Dialogo dell’Anima del Mondo con una mamma
Questo è il quarto episodio dei dialoghi distopici del nostro amico Mario Carmelo Cirillo, già direttore del Dipartimento per la Valutazione, i controlli e la sostenibilità ambientale dell’ISPRA, che trattano alcune questioni a noi molto a cuore come l’ambiente, il cambiamento climatico e la sostenibilità. Il primo episodio è apparso il 23 Agosto qui: Dialogo dell’Anima del Mondo con un pensionato – FOCSIV; il secondo episodio il 27 Settembre qui: Dialogo dell’Anima del Mondo con un perplesso – FOCSIV; e il terzo episodio in Dialogo dell’Anima del Mondo con un’addetta ai lavori – FOCSIV.
Un lunga fila di veicoli fermi su una corsia autostradale. Dopo un po’ di tempo alcune persone escono dal proprio veicolo, ci si scambia qualche parola. Una signora si rivolge a una ragazza:
Signora: Mi scusi, ma si sa cosa è successo? È da parecchi minuti che stiamo fermi immobili …
Ragazza: Qualcuno ha parlato di un tamponamento, si sta aspettando l’arrivo della polizia. Sembra che per fortuna nessuno si sia fatto male, ma sicuramente c’è tanto da aspettare, dicono sia un tamponamento a catena.
Signora: Oh no! Spero che si sbrighino, c’è mio figlio solo a casa e voglio arrivare il prima possibile.
Ragazza: Capisco … è piccolo?
Signora: Ha sedici anni, ma non è tanto l’età, è che sta attraversando un periodo un po’ particolare.
Ragazza: Beh, l’adolescenza è un’età delicata, ci vuole molta pazienza.
Signora: Ma certo, solo che da alcuni giorni ci sta facendo preoccupare particolarmente.
Ragazza: Cioè?
Signora: È sempre stato estroverso e socievole, ma da un po’ di tempo è cambiato, rimane chiuso per ore nella sua stanza.
Ragazza: Beh, può essere una crisi passeggera, chi non ne attraversa a quell’età?
Signora: Vero. Comunque, sia io che il padre abbiamo cercato di capire i motivi di questo suo comportamento; così qualche giorno fa, quando è uscito dalla sua stanza e si è affacciato in cucina per prendere qualcosa da sgranocchiare, ne ho approfittato per chiedergli che ci stava a fare pomeriggi interi in auto-isolamento, chiuso nella sua stanza, invece di uscire, andare in palestra, vedersi con gli amici. Mi ha gelato con la battuta: «Che differenza fa? Tanto nel 2050 siamo tutti morti!»[1], ed è tornato a rintanarsi nella sua stanza.
Ragazza: Mmmmmm … avete provato a capire cosa c’è dietro questa battuta?
Signora: Certo, con la massima cautela anche perché ci siamo fatti un sacco di film: che fosse vittima di soggetti poco raccomandabili; che fosse intrappolato in qualche buco nero della rete, sa com’è, su internet c’è di tutto; che facesse uso di sostanze …
Ragazza: Capisco.
Signora: Comunque Carlo (è il nome di mio figlio) non ha fatto problemi a dircelo, ci ha raccontato che si sta interessando, con alcuni suoi amici, al tema dei cambiamenti climatici e che hanno capito che se le emissioni di CO2 nel mondo continuano al ritmo attuale, nel 2050 si rischia di avere un aumento della temperatura media del pianeta di ben oltre due gradi, con conseguenze molto gravi tra cui ondate di calore, siccità e alluvioni di intensità e frequenza crescenti, insomma situazioni ben più pesanti di quelle vissute nell’ultima terribile estate … di conseguenza è molto preoccupato e si è chiuso in camera a vedere video e a leggere un mucchio di cose su questo tema.
Ragazza: Beh, ora sapete il motivo del comportamento di Carlo, mi sembra più che giustificabile alla luce di quello che mi dice.
Signora: Fino a un certo punto secondo me. Voglio dire, io mi chiedo … ma poi le cose che questi ragazzi si raccontano tra di loro sono vere, che fondamento hanno? E chi gliele dice? Siamo sicuri che non sono sciocchezze, assurdità? Come facciamo a sapere come andranno le cose tra trent’anni?
Ragazza: Certo sul futuro non c’è certezza assoluta, tanto è vero che nella letteratura scientifica si parla sempre di rischi e di probabilità associate a questi rischi. Quello che dice suo figlio, comunque, con riferimento a quanto potrebbe accadere nel 2050 se le emissioni di CO2 continuano al ritmo attuale, è coerente con le valutazioni più recenti, in particolare con gli ultimi rapporti dell’IPCC, l’Intergovernmental Panel on Climate Change, il principale organismo internazionale per la valutazione dei cambiamenti climatici[2].
Signora: Cioè … lei mi sta dicendo che questo scenario catastrofico è contenuto nei rapporti di valutazione di questa IPCC ? Ma io questa roba non l’ho mai sentita! Ma siamo sicuri?
Ragazza: Purtroppo sì, in questi ultimi rapporti dell’IPCC si dice con chiarezza che non c’è più tempo da perdere, e questo è confermato da analisi ancora più aggiornate[3], ma mi pare che questo messaggio non sia stato colto in tutta la sua gravità, né da chi ha in mano le redini del potere, né dall’opinione pubblica.
Signora: Ma si parla tanto di transizione ecologica, di decarbonizzazione e via dicendo … non c’è pubblicità in cui non si dica di prodotti ecosostenibili, a impatto zero sul clima … voglio dire, questi non sono provvedimenti concreti per scongiurare questi scenari catastrofici?
Ragazza: Mi dispiace, ma devo dire che per la gran parte sono solo chiacchiere.
Signora (un po’ contrariata): Mi scusi, ma lei come fa a dire queste cose? Su quali basi? Perché – mi perdoni – è facile sparare a zero, ma io credo che si debba fare affidamento a fatti concreti, a dati.
Ragazza: Ebbene Signora, i fatti sono questi: dal 1990 ad oggi, cioè proprio nel periodo in cui il tema del cambiamento climatico è venuto alla ribalta tra i politici e nell’opinione pubblica, è stata emessa in atmosfera più CO2 che dall’inizio dell’era industriale fino al 1990[4]. Nel 2021 le emissioni in atmosfera di CO2 sono rimbalzate al più alto livello mai visto[5], e attualmente la concentrazione di CO2 in atmosfera si avvicina a 420 parti per milione, una concentrazione che non si vedeva sulla terra da due milioni di anni a questa parte[6]. Infine la COP 27, la ventisettesima conferenza ONU sul clima che si è tenuta in Egitto ed è da poco terminata, istituisce finalmente un fondo per le perdite e i danni chiesto da 30 dei paesi più vulnerabili alla crisi climatica, che chissà quando si realizzerà effettivamente, ma non si fa praticamente nessun passo avanti sul fronte della riduzione delle emissioni di CO2: ancora una volta solo parole, ma non ci sono le azioni necessarie.
Insomma, al momento non si vede un percorso credibile per limitare l’incremento della temperatura media globale a fine secolo a 1,5 gradi, che era l’obiettivo che la comunità internazionale si era posto durante la COP 21 di Parigi del 2015[7], e che di questo passo si supererà fra meno di dieci anni.
Signora (esitante): Ma lei come fa a sapere tutte queste cose? Mi sembra giovanissima, che per caso studia questi temi?
Ragazza: Diciamo … diciamo che sono dentro queste cose da sempre. E comunque non è la sola, cara signora, a non saperne molto di questi problemi. La maggior parte degli adulti, inclusi quelli che prendono le decisioni, non è consapevole di questa immane criticità. O non vuole esserlo. Mentre invece il tema è ben presente tra i giovani, molto più di quanto non possiate immaginare. Loro metabolizzano queste cose associandole a un senso di precarietà che permea la loro esistenza[8], e inoltre non si fidano più di voi adulti.
Signora (alzando la voce): Che significa che non si fidano più di noi, scusi ?!
Ragazza (con tono grave): Significa che si è rotto il patto tra le generazioni.
Signora (guardando la ragazza con aria severa): Cioè? Quello che dice è un’affermazione grave, è proprio sicura di quanto afferma?
Ragazza (con lo stesso tono di prima): Durante tutta la storia umana i giovani sentivano che il principale compito di adulti e anziani era quello di assicurare la futura prosperità del gruppo, della tribù, del clan, della comunità, della nazione di appartenenza, e dunque la loro prosperità. Per la prima volta nella storia oggi i giovani percepiscono che adulti e anziani, in particolare coloro che detengono il potere e decidono, sono concentrati soprattutto sul proprio benessere, guardano esclusivamente il proprio ombelico, anche se questo significa danneggiare chi viene dopo di loro.
Signora (impressionata): Ma che sta dicendo?! Ma se non si sente parlare altro che di sostenibilità, di necessità di preservare la natura per le prossime generazioni … come può affermare questo?
Ragazza: Purtroppo come le dicevo queste sono in gran parte solo chiacchiere. Una cosa è quello che dite, altra cosa è quello che fate. I giovani, contrariamente a quanto può sembrare, hanno le antenne lunghe, percepiscono questa vostra profonda ipocrisia, questo disallineamento tra ciò che proclamate in tutte le sedi: TV, radio, giornali, social media; e quanto in realtà fate, asserviti a un’economia folle che continua a divorare e a deteriorare il pianeta e ad accrescere le disuguaglianze. E a proposito delle disuguaglianze sono proprio i più ricchi ad avere incommensurabilmente più responsabilità: pensi che in media ognuno dei 125 tra i maggiori miliardari della terra emette oltre un milione di volte – e ripeto: oltre un milione di volte – più CO2 di una persona che appartiene al 90% dell’umanità più povera[9]. E i giovani reagiscono come possono, in molti modi: alcuni manifestano contro di voi, come quelli di Fridays for Future, altri fanno azioni pacifiche di disobbedienza civile[10], altri si rivoltano con azioni eclatanti su opere d’arte[11], o praticando il bullismo, o facendo parte di baby gang, altri ancora si auto-isolano da tutto e da tutti, l’unico interlocutore è il proprio cellulare.
Signora: Mi scusi sa, ma mi pare che lei stia facendo un bel minestrone! Che i giovani pratichino il bullismo o facciano parte di baby gang per i motivi che lei dice … non saprei proprio. D’altro canto tra i giovani ci sono sempre state manifestazioni di insofferenza e ribellione, anch’io in gioventù ho fatto la mia parte. E ci sono stati sempre ragazzi che per temperamento tendono a isolarsi, suvvia!
Ragazza: È vero, ma oggi c’è qualcosa di più radicale, di più definitivo. E non ci sono segnali da parte vostra di affrontare seriamente il problema, solo parole. Anche la scuola, cara signora, è un aggeggio desueto, novecentesco, che per come è congegnata oggi non può interessare in alcun modo alle nuove generazioni, che avrebbero bisogno di ben altro … ricade anch’essa nella generale ipocrisia del vostro sistema, nel profondo disallineamento tra ciò che dite e ciò che fate … Ma lei ha fatto caso al testo di una canzone apparentemente innocente come “Ciao ciao”?
Signora: È stata presentata all’ultimo Festival di Sanremo, no? Sì la conosco, c’è il ritornello che fa: “Con le gambe, con il culo ciao ciao” …. ma che c’entra col nostro discorso?
Ragazza: Provi a leggere tutto il testo, lo trova facilmente su internet[12]. È un testo che tradisce una profonda inquietudine, parla di fine del mondo, di guerra mondiale … con una musica divertente, che sottolinea l’ipocrisia di un mondo che sta per scomparire in modo drammatico cantando allegramente.
Signora (interrompendo la ragazza): Guerra mondiale? Ma davvero? Hanno intuito che ci sarebbe stata una crisi come quella tra Russia e Ucraina, con i rischi di guerra nucleare globale che si porta appresso?
Ragazza (riprende il discorso): In realtà dietro l’aspetto leggero della canzone si cela un messaggio intriso di profonda apprensione, direi di disperazione, che ben rappresenta lo stato d’animo di tantissimi giovani[13]. Questa canzone non è un caso unico, tutt’altro[14]. E nonostante il profluvio di analisi che continuate a fare sul fenomeno, i saggi che si scrivono, i convegni che si fanno sul tema del disagio giovanile da parte di tanti di voi che qualificate come specialisti, psicologi, sociologi, pedagoghi e via dicendo, nessuno, dico nessuno, ha il coraggio di dire la verità.
Signora (con l’espressione del volto che tradisce un’ansia che monta): Cioè? Quale sarebbe questa verità?
Ragazza (risoluta): L’ho già detto. Mi rendo conto che è dura da digerire, ma la verità è che avete spezzato il patto fra voi e i vostri figli. Le generazioni passate erano disposte a sacrificare la propria vita per quella dei propri figli, mentre voi sarete ricordati come la generazione che ha sacrificato l’esistenza dei propri figli e delle successive generazioni per il vostro egoismo, per la vostra avidità.
Con che parole umane si può esprimere questa immane tragedia? Suicidio collettivo[15]? Suicidio globale? Umanicidio? Quale tribunale giudicherà i responsabili di tale umanicidio? Quali pene saranno comminate?
La signora rimane interdetta, poi vede alcune luci lampeggianti che si muovono verso l’inizio della fila e si distrae, le segue con lo sguardo e per fare ciò si gira dando le spalle alla ragazza, mentre esclama:
Signora: Ecco, finalmente qualcosa si muove!
La ragazza le sibila da dietro, scandendo le parole:
Ragazza: Chi mai potrà avere pietà di voi?
La signora trasalisce, si gira verso la ragazza, ma questa non c’è più …
[1] È la battuta di un adolescente riportata da un’ascoltatrice al filo diretto di Prima Pagina (Radio3) del 22 ottobre 2022.
[2] Cfr. IPCC Sixth Assessment Report, 2021-2022, The Physical Science Basis, (ad es. il Technical Summary).
[3] https://www.unep.org/resources/emissions-gap-report-2022.
[4] Cfr. Three Decades of Climate Mitigation: Why Haven’t We Bent the Global Emissions Curve? 2021. Annual Review of Environment and Resources, Vol. 46, pag. 653-689, https://www.annualreviews.org/doi/full/10.1146/annurev-environ-012220-011104, pag. 657.
[5] https://www.iea.org/news/global-co2-emissions-rebounded-to-their-highest-level-in-history-in-2021 .
[6] Cfr. IPCC Sixth Assessment Report, 2021-2022, The Physical Science Basis, (ad es. il Summary for Policy Makers, A2 The scale of recent changes across the climate system as a whole and the present state of many aspects of the climate system are unprecedented over many centuries to many thousands of years).
[7] https://www.unep.org/resources/emissions-gap-report-2022.
[8] https://www.essenziale.it/notizie/alice-facchini/2022/04/19/ecoansia-giovani.
[9] https://www.oxfamitalia.org/wp-content/uploads/2022/11/bn-carbon-billlionaires-071122-en_EMBARGOED-1.pdf.
[10] Cfr. per es. Extinction Rebellion | Join The Fight Against Climate and Ecological Collapse ; Just Stop Oil – No New Oil and Gas ; The Last Generation | Climate Research (last-generation.org) .
[11] Cfr. l’articolo del Domani del 17 ottobre 2022 “Il grido dei ragazzi disperati che imbrattano opere d’arte ci interroga”, https://www.editorialedomani.it/idee/cultura/girasoli-attivisti-van-gogh-ambiente-pa9xxnul .
[12] Ecco il testo di “Ciao ciao” de La Rappresentante di Lista
“Come stai bambina? / Dove vai stasera? / Che paura intorno… / È la fine del mondo.
Sopra la rovina sono una regina, / Mammamma… / Ma non so cosa salvare.
Sono a pezzi, già mi manchi / Occhi dolci, cuori infranti.
Che spavento, / Come il vento, / Questa terra sparirà.
Nel silenzio della crisi generale / Ti saluto con amore
Con le mani, con le mani, con le mani / Ciao ciao
Con i piedi, con i piedi, con i piedi / Ciao ciao
E con la testa, con il petto, con il cuore / Ciao ciao
E con le gambe, con il culo, coi miei occhi / Ciao!
Questa è l’ora della fine, / Romperemo tutte le vetrine. / Tocca a noi, non lo senti, come un’onda arriverà.
Me lo sento esploderà, esploderà! / La fine del mondo è una giostra perfetta. / Mi scoppia nel cuore la voglia di festa.
La fine del mondo, che dolce disdetta. / Mi vien da star male, mi scoppia la testa!
Con le mani, con le mani, con le mani / Ciao ciao
E con i piedi, con i piedi, con i piedi / Ciao ciao
E con le gambe, con il culo, coi miei occhi / Ciao ciao
E con la testa, con il petto, con il cuore / Buonanotte, bonne nuit / E bonne nuit e ciao ciao.
Buonanotte, è la fine, ti saluto, / Ciao ciao / Buonanotte, bonne nuit
E bonne nuit e ciao ciao / Ciao ciao / Ciao ciao
Mentre mangio cioccolata in un locale, / Mi travolge una vertigine sociale.
Mentre leggo uno stupido giornale, / In città è scoppiata la guerra mondiale.
E con le mani, con le mani, con le mani / Ciao ciao
E con i piedi, con i piedi, con i piedi / Ciao ciao
Con le mani, con le mani, con le mani / Ciao ciao
Con i piedi, con i piedi, con i piedi / Ciao ciao
E con la testa, con il petto, con il cuore / Ciao ciao
E con le gambe, con il culo, coi miei occhi / Ciao
[13] https://www.deejay.it/articoli/la-rappresentante-di-lista-il-vero-significato-di-ciao-ciao-tra-apocalisse-e-crisi-climatica/
[14] https://www.serendipity-shop.com/blog/post/29-musica-10-cantanti-che-lottano-per-lambiente.html.
[15] «L’umanità ha una scelta: cooperare o morire. Si tratta di un Patto di Solidarietà Climatica o di un Patto di Suicidio Collettivo» (dal discorso di apertura della COP 27 (Egitto, 2022) di Antonio Gutierres, Segretario Generale dell’ONU).