Caro futuro volontario
Caro futuro Volontario o Volontaria del Servizio Civile,
non è semplice sintetizzare in poche righe il percorso di questo anno di servizio. Provo a mettere insieme alcuni pensieri, sapendo che queste righe non sapranno mai raccontare con pienezza la ricchezza dell’esperienza vissuta.
La scelta di fare il SCU è avvenuta in un momento non semplice della mia vita, speravo che questa esperienza mi avrebbe aiutato a capire meglio quale sarebbe stata la mia strada. Cercavo un percorso di crescita che mi potesse avvicinare al mondo del lavoro e permettesse di essere indipendente. Avevo bisogno di nuovi stimoli, volevo rendermi utile per la mia comunità, mi sono candidato un po’ anche per curiosità.
Era la prima volta per me in un vero ambiente lavorativo, la prima volta nel mondo delle responsabilità dove ognuno ha il suo ruolo e non sapevo ancora quale sarebbe stato il mio posto. Avevo il timore di non riuscire a conciliare tutto, paura di essere inadeguato alla situazione, di non saper svolgere le attività che mi sarebbero state assegnate o di sentirmi un pesce fuor d’acqua all’interno del gruppo di lavoro.
Essere stato selezionato mi ha motivato, mi ha stimolato a voler andare oltre la mia zona di comfort, mi sono messo in gioco, ho deciso di affrontare questa sfida con entusiasmo e determinazione. Avevo voglia di rimboccarmi le maniche e di sporcarmi le mani condividendo gli sforzi per un bene comune.
È stato un percorso partito con tanta voglia di imparare cose nuove e di relazionarmi con un settore che conoscevo poco. Volevo provare cosa significasse operare nel mondo del volontariato, svolgendo azioni concrete e mirate per quelli che ritengo essere dei temi a me cari, come la sostenibilità e l’importanza della costruzione di una rete sociale all’interno di una comunità.
Non avevo ben chiaro cosa significasse lavorare in gruppo per un periodo di tempo così lungo e cosa significasse mettersi alla prova ogni giorno per aiutare gli altri facendo parte di una vera e propria squadra.
Cosa ho imparato durante il percorso? Quanto tempo hai? 🙂
Ho da subito imparato tantissime cose, come ad esempio cosa c’è dietro ai progetti che vengono avviati, del grande impegno e determinazione necessaria fin dalla loro ideazione.
Grazie all’attività di revisione e pubblicazione di articoli ho imparato come funziona un sito Internet, ho potuto coltivare la mia piccola passione della scrittura. È stato entusiasmante collaborare nella promozione del servizio civile.
Ho imparato ad utilizzare Excel che, oltre ad essere molto utile a livello personale, è una competenza sempre più richiesta a livello lavorativo. Ho appreso quanto è necessario comprendere le innovazioni digitali per poterle usare nel modo migliore.
Ho avuto l’occasione di scoprire come funzionano le selezioni, quali sono i criteri che seguono i selezionatori ed è stato molto interessante vedere le cose da un’altra prospettiva.
Ho avuto modo di conoscere bambini di diverse età e provenienze, ognuno con la propria personalità e le proprie esigenze. Da loro ho imparato molto, la loro spontaneità e la loro capacità di trovare la felicità nelle piccole cose mi hanno ispirato e mi hanno fatto apprezzare ancora di più la vita. I percorsi nelle scuole mi hanno permesso di imparare a comunicare dei valori in cui credo fortemente senza però imporli, ad ascoltare chi non la pensa come me e ad aprire un dialogo.
Ho fatto locandine, preparato materiale per laboratori, accolto scolaresche in visita. Mediante questo percorso ho riscoperto la mia passione per la fotografia che ho potuto sperimentare durante le presentazioni di libri e i vari incontri.
Nella bottega del mondo ho imparato a spiegare cos’è il commercio equo e solidale e il progetto che c’è dietro ogni prodotto. Ho fatto tante attività che mi hanno aiutato a crescere anche culturalmente.
Mi sono reso maggiormente conto delle diverse realtà sociali che popolano il mio territorio e soprattutto di cosa potessi fare per migliorare questo contesto lavorando direttamente sul posto oppure programmando attività di informazione.
Ma questo viaggio mi ha soprattutto aiutato a stare meglio insieme agli altri, a sapermi relazionare meglio sia con persone più grandi, che con i bambini. Ho migliorato la capacità di gestione dei rapporti di lavoro fra colleghi e superiori, cosa che mi dà molta soddisfazione.
Entrare in contatto con nuove persone, confrontarsi con un ambiente diverso e dover fare i conti con nuove responsabilità mi ha aiutato a migliorare le mie competenze sociali e a diventare più pratico, attento, consapevole dei miei doveri e delle mie azioni. Ho imparato a comunicare meglio con le persone che mi circondano. La possibilità di confrontarmi con persone più grandi da cui trarre esempio è stata fondamentale. Con l’OLP si è creato un rapporto di sintonia e fiducia che mi ha permesso di dare il meglio nelle attività svolte e di esprimermi senza il timore di sbagliare.
Ho avuto la possibilità di incontrare persone da diversi Paesi, ascoltare le loro storie e vedere il mondo dai loro occhi, nutrendo così la mia curiosità e sviluppando in me più empatia verso l’altro. Ho capito l’importanza dell’ascolto come strumento per creare relazioni e una società più unita e inclusiva. Ho imparato ad accogliere il concetto della nonviolenza.
Ho imparato quanto sia importante organizzarsi, comprendere le esigenze degli altri, ma anche ad essere una persona analitica, paziente e determinata.
Ho imparato a gestire meglio il mio tempo, tra gli impegni del servizio e gli studi, e a non farmi sopraffare dall’ansia quando mi sono trovato davanti a un problema, grazie ai consigli e gli aiuti delle persone con cui ho lavorato. Un team di persone fantastiche, che mi ha supportato e incoraggiato durante tutto il mio percorso di servizio civile.
Sono stati dodici mesi intensi, impegnativi, a volte difficili. Ho imparato a gestire situazioni complesse e a trovare soluzioni creative per risolvere i problemi. Ho riempito il mio bagaglio di vita con esperienze positive ed alcune negative, ma tutte affrontate con la leggerezza dei nostri anni. Sicuramente il carico di lavoro non è stato indifferente, ma ho capito che se in quello che facciamo ci mettiamo la grinta, la forza di volontà e la testa, tutto si trasforma in una occasione di maturazione, per diventare in futuro la persona che sogno di essere.
Alla fine di questo percorso mi porterò un anno pieno di emozioni e nuove consapevolezze. Sicuramente nelle prossime esperienze, lavorative e non, sfrutterò le capacità sviluppate durante questo periodo. Credo che quest’anno possa essere la base su cui formare il mio futuro e ottenere grandi soddisfazioni.
Il mio percorso di SCU può essere sintetizzato con una parola evoluzione. Perché ritengo che sia un percorso di crescita e cambiamento, che ha motivato le mie giornate e arricchito la mia quotidianità portandomi anche ad abbattere delle barriere, creando una versione evoluta di me stesso. Volevo diventare una persona stimolante per il prossimo e con questo servizio ho imparato ad esserlo.
Alla fine di questa esperienza posso dire che sicuramente è stato un percorso di crescita e scoperta, utile soprattutto per conoscermi meglio e accrescere la fiducia in me stesso.
Sono grato per questa opportunità e spero di poter continuare a lavorare in questo settore in futuro, ma sono sicuro di poter utilizzare queste competenze indipendentemente dal campo di lavoro che sceglierò. Il servizio civile si è rivelato un percorso di rinascita come individuo, con una personalità più forte e skills utili in ambito lavorativo e non.
Porterò con me per il futuro l’aver appreso ad adeguarmi alle situazioni in ambito lavorativo e per amare ancora di più il prossimo.
Porterò con me il rapporto di amicizia che ho instaurato con i colleghi, fondamentale ogni qual volta si presentava un ostacolo. Quando ho iniziato non avrei mai immaginato di trovare delle persone che sarebbero diventate parte fondamentale di tutti i miei giorni e spero per tutta la vita. Finisco quest’anno di servizio civile con il desiderio di mantenere ogni legame creato durante quest’anno e che non vorrei perdere.
Porterò con me la consapevolezza di quanto sia importante e soddisfacente aiutare il prossimo, dare un supporto tangibile a chi ha bisogno di sostegno. Inoltre, i valori che sottendono al Servizio Civile Universale sono perfettamente allineati con i miei valori personali, il che mi ha permesso di sentirmi parte integrante di un progetto incentrato sulla cittadinanza attiva.
Questo anno di servizio è stato per me fonte di ispirazione e volontà di migliorare e fare del bene alla società, in particolare nella mia comunità, favorendo la riflessione su temi importanti quali la pace e la solidarietà internazionale, coinvolgendo altri ragazzi e giovani. Ho sentito di fare concretamente qualcosa per creare una società migliore e di sentirmi una cittadina attiva.
Non so con esattezza dove mi porterà il futuro, ma sento che voglio fare qualcosa in più e continuare a dare il mio contributo di singolo cittadino. Si sono rafforzati i miei valori ed è nata in me una vera coscienza da cittadino globale, consapevole di vivere in una rete mondiale fatta di connessioni che vanno oltre la mia città, il mio Paese, l’Occidente.
Quest’anno rimarrà uno degli anni più belli di sempre per me, l’anno che mi ha cambiato la vita. Il SCU è stato importante per la mia crescita e tutto ciò che ho appreso durante quest’anno mi sarà veramente utile. Può esserlo anche per te.
Scegli di farlo non solo per imparare, ma anche per misurarti con la fragilità tua e altrui. Se posso darti un consiglio semplice, ascolta i tuoi responsabili, i tuoi colleghi, le persone che incontrerai. Ascolta le loro storie, le loro esperienze: vedrai la realtà che ti circonda con occhi diversi. Il Servizio Civile ti amplia la visione del mondo. A me ha insegnato a capire i bisogni dell’altro.
Per vivere al meglio questa esperienza ti serve solo una cosa: dedizione. Il SCU è una esperienza da affrontare con umiltà e determinazione.
Concludo questa lettera, più lunga di quanto volessi, dando un consiglio a me stesso, pensando al me stesso di un anno fa che non sapeva come affrontare quest’avventura: “qualsiasi cosa tu debba fare provaci sempre, fidati e impara dagli altri, rubando con gli occhi tutto quello che puoi”.
È un percorso che alla fine ha sicuramente e del tutto superato ogni mia aspettativa, è stata una delle esperienze più gratificanti della mia vita. Dopo questa lezione di vita cercherò di affrontare sempre con entusiasmo il mio nuovo percorso.
Dai Volontari SCU impegnati in Italia nei progetti del Programma “Diritti, cultura e cittadinanza per la riduzione delle ineguaglianze”