Focsiv, 50 anni di impegno tra volontariato e solidarietà: la pace contro lo scontro
La Federazione è una realtà consolidata con la consapevolezza di quanto fatto in passato e lo sguardo rivolto verso il futuro.
Focsiv ha compiuto 50 anni e se da una parte li sente tutti, dall’altra non ne sente affatto il peso. Li sente tutti perché ha piena consapevolezza del suo passato, di ciò che la Federazione ha realizzato in questi cinque decenni, di tutti coloro che hanno lavorato affinché diventasse la realtà consolidata che è oggi. Ma sono anche 50 anni di cui non avverte il peso perché si sente ancora giovane, motivata e con lo sguardo rivolto sempre al futuro. I padri fondatori hanno costituito la Federazione nel 1972 sul presupposto che «il volontariato internazionale è una manifestazione di solidarietà, di internazionalismo e di pace scaturita prima della cooperazione internazionale dalla sensibilità dei giovani di porsi al servizio – senza retribuzione – di comunità di bisogno, piuttosto che da élites di studiosi o da volontà governative» (Documento base).
In tutti questi anni la promozione del volontariato è stato uno dei nostri collanti. Il nome Focsiv, oggi comunicato come un nome proprio, è in origine un acronimo: Federazione organismi cristiani di servizio internazionale volontario. La «C» ci ricorda costantemente la nostra ispirazione cristiana, l’adesione ai fondamenti della Dottrina sociale, la dignità di essere Chiesa. La «S» richiama lo spirito di servizio che ci porta a fare quotidianamente «la nostra parte» a favore degli ultimi, un servizio che diventa stile di vita. La «I» è la consapevolezza di essere cittadini del mondo, che la solidarietà non ha confini, che per avere un mondo migliore, occorre vivere in un unico mondo. La «V» testimonia che il volontariato è una forma spontanea e gratuita attraverso la quale si manifesta il nostro spirito di servizio, è una scelta personale in un’azione collegiale, è un modo per diventare agenti del cambiamento globale.
Questi concetti costituiscono il tessuto connettivo che oggi tiene insieme 94 organizzazioni presenti in oltre 80 Paesi del mondo. Con questo patrimonio valoriale continueremo a fare la nostra parte in un periodo critico e delicato come quello attuale, in cui si stanno riaffacciando rigurgiti nazionalisti, il ricorso alle armi sembra essere l’unico mezzo per la risoluzione delle controversie internazionali, le numerose guerre e la pandemia hanno provocato un aumento della povertà e delle diseguaglianze, la solidarietà internazionale diventa il terreno di scontro ideologico, la cooperazione non è sostenuta da politiche coerenti (e lungimiranti) e da risorse adeguate. Una società che papa Francesco – durante l’udienza che ci ha concesso in occasione di questo anniversario – non ha esitato a definire «civiltà dello scontro». In un simile contesto, continueremo a essere in prima linea con le comunità locali nella tutela dei diritti umani, nel contrasto all’accaparramento della terra e ai cambiamenti climatici, nei campi profughi, nella lotta contro povertà ed emarginazione, nelle attività tese a migliorare le condizioni di vita delle persone migranti. Saremo sempre costruttori di pace, agenti di cambiamento, con l’obiettivo – come papa Francesco ci ha esortato – di «sanificare lo scontro».
Focsiv 50 anni di impegno tra volontariato e solidarietà: la pace contro lo scontro