CISV per COVID-19

CISV – Comunità Impegno Servizio Volontariato in Italia continua a distanza le attività dei centri educativi, sostenendo bambini/e ed adolescenti nello studio, proponendo attività ricreative e continuando a curare la relazione con loro, a coltivare le dinamiche dei gruppi e a costruire ponti con i docenti – supportati nel lavoro a distanza con i ragazzi più in difficoltà – e con le famiglie, soprattutto quelle che devono fare i conti con barriere linguistiche o socio-culturali.
L’intento è essere presenti laddove l’isolamento mette ancora più in evidenza le disuguaglianze sociali, ad esempio nei progetti “Fuoriclasse” in collaborazione con Save The Children a Torino, Genova, Cagliari e “ComunitAzione” (che interessa 7 Comuni della provincia torinese) in cui si è attivato l’apprendimento a distanza per contrastare la povertà educativa, che con la mancanza di dotazione informatica diventa ancora più pesante.
Per descrivere le opportunità riscontrate in questa situazione, ecco quanto racconta Beatrice, coordinatrice del Centro Educativo Fuoriclasse di Torino: «è tutto nuovo: nuove sfide, nuovi approcci, tutto da sperimentare e da imparare, e questo può essere molto stimolante; il rapporto di fiducia tra gli operatori e famiglie e insegnanti, in questi giorni di “distanza”, si è molto rinforzato, non possiamo che esserne contenti; ciascun ragazzino del centro viene seguito individualmente o a piccoli gruppi, un’ora la settimana per i compiti: non c’è mai stata tanta voglia di studiare insieme come adesso! Bambini, ragazzi, ma anche insegnanti ed educatori, stiamo acquisendo competenze digitali che prima non avevamo, e stiamo lavorando moltissimo sul linguaggio verbale: descrivere al telefono qualcosa che chi è dall’altra parte non può vedere (una scheda, un esercizio, un disegno) è un super allenamento!».
In un altro ambito, nelle case di accoglienza delle donne migranti, le operatici CISV garantiscono una presenza che le sostiene in una convivenza resa più difficile dall’emergenza; svolgendo un’attività di sensibilizzazione sulla pandemia e sui comportamenti per evitare il contagio, spiegando e cercando di mantenere il dialogo interculturale anche su un tema così difficile. Come ci raccontano le operatrici, «rispetto alla crisi attuale le ragazze accolte sono molto più resilienti di noi. In un mondo fatto di grandi paure, grandi evoluzioni e grandi progetti, la loro attenzione va alle sfumature del quotidiano, alla sopravvivenza nel singolo giorno. Non ci sono grandi differenze nel modo di affrontare la situazione in base alla cultura d’origine, anzi emerge una profonda solidarietà tra queste donne, come se si riconoscessero nella loro fragilità e precarietà comune nel momento di incertezza».
Con le attività di ONG2.0, si continua a proporre corsi on line su vari ambiti: si è a disposizione per un supporto digitale per gli enti che ne hanno bisogno, si sono pubblicate mini-guide per l’operatività a distanza e si organizzano sessioni on line per fare networking e scambiarsi informazioni e opinioni su vari argomenti con gruppi di lavoro tematici.
Nei 13 Paesi del mondo in cui lavora, in Africa e America Latina, CISV è impegnato in attività di sensibilizzazione sugli aspetti sociali e sanitari della pandemia, sui comportamenti da tenere e sulla prevenzione del contagio. Tutti i cooperanti hanno scelto di restare e continuare il loro lavoro dimostrando grandi capacità di adattamento. Come raccontano alcuni di loro: «ci siamo organizzati per proseguire i progetti nel rispetto delle norme di sicurezza, ma spesso purtroppo non è possibile promuovere il telelavoro e i collegamenti a distanza per le condizioni di vita, sociali ed economiche dei Paesi; talvolta ci sono stati rallentamenti o si sono dovute rinviare alcune attività. Stiamo realizzando formazioni sulle corrette pratiche igieniche, il contrasto allo stigma nei confronti di chi si ammala, il dovere civico di dichiarare i sintomi di contagio. Abbiamo anche dato rifornimenti di mascherine e prodotti igienico-sanitari».