Sono partiti tra la seconda metà di marzo e la prima metà di aprile: sono i volontari in servizio civile dell’ultimo bando, atterrati nei diversi paesi del Sud del Mondo.

I volontari iniziano a inviare fotografie e racconti dell’inizio di un anno che sarà ricco di esperienze. Ogni volta si tratta di istantanee diverse, che raccontano vissuti personali unici.

A Huancayo, in Perù, ad esempio, i volontari FOCSIV in servizio civile sono diventati famosi solo per l’esser arrivati. Articoli sul giornale locale a piena pagina già parlano di loro e ne pubblicano una foto all’arrivo. Siamo fiduciosi riusciranno a meritarsi l’imprevista fama e la fiducia che la comunità tutta sta loro offrendo con generosità.

Altri sono i racconti di Giuseppe, che ha inziato il suo servizio con FOCSIV a Parnaiba, in Brasile, stato del Piauì, che ha subito toccato con mano cosa significa adattabilità e spirito di servizio nella comunità: stasera – ora brasiliana – impersonerà Barabba nella rievocazione religiosa pasquale.

Per altri il primo mese di servizio è stato occasione per festeggiare il proprio compleanno in modo diverso. E’ il caso di Maddalena che ha appena compiuto i suoi 29 anni in Ecuador, a Quito, e invece di parenti e amici, ha avuto accanto a sé i bambini del progetto educativo nel quale svolge il suo servizio civile con Nicola.

E sempre Maddalena invia questa altra foto. Se qualcuno pensa che i volontari in servizio civile non debbano “sporcarsi le mani”, ecco un’altra istantanea del reparto panetteria di Quito, sede ALDEC dove Ceasar, il panettiere ha subito capito chi ingaggiare come aiutanti nei laboratori: i due nuovi volontari Nicola e Maddalena, pronti a mettere le mani in pasta.

Imprevisti inattesi del primo mese non mancano mai all’interno di una esperienza di solidarietà internazionale, ma siamo certi che i volontari sapranno affrontare ogni esperienza e interpretarle come occasione di crescita e sviluppo di nuove capacità.