In attesa della pubblicazione del bando volontari per il servizio civile (secondo le ultime voci, uscirà il 1° ottobre!) ecco qualche consiglio pre-candidatura.

In queste settimane molti giovani stanno aspettando la pubblicazione del bando volontari per il servizio civile per scegliere il progetto preferito e, finalmente, inviare la propria candidatura. Ecco qualche consiglio per chi vuole candidarsi al servizio civile nazionale all’estero.

“Ci sono almeno tre cose importanti da fare prima di candidarsi” dice Lucia De Smaele, Responsabile Ufficio Servizio Civile FOCSIV e della selezione volontari.

“La prima è scegliere con cura il progetto di impiego, non lasciandosi guidare solo dall’interesse per il paese o l’area geografica. E’ importante scegliere un ambito di attività che ci sia congeniale e rispetto al quale si senta di poter avere le competenze e le caratteristiche richieste”. Attenzione quindi agli eventuali requisiti specifici. Ci si può candidare per un solo progetto.

La seconda è quella di curare la presentazione della propria domanda. Compilarla con precisione e fare attenzione alla chiarezza del proprio CV.
“Spesso i giovani candidati non valorizzano abbastanza nel loro CV le esperienze “non formali” continua De Smaele, “tralasciando di evidenziare le brevi esperienze di lavoro che non ritengono inerenti e le eventuali pregresse attività di volontariato svolte in Italia o all’estero, aspetti questi ultimi di particolare interesse per i selezionatori degli Enti idi invio”.

Ultima, ma non meno importante, la fase “davanti allo specchio”. L’esperienza di servizio civile all’estero, in particolare quella nei PVS, è certamente affascinante, ma anche piena di piccole-grandi complessità, che coinvolgono il volontario dal punto di vista personale.
“Siamo realmente adattabili, flessibili, capaci di integrarci in un contesto sociale, ambientale e culturale molto diverso dal nostro? La risposta non è scontata ed è sempre importante un momento di riflessione sincera e personale nella quale si risponde alla domanda “sono pronto?”.

Per stimolare la riflessione individuale, ecco un sintetico autotest, per giungere alla presentazione della domanda di servizio civile più consapevoli della propria situazione di partenza.