Focsiv e i Corpi Civili di Pace
L’istituzione dei Corpi Civili di Pace rappresenta un passo importante che pone le basi per la realizzazione di una più ampia e strutturata “difesa civile, non armata e nonviolenta” in situazioni di conflitto e di emergenze ambientali. La legge n. 147 del 2013 (Legge di stabilità 2014) ha previsto l’istituzione in via sperimentale di un contingente di corpi civili di pace destinato alla formazione e alla sperimentazione della presenza di 500 giovani volontari da impegnare in azioni di pace non governative nelle aree di conflitto o a rischio di conflitto o nelle aree di emergenza ambientale.
Fin dalla prima annualità di sperimentazione dell’esperienza dei Corpi Civili di Pace in Italia, Focsiv è stata da sempre protagonista, mettendosi in gioco progettando e investendo in questa esperienza energie e risorse, convinta dell’importanza di avere in Italia un Corpo Civile espressamente formato per essere impiegato nella promozione della Pace con strumenti nonviolenti anche in contesti internazionali.
Nel 2017, primo anno della sperimentazione CCP, Focsiv ha avviato 5 progetti CCP per un totale
di 30 volontari; nel 2019, 2° anno di sperimentazione, ha avviato 10 progetti CCP per un totale di 50 volontari, in Albania, Colombia, Ecuador, Perù, Senegal, Bolivia, Brasile e Palestina. Nel 2023, 3° e (per ora) ultimo anno di sperimentazione, Focsiv ha presentato 11 progetti CCP per un totale di 54 volontari in Albania, Colombia, Costa D’avorio, Ecuador, Guinea Bissau, Honduras, Romania, Tanzania e Perù. Ma l’impegno nel percorso dei Corpi Civili di Pace non si è limitato alla progettazione.
Un ambito di impegno molto rilevante è stato quello della promozione. Nel 1° anno di sperimentazione, infatti, Focsiv ha curato la raccolta e la pubblicazione di tutte le testimonianze dei CCP sul sito di “Antenne di pace” (testimonianze poi raccolte nella pubblicazione cartacea “Atlante della Difesa Civile non Armata e Nonviolenta” realizzata con la Rete Caschi Bianchi).
Un altro ambito di impegno è stato quello di formare le proprie risorse umane per formare a loro volta e seguire i volontari CCP: nelle due edizioni del corso di Formazione dei Formatori CCP promosso dall’Università di Padova ben 10 formatori Focsiv hanno preso parte alle attività di formazione. Nella seconda annualità della formazione formatori CCP, Focsiv ha facilitato un Focus Group specifico per formatori sul monitoraggio CCP.
Malgrado la grande varietà delle esperienze progettuali dei Corpi Civili di Pace e, pertanto la complessità di trarre elementi confrontabili utili ad una lettura di insieme, alla chiusura del 2° anno di sperimentazione (costretto ad un rientro in Italia con vari mesi di anticipo dei volontari causa della diffusione del Covid a livello globale) Focsiv ha collaborato nella raccolta e nella analisi dei dati di fine servizio dell’intero contingente CCP ai fini di una prima valutazione di impatto.
Per i tutti e tre gli anni di sperimentazione, Focsiv si è inoltre confermata nel ruolo di coordinamento della Formazione Generale per i CCP, collaborando con gli altri Enti CNESC per la realizzazione, nel 2023, di un corso per ben 105 volontari. Lo scambio di visioni, metodologie e strumenti di formazione tra le Organizzazioni coinvolte, in tutti e tre gli anni di collaborazione, si è rivelato un incredibile bagaglio per gli Enti e per le risorse umane (formatori e tutor) direttamente coinvolti.
L’impegno Focsiv per i Corpi di Pace proseguirà per tutto il 2024, a livello operativo nella collaborazione tra i Soci coinvolti, a livello di Rete con gli Enti CNESC interessati, e a livello Istituzionale nel dialogo con il Dipartimento per le Politiche Giovanili e il Servizio Civile Universale, operando per sviluppare questa esperienza al di là dei confini del triennio inizialmente considerato.
La convinzione è che i principi etici di nonviolenza, ownership locale, terzietà nel conflitto, indipendenza, difesa e promozione dei diritti umani, non discriminazione, equità di genere, responsabilità (accountability), trasparenza e integrità debbano continuare ad essere cardini di un impegno civile dell’Italia nella prevenzione, risoluzione e gestione dei conflitti, nel nostro paese come nel mondo.