineamento con l’Accordo di Parigi che includa obiettivi di riduzione a breve e medio termine e che copra i diversi tipi di emissioni classificate come scope 1, scope 2 e scope 3;
- riconosca la due diligence climatica nell’ambito degli obblighi di due diligence ambientale e della responsabilità civile collegata;
- consenta di sanzionare le società che non rispettino tali obblighi.
Questa direttiva potrebbe traghettarci verso una nuova era. Vi chiediamo di non perdere questa occasione storica per mettere l’economia al servizio del progresso umano e della tutela dell’ambiente, appoggiando con forza questo nostro appello e allineandoVi alla volontà delle cittadine e dei cittadini europei.
RingraziandoVi in anticipo per Vostro riscontro, Vi porgiamo i nostri saluti più cordiali. I co-portavoce della campagna Impresa 2030:
Martina Rogato Giosuè De Salvo
Per una maggiore riuscita della lettera di sollecito di intervento ai ministri sulla due diligence directive, invitiamo tutti i membri delle associazioni partecipanti all’iniziativa e aderenti alla campagna, i loro follower e chi abbia interesse e a cuore il buon esito della lettera di firmare e far circolare il seguente link su tutti i social e accrescere ancora di più il numero di firmatari. Demand your minister delivers a corporate justice law – Justice is Everybody’s Business (justice-business.org)
Info e Contatti: https://impresa2030.org/
Martina Rogato, rogato.hric@gmail.com Giosuè De Salvo, giosue.gianluca.desalvo@gmail.com