Due anni dopo la rottura della diga di Mariana: necessaria un’azione globale di prevenzione
La scorsa settimana (23-27 ottobre 2017), i primi negoziati verso un Trattato ONU sulle imprese e sui diritti umani si sono svolti a Ginevra. L’attenzione sta crescendo, ma sono necessari ulteriori sforzi per mettere in atto il quadro necessario per fermare l’impunità aziendale e fornire accesso alla giustizia per le vittime degli abusi dei diritti umani.
Il 5 novembre 2015 la diga Fundão scoppiò nel comune di Mariana a Minas Gerais, in Brasile. Milioni di metri cubi di minerali di ferro dalla miniera gestita da Samarco, una joint venture Vale-BHP Billiton, hanno creato un torrente di fango che ha distrutto interi villaggi, tra scuole e chiese, e ha contaminato i fiumi Gualaxo do Norte, Carmo e Doce. 19 persone sono morte e centinaia di migliaia sono state colpite. Per quanto riguarda le riparazioni e il risarcimento, la maggior parte delle persone colpite sono ancora in attesa di giustizia.
CIDSE, di cui FOCSIV è membro, ha sviluppato un dossier multimediale disponibile online per raccontare e diffondere il più possibile la storia scandalosa dello scoppio della Mariana e la lotta delle persone affette per la giustizia.
Il fallimento della diga di Fundão di Samarco non è un caso isolato; molte persone in tutto il mondo si trovano ad affrontare violazioni dei diritti umani dalle operazioni delle imprese transnazionali. Anche se esistono numerosi quadri non vincolanti a livello internazionale, le vittime degli abusi dei diritti umani non possono ricevere da questi nessun diritto inoppugnabile. Inoltre basarsi principalmente su singoli Stati per promuovere e garantire la protezione dei diritti umani, quando le imprese potenti operano oltre le frontiere, non basta.
FOCSIV con CIDSE chiede regole vincolanti a livello internazionale attraverso un Trattato delle Nazioni Unite per assicurare che le imprese operino in modo responsabile, facendo attenzione affinché le persone e la natura non soffrano. Di volta in volta, vediamo che gli approcci nazionali da soli non sono in grado di far fronte all’internazionalizzazione del mondo degli affari. Le sfide globali richiedono risposte globali.
La scorsa settimana il gruppo di lavoro intergovernativo aperto, che ha il mandato di sviluppare uno strumento giuridicamente vincolante sulle società transnazionali, altre imprese commerciali e diritti umani, si è riunito a Ginevra. FOCSIV con CIDSE con favore registra una crescente attenzione verso il trattato, con 100 Stati che partecipano alla sessione di quest’anno, nonché numerosi contributi accademici ed esperti che mostrano la strada verso un futuro Trattato. Chiediamo a tutti gli Stati di dimostrare il loro impegno per le vittime degli abusi dei diritti umani, come annunciato durante la sessione, lavorando costruttivamente verso efficaci passi successivi nel processo di esecuzione del mandato.
Nel frattempo coloro che sono colpiti dalla diga scoppiata in Mariana continueranno a rivendicare giustizia e una prevenzione più efficace e FOCSIV con CIDSE si impegna a sostenerli.
Il dossier è disponibile in inglese, portoghese, spagnolo, francese e tedesco.