Educazione, formazione e inclusione sociale nel Kurdistan iracheno
Si è concluso nel luglio di quest’anno il Progetto “Sostegno e contribuito del processo di ricostruzione delle strutture socio-economiche a favore della popolazione sfollata, rifugiata, rientrante e della comunità ospitante nel Kurdistan iracheno e Iraq” condotto da Focsiv Ets.
Il presente progetto, iniziato l’ottobre del 2022, è in continuità con i precedenti progetti della Conferenza Episcopale Italiana (CEI) che dal 2016 è impegnata negli aiuti umanitari alle comunità di sfollati in Kurdistan. Alcune attività sono tuttora operative e consentono di fornire servizi utili e di grande impatto nelle comunità della Piana di Ninive.
Il Report Narrativo di chiusura del progetto in IRAQ evidenzia infatti l’efficacia dei progetti di livelihood, educazione e social protection a supporto di percorsi di formazione lavorativa, inserimento professionale, alfabetizzazione in favore di rifugiati, sfollati, donne e giovani che hanno abbandonato la scuola.
Attraverso questa tipologia di progetto si intende contribuire alla ricostruzione delle strutture economico-sociali dei gruppi più vulnerabili della popolazione sfollata, rifugiata, rientrante e della comunità ospitante nel Kurdistan iracheno e in Iraq. Si mira a migliorare le opportunità formative, di coesione sociale e di accesso al reddito, ai mezzi di produzione e ad un lavoro dignitoso facendo leva su un approccio inclusivo e comunitario nelle aree urbane di Erbil e nella Piana di Ninive (Qaraqosh e Bartalla).
Il progetto ha previsto due tipi di macro-attività:
– attività volte a creare figure professionali, quali corsi mensili, bimensili e trimestrali con percorsi micro-imprenditoriali, per i soggetti più vulnerabili delle comunità rifugiata, sfollata, rientrante e ospitante nella ricerca o nell’avviamento di attività lavorative;
– attività volte a creare valore sociale, quali servizi educativi per i bambini o supporto psicologico per donne e giovani.
Le attività progettuali si sono svolte in quattro poli: Hadiyab ad Ankawa, Rayan Center ad Erbil, Women Center a Qaraqosh e l’Area urbana e rurale di Bartalla. A quest’ultimo, nel novembre del 2022 si è aggiunto un quinto polo presso lo Youth center di Qaraqosh, che è stato operativo da gennaio 2023 sino alla fine del progetto.
Per ogni singolo polo sono state portate avanti le seguenti attività:
1.Nel distretto di Ankawa, presso gli spazi dei due centri parrocchiali di Hadiyab (Chiesa di Mart Shmoni e Chiesa di Sultant Al Salam), sono state condotte attività di svago per i bambini della comunità ma anche diverse attività ludico-ricreative. Nel periodo fra ottobre 2022 e luglio 2023, grazie al coinvolgimento dei funzionari delle due Chiese, sono stati raggiunti 139 bambini e bambine. Complessivamente i beneficiari coinvolti durante tutte le fasi di progetto sono stati 947 beneficiari.
2.Nell’area urbana di Erbil, presso il centro culturale e formativo Rajan Center, sono state implementate attività formative e professionali, tra le quali corsi di inglese intermedi e avanzati, corsi di sartoria, di parrucchiere, di elettricista e di meccanico che hanno registrato un totale di 567 beneficiari. A queste iniziative progettuali va aggiunto anche il servizio dello sportello psicologico, indirizzato principalmente alle donne.
3. A Qaraqosh, presso la Casa delle Donne, sono state implementate attività volte a favorire l’inserimento delle beneficiarie nel mercato del lavoro, a cui hanno preso parte durante l’intera durata di progetto n. 2.827 beneficiarie e n. 50 bambini che hanno usufruito del servizio di baby care.
4. A Qaraqosh, presso il Centro diocesano “San Paolo”, sono state implementate attività volte a rafforzare la coesione sociale attraverso la partecipazione di bambini e ragazzi ad attività di educazione non formale e di supporto all’istruzione scolastica, a cui hanno preso parte, durante l’intera durata del progetto, 446 beneficiari.
5. A Qaraqosh, presso il Centro “Sacra Famiglia”, sono state implementate attività volte a favorire l’inserimento nel mercato del lavoro di giovani-adulti vulnerabili, a cui hanno preso parte, durante l’intera durata del progetto, 264 beneficiari.
7. Nel Centro Giovanile di Qaraqosh sono state implementate azioni rivolte principalmente ai giovani con lo scopo di aiutarli e sostenerli nell’acquisizione di “soft skills”, di sollecitare la loro partecipazione alla vita civile e pubblica e di promuovere un processo di identificazione socioculturale.
Nello specifico, le attività hanno riguardato:
– 3 laboratori musicali (violino, chitarra, tastiera) a cui hanno 39 beneficiari, di cui 20 ragazzi e 19 ragazze; un laboratorio di teatro a cui hanno partecipato un totale di 10 beneficiari, di cui 8 ragazzi e 2 ragazze; un laboratorio di pittura a cui hanno partecipato un totale di 13 persone, di cui 2 ragazzi e 11 ragazze; 3 eventi finali a conclusione dei laboratori.
La presenza in Iraq ci permette di essere in prima linea e ci consente di toccare con mano le fragilità e le debolezze territoriali. Allo stesso tempo l’azione concreta in favore della popolazione locale e soprattutto in favore delle nuove generazioni ci dà speranza e ci dimostra quanto sia importante il sostegno a quelle realtà così svantaggiate.
Proprio per queste ragioni Focsiv s’impegna in Iraq con lo scopo di promuovere l’educazione, la formazione, l’inclusione sociale e di conseguenza per contribuire a dare una dignità alle persone e a seminare la cultura della pace.
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