Giornata Mondiale dell’Acqua: acqua bene comune, diritto negato
Ufficio Policy Focsiv – Quest’anno il tema della giornata mondiale dell’Acqua è dedicato all’Acqua per la pace. Questo perché l’acqua, in particolare quella potabile e non inquinata, bene essenziale per la vita, sta diventando una risorsa rara e quindi oggetto di mercificazione e di conflitti.
I rapporti sull’accaparramento delle terre di Focsiv (Land Grabbing e Agroecologia – Focsiv) hanno diversi capitoli dedicati a casi di water-grabbing e molti progetti dei soci Focsiv sono rivolti a rendere disponibile e proteggere acqua buona per le comunità locali (vedi in Volontarinelmondo.it: la prima piattaforma web sulla Cooperazione Internazionale – Focsiv). Nonostante l’impegno di molte organizzazioni della società civile che lottano per l’acqua, le condizioni mondiali sono peggiorate. Il rapporto della UN Water Commission sul ciclo globale dell’acqua e la gestione della risorsa idrica spiega che, entro il 2030, la domanda di acqua dolce sarà superiore del 40% all’offerta per l’effetto combinato della pressione antropica su clima, acqua ed ecosistemi. Tanto che c’è chi mostra come Superato il sesto limite planetario: la disponibilità di acqua dolce sulla Terra non è più in sicurezza | Ohga!. Chi ne subirà le conseguenze saranno le comunità più povere e vulnerabili, mentre i ricchi assumeranno il controllo e si compreranno l’acqua.
Anche in Italia la situazione non è rosea. Il cambiamento climatico sta modificando il regime idrico e amplificando il dissesto idro-geologico, l’inquinamento da Pfas si sta scoprendo sempre più pervasivo, l’agricoltura e l’industria continuano a sprecare ed inquinare l’acqua, mentre la gestione dell’acqua è in mano a poche grandi aziende che devono remunerare il capitale privato generando profitti a discapito dell’investimento per tutelare l’acqua e renderla disponibile soprattutto alle comunità più vulnerabili. La vittoria al referendum per l’acqua del 2011 è stata in gran parte disattesa segnando la debolezza della nostra democrazia. E’ per questi motivi che divulghiamo il comunicato del Forum Italia dei Movimento per l’Acqua.
Comunicato stampa
Del Forum Italiano dei Movimenti per l’Acqua
22 Marzo 2024. Giornata mondiale dell’Acqua, istituita dalle Nazioni Unite dal 1992, rischia di diventare (essere) solo una ricorrenza e non un appuntamento di sensibilizzazione che dovrebbe, dati i tempi che attraversiamo, richiamare tutt* noi (ma in particolar modo le istituzioni a qualsiasi livello) a focalizzare l’attenzione su un elemento così importante per la nostra vita.
Elemento naturale al centro di situazioni ormai non più definibili come emergenziali ma strutturali poste agli antipodi una rispetto all’altra, con i quali dobbiamo abituarci a convivere. Se da un lato abbiamo alluvioni e inondazioni che causano ingenti danni materiali (il più delle volte con perdita di vite umane) dall’altro abbiamo sempre più territori colpiti da siccità dove la mancanza d’acqua renderà la sopravvivenza umana sempre più difficile e complicata.
Ma di fronte a questa evidenza da anni non più sottovalutabile, le istituzioni, a partire dall’ultima vetrina mondiale che risponde al nome di COP 28, decidono di posticipare ulteriormente la decisione di prendere seri provvedimenti per invertire la rotta attuale che continuerà a proseguire integerrima a favore di energie fossili, prima causa di inquinamento e cambiamenti climatici.
Acqua utilizzata anche come strumento di guerra, come dimostra la drammatica situazione del popolo palestinese, privato nell’accesso, non solo per mano militare nell’attuale massacro quotidiano ma anche per ragioni di sfruttamento e appropriazione illegittima da parte di soggetti gestori presenti illegalmente sul suolo palestinese.
Acqua sempre più “privata” per il profitto economico perchè sempre più “privata” del controllo e della partecipazione di tutt* noi. Dopo 13 anni dall’esito referendario del 2011 che ha rappresentato un ostacolo alla deriva privatistica che ha intrapreso il nostro Paese. Oggi quel referendum e l’esito conseguito, con la legislazione nazionale attuale verrebbe totalmente delegittimato (altro che “Il mio voto va rispettato”), in quanto non è più possibile affidare la gestione dell’acqua ad un Ente di diritto pubblico nonostante in tutta Europa sia ancora una forma gestionale normativamente prevista. Una seria violazione dei nostri diritti.
Una gestione dell’acqua che rischia inoltre di essere causa di ulteriore aumento del divario sociale non solo tra nord e sud del nostro Paese ma anche all’interno di zone più ricche d’Italia a scapito di particolari specificità di piccoli comuni che si vedrebbero costretti a rivolgersi a grandi multiutility per approvvigionarsi dell’acqua carente, causa siccità, se passasse la controriforma dell’autonomia differenziata, contro la quale dovremo mettere in campo ogni contromisura necessaria.
Da questa giornata mondiale dell’Acqua dobbiamo quindi rimetterci in gioco perchè essa possa ritornare ad essere un importante monito per la salvaguardia e il ripristino di questo bene comune, perché sia accessibile a tutt* e non un’esclusiva di pochi a scapito di molti, in termini ambientali, sociali e di convivenza tra tutt* noi.
Questi ed altri temi saranno al centro del confronto della nostra assemblea nazionale in programma il 20 e 21 Aprile a Napoli.
Roma, 21 Marzo 2024.