Tutti Fratelli per l’ecologia integrale. Quali orientamenti per il Piano Mattei?
COMUNICATO STAMPA
Roma, 21 giugno 2024. È stata presentata a Roma “Fratelli tutti per l’Ecologia Integrale. Guida per la cooperazione tra i popoli.” – realizzata da Focsiv, a cura di Andrea Stocchiero, grazie al sostegno di Deutche Post STIFTUNG e delle Suore Ausiliatrici delle Anime del Purgatorio e alla collaborazione dell’Agenzia DIRE – che illustra e propone esperienze di donne e uomini, volontarie e operatori, quotidianamente impegnate , in Italia e in tanti Paesi del mondo – nelle comunità, nelle parrocchie e nelle missioni, in grandi e piccole città come nei villaggi più lontani, e nelle organizzazioni della società civile e in collaborazione con i movimenti popolari – in azioni concrete volte alla giustizia sociale ed ecologica e alla pace, nella convinzione che l’amore sociale e la fratellanza della cooperazione sono fondamentali per orientare e guidare i passi di tutte le persone di buona volontà, degli artigiani di pace, dei politici al servizio del Bene comune.
“La Guida è un messaggio e una richiesta di dialogo rivolto, in primo luogo allo Stato italiano, al Parlamento e al Governo, alle sue Istituzioni, ma soprattutto ai cittadini del nostro Paese, affinché si rifletta sulla cultura della cooperazione per la fratellanza umana e l’ecologia integrale. La politica estera e di cooperazione allo sviluppo, che ne è parte integrante e qualificante, dell’Italia deve trasformarsi eticamente e operativamente confrontandosi con le pratiche degli artigiani della pace, attori che sanno abitare le tensioni e dare voce alle speranze dei popoli del Sud. – ha sottolineato Ivana Borsotto, Presidente Focsiv – nella prospettiva di una cooperazione che va oltre gli interessi geopolitici ed economici, poiché fondata sull’amore per l’altro, sull’amicizia sociale tra i popoli, per la cura della Casa comune, che mette in pratica quanto indicato nel messaggio evangelico delle Encicliche Laudato Sì e Fratelli Tutti di Papa Francesco. Il mondo ha la necessità di fratellanza umana, per l’ecologia integrale. Se il Piano Mattei, che vorrebbe qualificare l’Italia nel contesto internazionale, intende proporre un partenariato non predatorio, dovrebbe tener conto di questi orientamenti nelle sue azioni.”
Una riflessione necessaria in un mondo dove Il “collasso climatico”, secondo quanto dichiarato dal Segretario Generale dell’ONU, è già iniziato, anche se non irreparabile e l’equilibrio, che per millenni ha permesso l’evoluzione della vita del nostro Pianeta, è sull’orlo del disfacimento. Una minaccia che pesa, soprattutto, sulle spalle delle persone e le comunità più vulnerabili, sugli “scarti umani”, così come sull’ambiente naturale che rischia di condurre i viventi della Terra alla sesta estinzione di massa. Una crisi che è il risultato della condotta umana e di un paradigma dello sviluppo tecno-economico-finanziario che affonda le sue radici in una cultura antropocentrica irresponsabile dei Paesi più ricchi, che deve essere urgentemente cambiato.
I segnali sono evidenti. Continenti come l’Africa, che venti anni fa era considerata la riserva agricola per il resto del mondo ha ora un terzo della sua popolazione colpita dalla fame e deve importare alimenti. L’Europa che oggi è sferzata da uragani tropicali e dalla scomparsa dei ghiacciai e dalle nevi perenni. Le migrazioni causate dai cambiamenti climatici sono una realtà in crescita e le previsioni indicano che aumenteranno nei prossimi anni. E le malattie e i conflitti culturali e la guerra mondiale a pezzi. Problemi che nessuno risolve da solo.
In questo orizzonte e in questa consapevolezza, la Guida propone, tanto alle cittadine e ai cittadini quanto ai responsabili politici ed istituzionali, percorsi di cambiamento dal basso volti a migliorare la politica di cooperazione, centrandola su valori fondamentali ancorati alla dignità umana e alla cura del Creato, e propone, a pagina 10 e 11 in un quadro sinottico, 10 “ingredienti” esemplari e decisivi per una cooperazione tra i popoli fondata sul partenariato, ai quali la politica, a partire in Italia dal Piano Mattei, dovrebbe fare riferimento.
Su come questo possa essere intrapreso e realizzato è possibile comprenderlo, nella prima parte della Guida, attraverso l’analisi e il bilancio di 13 buone pratiche – in Ecuador, Kenya, Messico, Senegal, Colombia, Myanmar, Brasile e Sud Sudan – nelle quali sono impegnati altrettanti Soci Focsiv, che , attuandole, concretizzano alcuni dei principi di fratellanza per l’ecologia integrale proposti nelle due Encicliche Laudato Sì e Fratelli Tutti di Papa Francesco, che richiedono appunto l’integrazione stretta tra dimensione sociale, economica, ambientale, culturale e spirituale nelle relazioni umane quanto internazionali.
È la consapevolezza delle radici delle crisi attuali che si evince dal lavoro con le comunità locali di New Humanity International per la riforestazione e contro l’accaparramento delle terre nello Stato Shan, in Myanmar.
È la riaffermazione del ruolo fondamentale della cooperazione tra i popoli che emerge dal cooperativismo e dall’educazione popolare permanente, proposto da NO ONE OUT, per la sovranità alimentare in Brasile.
È lo sviluppo di visioni del cambiamento, secondo l’approccio dell’ecologia integrale, che consegue percorsi di economia locale alternativi come nel caso di Vivir bien di Celim Bergamo per la sovranità alimentare e lo sviluppo umano in Ecuador.
Sono i percorsi costruiti con il dialogo come nel caso del lavoro per la protezione e la salvaguardia del patrimonio umano e naturale dell’Amazzonia ecuadoriana promossa da anni da ENGIM.
È la cooperazione descritta dal percorso volto all’agroecologia, intesa come veicolo per la promozione della sicurezza alimentare, l’empowerment femminile e lo sviluppo socio-economico proposto dalle Figlie di Maria Ausiliatrice e dal VIDES in Sud Sudan.
È l’educazione alla fratellanza per l’ecologia integrale così come attuato da 13 anni di cammino per l’istruzione superiore rurale della Fondazione De La Salle in Colombia.
È la creazione e rafforzamento delle leadership, in particolare di donne e giovani, processo di IPSIA impegnata nella formazione su come coltivare in zone aride in Kenya.
È il rafforzamento delle organizzazioni popolari e delle comunità per far crescere percorsi alternativi come nel caso della costruzione del partenariato di ACCRI nel consentire l’accesso all’acqua in Bolivia ed anche il percorso intrapreso da ISCOS per la gestione integrata della pesca e dell’ambiente n Senegal.
È l’elaborazione e l’attuazione di innovazioni sociali, tecniche ed economiche contaminati con i saperi e le esperienze locali proposte: da Cadenas di valor del CEFA nella Provincia di Sucumbìos in Ecuador; dal percorso di cooperazione volto all’agroecologia di COL’OR – Camminiamo Oltre L’ORIzzonte in Kenya; dal progetto per emancipazione delle donne grazie all’introduzione di innovazioni tecnologiche proposto da LVIA nella Contea di Isiolo in Kenya.
È l’ampliamento della scala di azione dal locale, al nazionale all’internazionale, come nel caso della promozione delle politiche pubbliche per la sovranità alimentare e per l’accesso ad un’alimentazione sana basata sulle conoscenze ancestrali Maya messa in atto da FMSI – Federazione Marista per la Solidarietà Internazionale in Messico.
Nella seconda parte della pubblicazione invece è descritta la metodologia adottata per l’analisi e sono esposti i diversi spunti che sottendono l’interpretazione e la valutazione delle buone pratiche, in primo luogo le encicliche come fondamento etico della cooperazione tra i popoli. Non meno incisivi sono gli spunti, per l’azione, ai quali si ispirano nelle azioni Focsiv e i suoi Soci, indicati dall’esortazione apostolica del Pontefice Querida Amazonia, testo indispensabile per il rilancio della cooperazione internazionale, nel quale si enunciano i pericoli della neocolonizzazione e la necessità di accompagnare le lotte dei popoli indigeni, nel rispetto delle loro culture e delle loro visioni del mondo, e del dialogo con i movimenti popolari.
Ufficio Stampa Focsiv
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