Giustizia fiscale per l’Europa e i paesi del Sud in crisi pandemica e climatica
Dove sono i profitti? E le tasse sono pagate?
FOCSIV ha co-firmato insieme ad altre organizzazioni internazionali e nazionali della società civile un’importante lettera indirizzata a diversi membri del Parlamento europeo che si occupano di trasparenza fiscale in previsione dell’inizio dei negoziati inter-istituzionali tra Consiglio, Parlamento europeo e Commissione (il cosiddetto “trilogo”) sulla proposta di rendicontazione pubblica “paese per paese”.
Di recente, il Consiglio ha finalmente adottato la sua posizione in merito alla Direttiva europea proposta dalla Commissione europea nel 2016 in materia di rendicontazione “paese per paese”, volta a richiedere alle grandi compagnie multinazionali di rendicontare e pubblicare informazioni chiave sui profitti e le tasse pagate in ogni paese in cui sono attive, utilizzando un approccio “paese per paese”. L’evasione, l’elusione fiscale e i paradisi fiscali sono fenomeni sempre più insopportabili, soprattutto in questi anni di pandemia, quando i paesi, e soprattutto quelli del Sud, hanno bisogno di risorse per pagare le spese sanitarie, i vaccini e gli aiuti alle famiglie, ai lavoratori e alle imprese che sono costrette a chiudere. La giustizia fiscale è indispensabile ancor di più di fronte alla crisi climatica e quindi alla necessità di investire per la mitigazione e l’adattamento ai cambiamenti.
La rendicontazione paese per paese si distingue dalla normale rendicontazione finanziaria in quanto le aziende devono pubblicare informazioni per ogni paese in cui operano piuttosto che fornire un’unica serie di dati a livello globale. Questa legge avrebbe dunque lo scopo di promuovere e garantire una maggiore trasparenza fiscale delle imprese.
La posizione negoziale del Consiglio però risulta decisamente meno ambiziosa di quella del Parlamento europeo[1], che al contrario aveva già aggiunto diversi elementi chiave alla proposta originale della Commissione. Con l’inizio dei negoziati inter-istituzionali, la lettera co-firmata dalla FOCSIV incoraggia dunque il Parlamento europeo a sostenere con forza una rendicontazione pubblica “paese per paese” realmente efficace, resistendo alle pressioni del Consiglio e di alcuni specifici Paesi europei volte a indebolire la Direttiva e difendere i paradisi fiscali europei.
L’UE ha già giocato un importante ruolo di leadership in materia di trasparenza aziendale, e tale leadership risulta essere necessaria ora più che mai al fine di ottenere un risultato significativo. È giunto il momento di garantire che le multinazionali rendano conto di tutti i paesi in cui operano, e che non vengano introdotte nella proposta legislativa scappatoie che permettano alle imprese di rinviare o evitare la rendicontazione.
Oggetto: Per una rendicontazione “paese per paese” pubblica nei negoziati del trilogo dell’Unione europea
Alla cortese attenzione dei Parlamentari europei Ms Regner e Mr Garcia del Blanco,
(Cc: Ms Tinagli, Mr Vázques Lázara, Ms Pietikäinen, Mr Pospíšil, Mr Séjourné, Ms Laporte, Mr Urtasun, Ms Hautala, Mr Stancanelli, Ms Aubry,)
Noi, le organizzazioni della società civile e i sindacati sottoscritti, vi scriviamo in merito ai negoziati del trilogo sulla rendicontazione dei dati nazionali paese per paese (c.d., country by country reporting – CbCR) per esprimere il nostro sostegno nel chiedere una loro trasparenza significativa e per esortarvi a rimanere risoluti di fronte alle richieste di ridurre l’ambizione della rendicontazione.
La crisi socio-economica causata dalla pandemia di Covid-19 ha reso ancora più vitale e urgente la lotta contro l’evasione fiscale delle grandi imprese. Misure efficaci volte a contrastare tale problematica, che costa alle nostre società miliardi di euro in mancati introiti fiscali ogni anno, risultano essere uno step essenziale nel percorso di una ripresa sostenibile. La rendicontazione paese per paese pubblica e trasparente può essere uno strumento forte contro l’evasione fiscale delle imprese, ma solo se le imprese sono obbligate a rivelare le informazioni paese per paese, in tutti i paesi in cui operano. Qualsiasi limitazione all’ambito geografico e alla disaggregazione del reporting mina fondamentalmente l’obiettivo e l’efficacia di questa importante proposta di trasparenza aziendale.
Abbiamo sostenuto e accolto con favore la posizione del Parlamento europeo a favore di regole che obblighino le grandi multinazionali a rendicontare le attività in tutti i paesi in cui operano, e vi esortiamo a insistere nel richiedere una CbCR pubblica completa nei negoziati del trilogo europeo (tra Consiglio europeo, Parlamento e Commissione). Continueremo a sostenere la lotta per una significativa rendicontazione paese per paese pubblica, e vi chiediamo di sostenere la posizione del Parlamento sulla disaggregazione delle informazioni, e di premere per una direttiva che richieda la divulgazione delle informazioni per tutti i paesi in cui operano le grandi imprese, paese per paese. Questo elemento dei negoziati deciderà se l’UE saprà chiedere una trasparenza reale ed efficace, o se la Direttiva sulla rendicontazione paese per paese pubblica lo sarà di nome ma non di fatto.
Pertanto, abbiamo sollevato forti preoccupazioni sulla proposta presentata dalla Commissione europea e sostenuta dal Consiglio degli Stati membri dell’UE, poiché limiterebbe la rendicontazione delle aziende alle attività nell’UE e nelle giurisdizioni non cooperative. Una rendicontazione così limitata non riuscirebbe a garantire una trasparenza efficace e fornirebbe un quadro incompleto delle pratiche delle grandi multinazionali, oltre a minare completamente il valore dei dati pubblici relativi alla CbCR. Questo approccio limitato potrebbe fornire un incentivo perverso per le grandi multinazionali a ristrutturare alcune attività al di fuori dell’UE per evitare gli obblighi di rendicontazione, mentre la CbCR pubblica completa contribuirà concretamente a condizioni di concorrenza più eque per le piccole e medie imprese. La CbCR pubblica completa assicurerebbe anche che i Paesi in via di sviluppo possano accedere ai dati CbCR che includono informazioni sulle attività delle grandi multinazionali nei loro Paesi, in modo da superare la disparità di accesso ai dati segreti grazie allo scambio dei sistemi informativi[2].
La CbCR pubblica completa sta guadagnando terreno e sostegno, e ha già dimostrato di avere successo. L’anno scorso, il più grande ente senza scopo di lucro che sostiene la rendicontazione della performance sostenibile di organizzazioni di qualsiasi dimensione e settore, la Global Reporting Initiative (GRI), ha adottato un nuovo standard che introduce la CbCR pubblica per tutte le aziende che effettuano e presentano la rendicontazione[3]. Inoltre, gli investitori con trilioni di euro di patrimonio hanno chiesto all’OCSE di allineare il proprio standard con quello tecnicamente superiore del GRI, confermando l’importanza di questi dati per gli stakeholder[4]. Allo stesso tempo, le esperienze positive dell’UE con gli attuali requisiti pubblici obbligatori di CbCR per il settore bancario[5], hanno dimostrato gli effetti benefici e attenuato le preoccupazioni sull’impatto di questa importante misura di trasparenza.
L’UE ha già giocato un importante ruolo di leadership in materia di trasparenza aziendale, e tale leadership è necessaria ora più che mai. È il momento di garantire che le multinazionali rendano conto di tutti i paesi in cui operano, e che non vengano introdotte nella proposta scappatoie che permettano alle imprese di rinviare o evitare la rendicontazione.
Distinti saluti,
11.11.11
ACLVB-CGSLB
ActionAid
ActionAid Ireland
APIT Portugal
Asian People’s Movement on Debt and Development (APMDD)
Attac Austria
Attac Finland
Attac France
Both ENDS
Broederlijk Delen
Canadiens our une fiscalité equitable / Canadians for Tax Fairness
CCFD-Terre Solidaire
CNCD-11.11.11
Centre for Budget and Accountability, India (CBGA)
Centre for International Corporate Tax Accountability and Research (CICTAR)
Central Organisation of Finnish Trade Unions SAK
CGSP AMiO
Changemaker Finland
Christian Aid
Church Action for Tax Justice
Corporate Accountability Network
CRASH – Coalition for Research and Action for Social Justice and Human Dignity, Finland DemNet Hungary
Diakonia
Eettisen kaupan puolesta ry – Pro Ethical Trade Finland
Ekvilib Institute
Eurodad (European Network on Debt and Development)
European Federation of Public Service Unions (EPSU)
European Trade Union Confederation / Confédération Européenne des Syndicats
Fair Tax Finland
Fair Tax Foundation
Fairtrade Finland
Feminist Legal Studies Queen’s University Canada
Financial Transparency Coalition
Finnish Development NGOs – Fingo
Finnwatch
Focus, društvo za sonaraven razvoj / Focus Association for Sustainable Development
FOCSIV – Federazione Organismi Cristiani Servizio Internazionale Volontario
Foi et Justice Afrique Europe
Forum for Equitable Development / Forum za enakopraven razvoj, društvo
Forum Gauche Ecologie
Fundación SES
Global Policy Forum
Ihmisoikeusliitto – Finnish League for Human Rights
International Solidarity Foundation
KIOS Foundation
KOO – Co-ordination office of the Austrian Bishops’ Conference
LATINDADD (Red Latinoamericana por Justicia Económica y Social)
Latvian Platform for Development Cooperation (LAPAS)
Mellemfolkeligt Samvirke ActionAid Denmark
Netzwerk Steuergerechtigkeit Deutschland
One Campaign
Oxfam Belgique
Oxfam France
Oxfam IBIS
Oxfam Intermón
Oxfam International
Oxfam Ireland
Oxfam Italia
Oxfam Novib
Oxfam Sweden
Plateforme Paradis Fiscaux et Judiciaires
Public Services International
Red de Justicia Fiscal de América Latina y el Caribe (RJFALC)
Réseau pour la Justice Fiscale
Sherpa
Tax Justice Europe
Tax Justice Netherlands
Tax Justice Network Africa
Tax Justice Network
Tax Reconciliations – Oxford, UK
Transparency International Deutschland
Transparency International France
Transparency International EU
Transparency International Slovenia
Zavod za pravično trgovino, 3MUHE
Vienna Institute for International Cooperation and Dialogue
WIDE – Network for Women´s Rights and Feminist Perspectives in Development
[1] La posizione del Parlamento europeo si basa su un testo adottato dal Parlamento il 4 luglio 2017 e riconfermato il 27 marzo 2019.
[2] Una sintesi delle preoccupazioni sollevate della società civile sulla rendicontazione paese per paese (CbCR) non pubblica può essere trovata in questa dichiarazione BEPS dell’OCSE.
[3] Si veda: Global Reporting Initiative, Backing for GRI’s Tax Standard, dicembre 2019, https://www.globalreporting.org/about-gri/news-center/backing-for-gri-s-tax standard/
[4] Tax Justice Network, “Investors demand OECD tax transparency”, marzo 2020, https://www.taxjustice.net/2020/03/19/investors-demand-oecd-tax transparency/.
[5] Direttiva 2013/36/UE sull’accesso all’attività degli enti creditizi e sulla vigilanza prudenziale degli enti creditizi e delle imprese di investimento (CRD IV), articolo 89.