Guerra in Ucraina: migranti e richiedenti asilo abbandonati nei centri di detenzione
Fonte: © 2022 Scott Peterson/Getty Images
Sulla linea del fronte meridionale ucraino, migranti e richiedenti asilo sono detenuti arbitrariamente nel centro di detenzione a Mykolaiv. Il 6 Maggio, Human Rights Watch (HRW) ha denunciato la situazione di grave pericolo che vivono decine di migranti e richiedenti asilo in questo e in un altri centri di detenzione, chiedendo la loro immediata liberazione per poter raggiungere in sicurezza i paesi confinanti con l’Ucraina.
HRW aveva pubblicato un primo report il 4 Aprile, realizzato grazie ad interviste fatte ai migranti e richiedenti asilo trattenuti ancora oggi nel Centro di Accoglienza per Migranti (Migration Accomodation Centre, MAC) a Zhuravychi nell’oblast di Volyn, a nord-ovest dell’Ucraina e quasi al confine con la Bielorussia. A metà Aprile 2022, l’organizzazione ha intervistato telefonicamente due uomini che sono ancora detenuti nel Centro Temporaneo per Stranieri e Persone Apolidi nella regione di Mykolaiv, vicino alla zona di conflitto.
Le persone intervistate in entrambi i centri hanno raccontato di essere state detenute in Ucraina nei mesi precedenti all’invasione da parte della Russia per aver tentato di attraversare irregolarmente il confine con la Polonia oppure a causa di irregolarità del loro visto. Secondo quanto riferito a HRW, migranti e richiedenti asilo trattenuti nelle strutture detentive ucraine sono di 15 nazionalità, tra cui Afghanistan, Algeria, Bangladesh, Cameroon, Etiopia, Gambia, Ghana, India, Nigeria, Pakistan, e Syria.
Dalle interviste è inoltre emerso che in entrambi i centri le guardie hanno offerto ai detenuti la possibilità di uscire da Zhuravychi o Mykolaiv se avessero partecipato alla guerra in Ucraina, promettendo come ricompensa l’ottenimento della cittadinanza ucraina e dei documenti per la regolarizzazione. Ma nessuno ha accettato questa offerta secondo i migranti e richiedenti asilo intervistati.
Il 9 Marzo, e di nuovo il 20 Aprile, HRW ha scritto alle autorità ucraine riguardo la situazione delle persone trattenute nei centri di detenzione chiedendo quali siano le motivazioni della loro detenzione, senza però ricevere alcuna risposta.
Zhuravychi e altre due strutture di detenzione per migranti in Ucraina sono finanziate con fondi dell’Unione Europea (UE). La strategia dell’UE di bloccare i flussi migratori fuori dai confini europei scaricando la responsabilità sui paesi confinati ha coinvolto anche l’Ucraina. Da anni, i fondi UE vengono usati in Ucraina per finanziare il controllo delle frontiere e i programmi di gestione della migrazione, e per supportare il Centro Internazionale per lo Sviluppo delle Politiche Migratorie (International Center for Migration Policy Development, ICMPD) nella costruzione dei sistemi di sicurezza del centro di Zhuravychi.
Oggi, con il paese in guerra, Human Rights Watch chiede che venga fatto ogni sforzo dall’UE e dalle Nazioni Unite per garantire la scarcerazione dei migranti e richiedenti asilo che sono ancora detenuti in questi centri e che sia garantito il loro trasferimento in sicurezza nei paesi vicini.
La fonte di questo articolo è Human Rights Watch, ed è stato redatto nel quadro del progetto Volti delle Migrazioni – FOCSIV https://www.focsiv.it/volti-delle-migrazioni/