Gas e nucleare classificati come sostenibili
Fonte: WWF
Mentre l’Italia e l’Europa soffrono di una grande siccità, mentre i ghiacci si fondono, provocando tragedie come quella della Marmolada, mentre l’urgenza climatica si palesa chiaramente ogni giorno di più, provocando danni e morti soprattutto nei paesi del Sud più vulnerabili (pochi parlano della attuale siccità in Somalia: Somalia: ‘Dire and grim’ drought, impacting more than 7 million | | UN News), il Parlamento europeo decide di considerare come “verdi” (la cosiddetta tassonomia: Serve una tassonomia verde ambiziosa – FOCSIV) gli investimenti nel gas (fonte fossile) e nel nucleare. E’ mancato il coraggio del cambiamento, rimanendo ancorati alle lobby del fossile e del nucleare.
Riprendiamo la seguente nota di Fridays for Future sul cattivo risultato della votazione al Parlamento europeo sulla tassonomia.
Strasburgo, 7 luglio 2022 – La decisione di definire specifici progetti di centrali a gas e nucleari come sostenibili è stata definita un “tradimento” dagli attivisti della coalizione NotMyTaxonomy. I parlamentari europei hanno votato oggi sul veto dell’atto delegato che include gas e nucleare nella lista delle attività sostenibili. Con 278 voti a favore del veto, 328 contrari e 33 astenuti, il Parlamento ha respinto il veto, accettando l’atto delegato. Il voto arriva dopo settimane di proteste e il voto delle commissioni economia e ambiente, che aveva respinto l’inclusione di gas e nucleare.
Alberto Suescun, Fridays For Future Italia: Questo voto è il riflesso dell’imponente attività di lobbying che le imprese del gas mettono in atto nel parlamento europeo, con 100 milioni di euro investiti nel 2021. La tassonomia ha ora perso utilità e credibilità, e il ruolo della UE come punto di riferimento della transizione si indebolisce. È stata comunque importante l’attenzione mediatica che è stata portata sull’argomento, quando invece l’intenzione della Commissione europea era di fare passare questo atto delegato in sordina.
Giacomo Mattino, Fridays For Future Italia: Non c’é dubbio, questa di oggi è una sconfitta. Certo l’avevamo messo in conto ma fa comunque male. Attivisti, associazioni, ong, abbiamo lavorato per mesi organizzando manifestazioni, incontri, conferenze, incontrando politici ed esperti di finanza sostenibile. Abbiamo costruito amicizie e relazioni istituzionali ad ogni livello, abbiamo studiato e imparato tantissimo. Siamo riusciti a rendere quasi pop una parola incomprensibile come “Tassonomia”. Tutto questo rimarrà parte di noi e manterrà il suo valore, quando a partire da domani saremo in prima linea per impedire nuovi investimenti in gas e combustibili fossili in tutta Europa e nel nostro Paese. C’eravamo ieri e ci saremo domani, magari un po’ più numerosi, informati e motivati. La strada è lunga, ma a prescindere dalle battute di arresto, la direzione è quella giusta. La crisi climatica non aspetta.
Ilyess El Kortbi, Fridays For Future Ukraine spokesperson: “Every day Ukraine fights for its existence, independence and democracy. But today the European Union deepens energy dependency on Russia’s fossil fuels with the new Taxonomy. The Climate Crisis is not seen as a crisis, war in Ukraine is not seen as war in Europe. The EU is trying to label what is unsafe as “green” – but you can’t call evil as good. Europe needs independent and truly “renewable” energy sources more than ever, for a safe future and for peace today.”
Skiftet Sweden activist Maria Hammer “This is a huge betrayal by the EU and a massive step backwards in a time of climate crisis and war. Clearly the EU not only has a toxic dependency on fossil fuels but also on lobbyists. They have today denied us the progressive action that is necessary for climate and social justice. We will continue to stand up to the fossil fuel lobby until politicians stop prioritising profit over people.”
Cecilia Fiacco, Fridays for Future Italy activist: “After months of campaigning, spreading awareness, and organising, the EU today decided to permit the biggest lie to be accepted: gas and nuclear energy will be considered sustainable energies. This marks the biggest failure of the EU in terms of climate policies. What we can do now is to keep calling our so-called leaders out about their false promises and betrayals, spread awareness about the reality behind this taxonomy and keep mobilising people. The fight for climate and social justice continues and we will keep demanding effective, fast and radical climate action.”
Klara König, Fridays For Future Austria activist: “We stayed from night until morning in front of the European Parliament. We campaigned for months, we protested, we camped and we spoke to MEPs. We didn’t fail, we showed up, we spoke up, and we fought for democracy, peace and climate justice. But the EU betrayed us today. Now Austria has to deliver on its promise and sue the European Commission. This is our biggest chance to still take this bloody greenwashed taxonomy down.”
Jule Pehnt, Fridays for Future Germany spokesperson: “The decision made by the European Parliament today, will have a disastrous impact in the coming years. Calling gas and nuclear energy “renewable” after years of fossil dependency, which has directly caused an escalating climate crisis, and rising energy prices, is insane. Again we see politics deciding in favour of fossil fuel ideologies and profit and against the lives and rights of people. Every euro that now goes into gas and nuclear energy will be missing from a renewable transformation and from creating climate justice.”