Carovana latinoamericana per la difesa dell’ecologia integrale in epoca estrattiva

COMUNICATO STAMPA Le comunità latinoamericane martirizzate dall’estrazione mineraria si recano in Europa per denunciare la loro situazione e discutere della cura della Casa Comune. Comunicato in italiano IT PDF e il rapporto RAPPORTO IT
Le voci delle vittime dell’estrattivismo minerario, e le voci in difesa della Casa Comune, sono arrivate in Europa. Il loro scopo è quello di denunciare le violazioni dei diritti umani che si verificano a seguito dell’imposizione di un’agenda estrattivista che non si ferma in America Latina.
“Siamo migliaia, che in una resistenza organizzata, chiediamo giustizia, la fine delle imposizioni colonialiste, chiediamo che i nostri diritti di decidere e di vivere in pace siano rispettati. Chiediamo che la violenza cessi e che i responsabili del dolore, della devastazione e della morte di questi crimini socio-ambientali paghino”.
Leader della comunità, agenti pastorali, attivisti e ricercatori sono arrivati da Brasile, Colombia, Honduras ed Ecuador. La Carovana latinoamericana per la difesa dell’ecologia integrale in epoca estrattiva, è arrivata in Germania il 22 marzo e visiterà anche Italia, Belgio, Austria e terminerà in Spagna il 6 aprile.
La Conferenza Nazionale dei Vescovi del Brasile (CNBB), attraverso la Commissione Speciale per l’Ecologia Integrale e l’Estrazione Mineraria (CEEM), e le comunità accompagnate dalla Rete Delle Chiese e delle Miniere (IyM), attraverso la Campagna Divest in Mining, amplificheranno le loro voci e permetteranno che “il grido della terra dei poveri” sia ascoltato (LS 49). Il grido risuonato dalle comunità martirizzate dalle economie estrattive e la storica violazione della Casa Comune da parte delle attività minerarie, chiede un’urgente conversione ecologica, come espresso dal Papa nell’Enciclica Laudato si’.
La Carovana esprime la sua solidarietà all’Europa e alle vittime della guerra scoppiata. Una situazione che è un riflesso dello stato di guerra permanente in ciascuno dei nostri paesi, sostenuto da un sistema economico estrattivista che genera disuguaglianza, violenza e sofferenza. Una guerra che continua ad arricchirsi, con l’inflazione delle materie prime, che si riflette in profitti storici per le società minerarie transnazionali che hanno raggiunto i loro massimi livelli, dopo un anno di pandemia. La Carovana denuncia le attività minerarie che sostengono anche l’industria bellica.
Organizzazioni partner cattoliche in Europa come CIDSE con FOCSIV, Misereor (Germania), DKA/KOO (Austria), Redes e la campagna Enlázate por la Justicia in Spagna, promuovono gli incontri. La delegazione è presente in Europa per promuovere dialoghi con la volontà di rafforzare la globalizzazione della speranza e la corresponsabilità Nord-Sud. Si sono già tenuti incontri con i leader della Chiesa cattolica, come il cardinale Jean-Claude Hollerich, promotore del disinvestimento dall’estrattivismo e presidente della Commissione delle Conferenze episcopali dell’Unione europea (COMECE). Ci saranno anche incontri con deputati ed enti della società civile e congregazioni religiose. In Vaticano vi sono dialoghi con autorità come la Pontificia Commissione per l’America Latina e anche con il Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale.
L’agenda cerca di influenzare il Parlamento europeo, le banche e le organizzazioni della Chiesa, su questioni come la due diligence, il trattato sui diritti umani e le imprese, le pratiche di violenza finanziaria, con investimenti nel settore minerario che sono legati alle organizzazioni europee e religiose.
I casi che sono presentati sono nei seguenti territori:
Piquiá de Baxio – Brasile: estrazione del ferro, lavoro schiavo, contaminazione delle fonti d’acqua, cattivi indici di salute della popolazione.
BrumadinHo – Brasile: fuoriuscita di fanghi tossici che ha lasciato 272 morti, un reato ambientale della società Vale che ancora non ha trovato giustizia. Famiglie che hanno perso tutto, contadini senza terra e senzatetto, popolazione sfollata.
Putumayo, Mocoa – Colombia: concessioni minerarie per l’estrazione del rame nell’Amazzonia, che colpiscono fonti d’acqua, sorgenti di fiumi, territori indigeni, in un territorio già sfollato dal conflitto armato.
Jericó – Suroeste Antioqueño – Colombia: circa il 90% del territorio è destinato all’estrazione di rame, oro e argento. Ha annullato le attività produttive locali, basate sull’agricoltura, esacerbato la violenza tra abitanti e stranieri e occupato territori ancestrali. L’organizzazione e la resistenza sono riuscite a fermare parte della concessione mineraria nel comune di Gerico, ma la minaccia persiste.
Uno degli obiettivi fondamentali è quello di avanzare nel consolidamento di reti e alleanze di solidarietà tra la Chiesa del Nord e il Sud del mondo, impegnandosi a difendere, grazie alla voce delle vittime, le loro proposte, per accompagnare alternative di resistenza e difesa della vita, per rendere visibili le realtà e per comprendere la dimensione globale e integrale di queste situazioni, in un mondo intimamente interconnesso. Così come, accompagnare i processi pastorali delle Chiese locali in America Latina, che con coraggio e profezia rimangono dalla parte delle persone colpite, cercando l’Ecologia Integrale.
La Rete delle Chiese e delle Miniere, e la campagna Divest in Mining:
La Rete delle Chiese e delle Miniere è uno spazio ecumenico, composto da comunità cristiane, équipe pastorali, congregazioni religiose, gruppi di riflessione teologica, laici, vescovi e pastori che cercano di rispondere alle sfide degli impatti e delle violazioni dei diritti socio-ambientali causati dalle attività minerarie nei territori in cui viviamo e lavoriamo.
La campagna Divest in Mining è promossa dalle Chiese e dalla Rete. Il disinvestimento è uno strumento concreto per affrontare un modello economico estrattivista che genera devastazione e disuguaglianza. La Campagna accompagna le organizzazioni religiose nel loro impegno per una finanza equa e fornisce consigli, strumenti tecnici e alternative concrete per realizzare una trasformazione all’interno delle Chiese. Inoltre, cerca di sostenere e rendere visibili le violazioni dei diritti e gli impatti ambientali generati dall’estrazione mineraria. Cerca di far sentire la vita e le esigenze dei popoli e della natura.
Contatti:
Guilherme Cavalli, team di coordinamento delle delegazioni.
E-mail: guilhecavalli(at)gmail.com – Whatsapp: +55 54 9653-0369
Daniela Andrade, responsabile
comunicazioneE-mail: daniela.iglesiasymineria(at)gmail.com – Whatsapp: +51916196141
Foto di copertina: Terzo pellegrinaggio per l’ecologia integrale in memoria delle vittime del crollo della diga di Brumadinho, Brasile, gennaio 2022. Crediti: Guilherme Cavalli, Iglesias y Minería