FOCSIV con Concord Italia chiede al Parlamento Europeo maggiore impegno sui diritti umani dei migranti e sulla coerenza delle politiche per lo sviluppo sostenibile
FOCSIV ha collaborato con la piattaforma Concord Italia nella elaborazione, sotto forma di lettera aperta, di una serie di proposte di emendamenti alla bozza del rapporto presentato dall’onorevole Kyenge al Parlamento Europeo sulla situazione nel Mediterraneo e sulla necessità di un nuovo approccio olistico alla questione migratoria.
FOCSIV e Concord Italia condividono la necessità, evidenziata nel Draft Report presentato dalla Kyenge lo scorso gennaio, di un approccio nuovo da parte dell’UE. Occorre adottare una strategia olistica, in modo da sviluppare una risposta completa capace di intercettare i numerosi aspetti e le diverse criticità che i flussi migratori sollevano. Con questa finalità, Concord Italia ha presentato al Parlamento Europeo alcune proposte di emendamenti della società civile italiana, volte a sostenere la tutela dei diritti umani dei migranti ed i principi di solidarietà e sviluppo verso i paesi terzi.
Gli emendamenti riguardano diversi temi analizzati nel corso del rapporto.
La lettera approva l’attenzione posta sulla necessità della collaborazione tra i paesi membri dell’UE e l’importanza del superamento del meccanismo di volontarietà alla base dei ricollocamenti dei rifugiati. Su questo tema inoltre, deve essere messa in luce l’importanza della solidarietà verso i paesi terzi; ad esempio, sottolineando che i fondi europei devono essere scollegati da eventuali accordi sulle riammissioni dei migranti. Inoltre, va preso atto del crescente livello di insicurezza e della necessità di istituire nuove modalità di protezione internazionale. Dopo di che, Concord punta ad incrementare l’attenzione sui temi della mobilità interna all’UE e della connessione tra migrazioni e sviluppo, valorizzando ad esempio il ruolo delle diaspore impegnate in iniziative di pace e sviluppo locale. Oppure, toccando l’aspetto dell’aggiornamento delle norme del mercato del lavoro europeo ed il fenomeno del brain brain. Infine, viene più volte evidenziata la necessità della coerenza delle politiche europee con gli obiettivi di sviluppo sostenibile e il rispetto dei diritti umani.
In particolare, gli emendamenti proposti da Concord Italia riguardano la necessità di porre maggiore attenzione alla crescente insicurezza dei paesi di origine e quindi a nuove modalità di protezione internazionale che vadano oltre la Convenzione di Ginevra; di concepire i rimpatri in accordo con i paesi terzi, sulla base di un approccio umanitario e di sviluppo, e non solo come forma di espulsione.
Su alcuni programmi dell’Approccio Globale sulle Migrazioni e la Mobilità (GAMM), che si basano su interventi di capacitazione e reinsediamento nei paesi terzi, viene evidenziato come ci si debba collegare fortemente a prospettive di sviluppo locale per creare soluzioni a lungo termine. Inoltre, si sottolinea come gli strumenti utilizzati nell’ambito del GAMM per la cooperazione con i paesi terzi devono basarsi sul principio della coerenza delle politiche per lo sviluppo sostenibile, principio istituito nel Trattato di Lisbona.
Per risolvere le questioni geopolitiche nei paesi di origine viene sottolineato che gli stati membri dell’UE devono basarsi sui principi dello sviluppo sostenibile e che essi devono riconoscere il ruolo delle diaspore impegnate in iniziative di pace e di sviluppo umano.
Occorre inoltre stabilire chiaramente che i fondi europei ai paesi terzi non devono essere condizionati da accordi sulle riammissioni dei migranti, e specificare che i fondi per i rifugiati non devono essere considerati come aiuti allo sviluppo.
Riguardo la mobilità per motivi di lavoro è necessario stabilire delle regole comuni per l’impiego di lavoratori provenienti da paesi terzi, e su questo è importante non focalizzare l’attenzione solamente su profili altamente qualificati. La revisione della Blue Card dovrebbe superare l’inconsistenza della direttiva esistente e prevedere l’adeguamento delle normative dei paesi membri. In questo processo, la prossima mossa dovrebbe considerare gli effetti del brain drain sui paesi terzi e istituire forme di compensazione secondo il principio della coerenza delle politiche per lo sviluppo.
Queste richieste di emendamento sono state presentate e sono in discussione, assieme a molte altre, in vista dell’approvazione definitiva del Rapporto che si prevede in Aprile. Il Rapporto guiderà la Commissione europea nella elaborazione di nuovi regolamenti e direttive sulla politica migratoria e di sviluppo. Si continuerà quindi a monitorare il dibattito nella speranza che emerga una posizione più ambiziosa fondata sul rispetto dei diritti umani e per una mobilità sicura e regolare, a favore soprattutto delle persone più vulnerabili.