I DIALOGHI AFRICANI SUL CLIMA
In un periodo di crisi climatica, è più che mai necessario attuare con urgenza l’Accordo di Parigi prendendo in considerazione approcci trasformativi con soluzioni a lungo termine, soprattutto per i Paesi africani dove gli impatti climatici sono già pericolosamente diffusi. Un gruppo di organizzazioni con sede in Africa e in Europa (a partire da CIDSE con FOCSIV) sta avviando un processo per affrontare alcuni temi impegnativi legati al clima nel contesto africano in vista della prossima conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici, la COP27, in programma in Egitto a Sharm el-Sheikh, dal 6 al 18 novembre 2022.
I Dialoghi africani sul clima (ACD), che riuniscono attori della Chiesa e della società civile, tra cui comunità e leader religiosi di tutto il continente africano e organizzazioni europee, sono stati lanciati il 19 luglio. L’obiettivo principale dei dialoghi è quello di discutere le realtà africane, le esperienze personali e le prospettive su argomenti chiave legati alla crisi climatica. I dialoghi si svolgeranno sotto forma di una serie di incontri (vedi sotto) tra agosto e settembre 2022, durante i quali i partecipanti esperti saranno invitati a condividere le loro prospettive, discutere le priorità e proporre soluzioni.
Ispirati dall’appello di Papa Francesco alla sinodalità (“Camminare insieme nel dialogo”) e dall’Enciclica Laudato Sì, questi dialoghi partecipativi rifletteranno sulle realtà climatiche delle comunità attraverso la lente della dottrina sociale cattolica e della scienza climatica, elaborando risultati politici concreti per la COP27.
I risultati di questi dialoghi saranno condivisi prima e durante la COP27 attraverso un comunicato congiunto, composto da input provenienti dall’analisi delle realtà climatiche sul campo, riflessioni spirituali e tecniche rivolte ai governi a livello nazionale, regionale e internazionale. Prima della COP27, le parti interessate all’ACD presenteranno il comunicato congiunto ai media nel corso di una conferenza stampa, sfruttando la pressione della COP per promuovere politiche nazionali che favoriscano i migliori risultati in termini di giustizia climatica.
Chika Onyejiuwa di AEFJN (Africa Europe Faith Justice Network), ci ricorda che “Le comunità africane sono tra le più vulnerabili agli impatti dei cambiamenti climatici nel mondo. Il commercio del carbonio pone molte questioni senza risposta nei negoziati sul clima e dovrebbe essere scartato nella COP 27″.
Mentre Francisca Ziniel di CYNESA (Catholic Youth Network for Environmental Sustainability in Africa) afferma che “I giovani stanno sopportando un peso sproporzionato in questa crisi climatica e devono essere coinvolti in misura maggiore nelle discussioni e nei negoziati. Garantire che la maggioranza di loro sia presente e abbia voce in capitolo quando vengono prese decisioni sul loro futuro è fondamentale per cambiare la situazione e indurre il cambiamento tanto necessario. Hanno i numeri, le capacità e le soluzioni per affrontare le sfide globali che il mondo deve affrontare”.
Infine, Lydia Machaka di CIDSE dichiara che “La scienza è chiara: nei prossimi vent’anni, con un riscaldamento globale di 1,5°C (2,7°F), dovremo affrontare molteplici rischi climatici inevitabili. Stiamo già avvertendo impatti climatici terribili e le persone e gli ecosistemi meno in grado di farvi fronte sono i più colpiti. La COP27 deve produrre un’azione climatica reale e urgente ora, e dobbiamo mettere da parte le nostre differenze e unirci per proteggere e preservare la nostra casa comune!”.
Di seguito le sessioni dei dialoghi africani sul clima (clicca qui per maggiori informazioni):
- False soluzioni e il bacino del Congo (False Solutions and the Congo Basin) – 19 luglio
- Sistemi alimentari, agricoltura e adattamento (Food Systems, Agriculture & Adaptation) – 10 agosto
- Finanziamenti per il clima (Climate Finance) – 31 agosto
- Perdite e danni (Loss and Damage) - 8 settembre
- Migrazioni e sfollamenti (Migration & Displacement) – 15 settembre
Le seguenti organizzazioni fanno parte del Comitato direttivo dei Dialoghi sul clima in Africa: AEFJN, AFSA, CAFOD, Caritas Africa, Caritas Internationalis, CIDSE, CISONECC, CYNESA, Friends of the Earth Africa, Friends of the Earth International, Jesuits Conference of Africa and Madagascar, Jesuits Justice and Ecology network Africa, Laudato Si’ Movement, REBAC, SCIAF, SECAM.
Per informazioni generali sui dialoghi, si prega di contattare: Lydia Machaka, responsabile per la giustizia climatica e l’energia di CIDSE (machaka@cidse.org).