Donne migranti: una doppia discriminazione?
Praticamente metà delle migrazioni internazionali sono composte da donne, per lo più giovani. Donne alla ricerca di lavoro, che si ricongiungono alla loro famiglia, che studiano. Ma dall’analisi delle loro condizioni emerge una doppia discriminazione. In quanto donne sono relegate in posizioni marginali nel mondo del lavoro sia nei paesi di origine che in quelli di destinazione. E, peggio, in quanto migranti sono oggetto di traffico e di sfruttamento sessuale.
Per questo gli obiettivi dello sviluppo sostenibile e poi il Global Compact sulle Migrazioni chiedono agli Stati di mettere in pratica politiche migratorie che tengano conto in modo prioritario della questione di genere, delle pari opportunità e della protezione umana e sociale.
La cooperazione europea ed italiana possono giocare un ruolo importante nel favorire canali sicuri delle migrazioni di donne, i diritti delle donne migranti e quindi il loro contributo allo sviluppo sostenibile.
Di questo parla il background paper n.3 del progetto Volti delle Migrazioni qui scaricabile, in italiano e in inglese.