EMERGENZA KURDISTAN : L’IMPEGNO DI FOCSIV AL SOSTEGNO DELLE MINORANZE IN FUGA
Sono drammatiche le condizioni in cui vivono gli sfollati Iracheni costretti a fuggire dalle loro città messe a ferro e fuoco dalle milizie dell’ISIS a partire dai mesi scorsi. Più di 500.000 sfollati hanno occupato la sola area della città di Erbil, nella zona libera della Regione Autonoma del Kurdistan, condizionando in modo significativo la vita delle comunità ospitanti. Tra i rifugiati moltissimi bambini e donne, segnati da evidenti traumi psicologici. FOCSIV si impegna ad essere presente, per sostenere materialmente e psicologicamente gli sfollati e per ricostruire una comunità lacerata dal genocidio.
Terry Dutto, inviato FOCSIV per le emergenze umanitarie attualmente ad Ankawa, sobborgo cristiano di Erbil, racconta le storia di vita e le condizioni drammatiche che gli sfollati sono costretti ad affrontare. Privi dei propri effetti personali e sradicati dalla loro vita e dalle loro case, gli sfollati sopravvissuti sono profondamente segnati dalla paura, dalla perdita di fiducia e da traumi fisici e psicologici. Le donne ed i bambini sono le categorie più vulnerabili ed è necessario sostenerli alla resilienza, aiutando in particolare le donne al recupero della dignità dopo i numerosi soprusi subiti, ed i bambini al recupero della normalità e della serenità attraverso attività ricreative ludico-sportive.
E’ a questo scopo che FOCSIV, insieme ai suoi soci e in accordo con alcune delle più importanti organizzazioni cattoliche che operano in campo internazionale, tra cui Iscos (Ong CISL), Movimento Cristiano Lavoratori, MASCI (Movimento Adulti Scout Cattolici Italiani) e Azione Cattolica, ha scelto di impegnarsi sul campo a sostegno per gli sfollati di Erbil. In particolare, FOCSIV si sta occupando delle 300 famiglie che oggi sono “sistemate” all’interno dell’Ankawa Mall, un centro commerciale in costruzione che è stato acquistato dalla Chiesa locale e devoluto all’accoglienza degli sfollati.
L’intervento sarà volto all’organizzazione di numerose attività di supporto e alla fornitura di materiale di prima necessità, per garantire assistenza e integrazione.
Nello specifico, sono previste attività di animazione e svago per 1.740 bambini ospitati nei luoghi di accoglienza ad Erbil, con particolare attenzione ai bambini non accompagnati o portatori di handicap, sono previste poi attività di sostegno psicologico per ragazzi ed adulti, al fine di migliorare la loro condizione e la loro inclusione nella società.
Le risorse impegnate sul territorio, inoltre, vivono al fianco delle popolazioni locali e come antenne umane registrano i bisogni che spesso possono essere molto semplici e apparentemente residuali, ma che sfuggono nella pianificazione dei grandi interventi umanitari.
FOCSIV e le altre realtà presenti sul territorio si propongono come tramite tra i bisogni registrati sul campo e la solidarietà degli italiani nei confronti di questa emergenza, bisogni che sono destinati a moltiplicarsi con l’arrivo dell’inverno e l’aumento del numero degli sfollati.
«Fortunatamente – racconta Terry – il progetto è realizzato in stretta collaborazione non solo con enti internazionali per la tutela dell’infanzia come l’UNICEF, ma anche con le autorità locali, le comunità ospitanti e la Chiesa locale, attraverso il grande impegno del padre rogazionista Jalili Jako e degli altri parroci e vescovi locali. Da non sottovalutare poi, le condizioni in cui si sono ritrovati anche gli abitanti di Erbil che hanno dovuto affrontare l’ondata in massa degli sfollati, accogliendoli in scuole, edifici pubblici e case, fornendo loro anche beni di prima necessità e supporto di ogni genere. Ciononostante, fa notare Terry, gli sfollati hanno ancora bisogno di tantissime cose, dal sale per condire il riso, alle pentole per cucinarlo, alle coperte per far fronte al freddo imminente, ai pannolini per i bambini e agli assorbenti per le donne. »
«L’impegno di Focsiv – conclude Terry – è quello di intraprendere tale progetto per il raggiungimento di due obiettivi principali: l’assistenza primaria alle comunità degli sfollati nelle aree a loro assegnate e il tentativo di integrazione della loro presenza nel quadro della realtà locale ospitante. »
«Fare presto: un dovere l’azione internazionale. – è questo il mandato del Cardinal Filoni, inviato personale di papa Francesco in agosto ad Erbil – Non si deve aspettare che le cose saranno in una situazione irrecuperabile, bisogna intervenire ora» è questo l’invito del Cardinal Filoni a sostenere chi sta vivendo tale drammatica condizione.