COMUNICAZIONE – Incontro sulla situazione in Ucraina con Open Dialog Foundation
Il 16 Luglio scorso si è tenuto presso la FOCSIV un incontro ristretto con alcuni rappresentanti della Open Dialog Foundation, associazione impegnata per il rispetto dei diritti umani, democrazia e stato di diritto nei paesi formatisi dal crollo dell’ex Unione Sovietica.
Differenti le tematiche affrontate durante l’incontro. In primo luogo, Lyudmyla Kozlovskqa, presidentessa dell’associazione, ha spiegato l’area di intervento di quest’ultima e le motivazioni che hanno condotto all’ attivismo. In Ucraina esiste un problema generalizzato di corruzione all’interno del pubblico potere: politica, polizia, procura, magistratura. E’ necessario un radicale pocesso di lustrazione della classe politica la quale, nonostante l’allontanamento di Janukovic, è pienamente controllata dalla Federazione Russa.
Elena Rybak ha dato una commuovente testimonianza riguardo all’ uccisione del marito da parte dei russi. Volodymyr Rybak, attvista nel partito di Timoshenko, aveva deciso di ostacolare le manifestazioni filorusse organizzate da infiltrati. Il 17 Aprile, decidendo di entrare nel comune di residenza ed issare la bandiera ucraina, è stato indivudato dai russi, sequestrato ed alcuni giorni dopo il cadavere è stato reinvenuto in un canale. Elena è stata lasciata totalmente da sola nell’affrontare tale situazione, le istituzioni non hanno mostrato alcun segno di interessamento al suo caso.
Natalia Panchenko ha fornito una spiegazione riguardo alla confusione che noi europei abbiamo su ciò che sta accadendo in Ucraina. Tale confusione è generata dalla macchina delle propaganda russa la quale fa leva sulle nostre categorie ideologiche e ci porta ad identificare gli ucraini come dei fascisti. Tale propaganda filtra in Europa perché politici, giornalisti e cittadini europei non erano presenti a Piazza Maidan mentre altre popolazioni più vicine erano presenti in modi differenti ed infatti sostengono apertamete la posizione ucraina, consapevoli che l’informazione che giunge all’esterno è pienamente manipolata. Si tratta della stessa informazione che induce a credere che vi sia una geurra civile mentre in realtà è in corso una e vera e propria guerra tra ucraini e russi.
Successivamente agli interventi dei partecipanti, l’incontro si è concluso con la consegna della croce di Papa Francesco, simbolo di pace e speranza.
In allegato è disponibile una sintesi degli interventi ed alcune immagini dell’incontro