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LA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE ALLO SVILUPPO CHE VOGLIAMO
Domani a Montecitorio sarà presentato il nuovo documento: “La cooperazione internazionale che vogliamo”, che attualizza il documento presentato lo scorso 1° marzo dalle Ong italiane, insieme al Forum del Terzo Settore ed altre organizzazioni della società civile, nel corso della conferenza “La cooperazione italiana dell’Italia: una risorsa da valorizzare, modernizzare, rilanciare”.
Il nuovo documento riprende e attualizza il precedente, che è stato il punto di riferimento delle Ong, sia nei gruppi di lavoro in preparazione del Forum nazionale della cooperazione, sia nel confronto con le forze parlamentari impegnate nell’elaborazione di una nuova legge in materia, al fine di fornire ai due importanti momenti alcuni elementi di approfondimento, riassumendoli in pochi punti che partono dalla “necessità di un salto culturale, imposto dai cambiamenti della globalizzazione”, per “superare la tendenza all’introversione e valorizzare le capacità di proiezione internazionale”. Per le Ong, la dimensione europea della Cooperazione allo sviluppo (CS) dovrà assumere un ruolo crescente, con una maggiore attenzione e partecipazione dell’Italia, che dovrà essere “più presente oltre che più attiva nella definizione delle politiche e delle scelte e nell’attuazione della cooperazione europea”; fare propri ”i principi e le linee politiche ed operative adottati a livello europeo”; divenire “attore significativo nell’ambito della ‘cooperazione delegata’ dall’UE”.
Le Ong considerano l’istituzione del Ministro per la cooperazione internazionale e l’integrazione come “un’innovazione positiva perché ha ridato centralità politica alla CS, come parte integrante e qualificante della politica internazionale dell’Italia”, anche se le poche deleghe ricevute hanno lasciato aperti conflitti di competenza e ridotto il ruolo del Ministro. Il documento sottolinea come le Ong si siano espresse da tempo sull’esigenza di una nuova “architettura istituzionale, politica e gestionale, che assicuri maggiore coerenza, efficacia, professionalità, trasparenza” alla CS.
Le loro proposte derivano anche dall’esame della realtà istituzionale italiana e di altri paesi Ocse e riguardano principalmente:
- la necessità di un alto riferimento politico dedicato alla CS: un Ministro alla presidenza del Consiglio, con specifico Dipartimento, oppure un Viceministro agli Esteri, con delega sull’intera materia e partecipazione al Consiglio dei Ministri;
- un Comitato interministeriale per la CS, per definirne gli indirizzi e la programmazione pluriennale e garantire la coerenza, ai fini dello sviluppo, dell’insieme delle politiche relative ai paesi partner, o che possano influire su di essi;
- un Fondo unico, che unifichi e dia coerenza ai relativi capitoli di spesa per la CS articolati nei bilanci delle singoli amministrazioni;
- la costituzione di un Comitato inter-istituzionale che valorizzi la soggettività degli attori della CS, pubblici e privati, profit e non profit, la loro capacità propositiva, favorendo l’approccio di sistema;
- un’Agenzia attuativa, allo scopo di garantire le competenze necessarie, appropriati processi di carriera professionale, accumulo di conoscenze e valutazioni, strumenti tecnici e di controllo, autonomia gestionale e procedurale, pur nella severità della gestione.
Il documento termina affermando che le Ong esprimono le loro posizioni e proposte “forti della loro storia, della pluridecennale esperienza operativa in quasi tutti i paesi del Sud del mondo, fino all’ ’ultimo miglio’ e le più gravi crisi umanitarie, avendo fatto tesoro degli errori e arricchite dall’incontro e confronto continuo con i partner, le comunità e istituzioni locali e nazionali dai paesi in cui hanno operato, oltre che con le altre Ong e realtà sociali e istituzionali a livello europeo e internazionale”. Infatti, è da più di 60 anni, che la società civile, attraverso le espressioni del volontariato, la professionalizzazione delle Ong, l’iniziativa dei territori e delle organizzazioni sociali, “ha sviluppato rapporti di solidarietà e cooperazione internazionale in modo continuativo, con uno sforzo innovativo e culturale basato sull’esperienza e attento ai continui mutamenti delle realtà e dei contesti operativi”.
Politici e esponenti della società civile si confronteranno con le Ong sulle posizioni espresse nel documento:
Giovedì 20 Settembre, ore 10 – 13,30, Sala Conferenze di Piazza Montecitorio 123/a.
Il Documento completo può essere scaricato dal sito: www.ongs.it
LA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE ALLO SVILUPPO CHE VOGLIAMO
Per fare il punto sul processo di riforma della cooperazione internazionale in Italia e rilanciare le proprie istanze, le ONG italiane invitano ad un incontro di dialogo e approfondimento con le Istituzioni, i Parlamentari, i Politici, i Giornalisti e gli esponenti delle organizzazioni della Società Civile.
20 SETTEMBRE 2012, ore 10.30 – 14.00. Sala Conferenze di Piazza Montecitorio 123/a – Roma
La globalizzazione, con i cambiamenti politici, economici, sociali che stanno modificando gli equilibri,le strategie e i rapporti internazionali, ha profondamente mutato la natura della cooperazione internazionale. Le ONG sono fermamente convinte che occorra ripensare e modernizzare la Cooperazione italiana nel suo insieme, con orizzonti e prospettive ampie e lo sostengono da tempo.
Il Ministro per la Cooperazione internazionale e l’Integrazione, condividendo l’esigenza di rinnovamento, ha sostenuto questo processo di riforma e promosso un Forum nazionale a cui parteciperanno tutte le componenti pubbliche e private interessate alla cooperazione italiana. In contemporanea, al Senato è stato avviato il processo di rifoma della Legge 49/87 che dovrebbe portare alla formulazione di un nuovo testo legislativo entro fine legislatura.
L’incontro, promosso da Associazione ONG Italiane, CINI e Link 2007 sarà condiviso in modo ampio con tutte le ONG e le associazioni di solidarietà e cooperazione internazionale.
A breve seguirà il programma.
Per maggiori informazioni:
segreteria.cini@cininet.org – www.cininet.org
segreteria@link2007.org – www.link2007.org
ong@ong.it – www.ongitaliane.it