Chi sono i nuovi responsabili politici della cooperazione allo sviluppo?
Ufficio Policy FOCSIV – Oggi Openpolis nel quadro del progetto Generazione Cooperazione, ha pubblicato un articolo su “chi decide la politica di cooperazione allo sviluppo” https://www.openpolis.it/chi-decide-la-politica-di-cooperazione-allo-sviluppo.
Infatti, nelle ultime settimane si sono susseguite dichiarazioni di diversi ministri sulla necessità di lanciare una nuova fase di cooperazione allo sviluppo con l’Africa, un nuovo piano Marshall, un nuovo piano Mattei.
La presidente del Consiglio Africa, Meloni: “Italia promotrice di un piano Mattei”. Cos’è e a quando risale | Sky TG24), il Ministro degli esteri (Migranti Tajani: “Problema da risolvere a livello europeo” (stranieriinitalia.it), ma anche il Ministro della Difesa e il Ministro dell’Interno (Europa-Africa, un unico destino. La conferenza di Med-Or – Formiche.net) hanno manifestato la volontà politica di potenziare il rapporto con i paesi africani e mediterranei in particolare. Scopo prioritario dell’investimento e della cooperazione in Africa sarebbe affrontare le cause alla radice dei flussi migratori (i conflitti, le crisi umanitarie, la povertà e la disoccupazione, …), governarli e rimpatriarli. Sembra quindi che l’Italia investirà più risorse per la cooperazione chiedendo un maggior impegno da parte dell’Unione europea. La prossima legge di bilancio ci mostrerà se alle intenzioni seguono i fatti.
Intanto è bene sapere che la politica di cooperazione allo sviluppo ha dei responsabili politici specifici: da Tajani a Cirielli nel Governo, dalla Craxi a Tremonti, Formentini e Quartapelle nelle Commissioni esteri in Parlamento, e nuovi equilibri tra i partiti rappresentati (dove emerge una maggiore presenza di rappresentanti governativi di Forza Italia). Inoltre, vi sono dei nomi eccellenti nelle Commissioni esteri del Parlamento che si confronteranno sulla politica estera e di cooperazione: da Conte a Renzi, da Frattoianni a Del Rio, oltre a Craxi e Tremonti.
Ci si attende quindi che il dibattito politico dia un maggiore rilievo alla politica di cooperazione, sempre più necessaria per navigare nel mare tempestoso delle crisi mondiali. Un dibattito che possa mettere al centro gli scopi fondamentali della cooperazione senza piegarli agli interessi neocoloniali che si nascondo spesso dietro alla retorica del partenariato.
Il progetto di educazione alla cittadinanza globale, Generazione Cooperazione, è cofinanziato dall’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo.