I DIRETTORI DEGLI UFFICI DI PASTORALE SOCIALE A CONVEGNO A BARI
Si è tenuto a Bari dal 25 al 28 ottobre 2012 il Convegno nazionale dei direttori degli Uffici di pastorale sociale sul tema “Educare gli adulti alla fede… per la famiglia, il lavoro e la festa”. Formiche, cicale o cavallette?
Con questa immagine del prof.Francesco Belletti, ripresa anche dal direttore Mons. Casile nelle conclusioni, si è fatto richiamo a nuovi stili di vita capaci di generare attenzione alla persona, solidarietà e sussidiarietà, responsabilità e impegno per il bene comune. Tre possibili approcci relativi alle scelte delle persone, delle famiglie e delle comunità del nostro tempo: la formica che vive il presente progettando il futuro, la cicala che sogna un futuro sganciato dal presente, la cavalletta che divora tutto il futuro nel presente. In un mondo profondamente cambiato da una crisi che ci porterà a vivere diversamente dal recente passato, siamo tutti chiamati a vivere “lo stile della formica”, che provvede oggi al suo futuro e a quello degli altri.
L’appuntamento si colloca nel solco del VII Incontro mondiale delle famiglie (La famiglia, il lavoro e la festa – Milano 2012) ed in preparazione alla 47ª Settimana Sociale dei Cattolici Italiani, che approfondirà il tema della famiglia e si svolgerà a Torino dal 12 al 15 settembre 2013.
Il programma è stato aperto da Mons. Angelo Casile, Direttore dell’Ufficio Nazionale, e dalla Lectio di Dom Giulio Meiattini, Monaco benedettino dell’Abbazia Madonna della Scala di Noci (BA). Sono inoltre intervenuti S.E. Mons. Mariano Crociata, Segretario Generale della CEI, che ha dato il via alle relazioni con l’intervento dal titolo Educare alla fede. Il sito dell’Ufficio Nazionale per i problemi sociali e il lavoro è aggiornato con i testi delle relazione di tutti i relatori.
Cecilia Dall’Oglio, Coordinatrice Attività Italia della FOCSIV che ha partecipato in quanto rappresentante della Federazione alla Consulta nazionale dell’Ufficio problemi sociali ed il lavoro, sottolinea come siano emersi molti gli spunti di riflessione per gli Organismi FOCSIV, soprattutto in previsione delle prossime Settimane Sociali. “Le famiglie dei nostri volontari e volontarie internazionali in servizio e rientrate sono una testimonianza da valorizzare al servizio dell’annuncio della “buona notizia” della Chiesa perché, – sottolinea Cecilia Dal’Oglio – come richiamato in diversi interventi, la famiglia è luogo fondamentale di educazione al dono ed alla responsabilità.”
“La famiglia“, ha affermato S.E. Mons. Bregantini – Presidente della Commissione Episcopale per i problemi sociali e il lavoro, la giustizia e la pace – “vola se ha due ali: l’ala del lavoro e l’ala della festa. Infatti l’ala del lavoro dona alla famiglia la dignità. L’ala della festa dona invece la gratuità. Non si può vivere ne volare senza entrambi le ali”.
E richiamando quanto emerso nel dibattito con il presidente dell’ISTAT Prof. Enrico Giannini, ovvero che non si può dire ad un disoccupato “quanto sei fortunato che hai tanto tempo libero per fare volontariato” ma neanche affermare che tempo senza occupazione sia un “tempo perso”, schiavi della stessa logica del tempo puramente economicista che volgiamo contrastare. E’ necessario recuperare la dimensione della dignità ma anche quella della gratuità, dobbiamo “unire tutti i puntini” per comporre il quadro completo di questa crisi e quindi prendere coscienza, in particolare noi come Chiesa, dell’urgenza del mettere in atto tutte le politiche necessarie a ridare dignità e allo stesso tempo promuovere relazioni di prossimità e di sostegno.
Questi sono stati anche i tempi trattati nel Gruppo di lavoro Famiglia e Welfare a cui FOCSIV ha partecipato e che serviva da parte del Comitato delle Settimane Sociali a raccogliere il contributo dei partecipanti al Convegno, in vista del documento preparatorio che sta per essere predisposto.
Come FOCSIV abbiamo evidenziato, riprendendo l’intervento del presidente del Comitato S.E. Mons. Miglio, che le Settimane Sociali dovranno “illuminare la ragione” e quindi chiaramente evidenziare le cause globali che hanno portato a questa crisi, per una critica dell’attuale modello di sviluppo, in quanto primo passo per le famiglie per avviare stili di vita e consumo diversi è proprio quello della “consapevolezza”. Su questo tema si inserisce l’iniziativa presentata da S.E. Mons. Bregantini che vedrà la raccolta delle firme il prossimo 25 novembre sui sagrati delle Chiese contro la liberalizzazione dell’apertura dominicale dei negozi e per una loro regolarizzazione, un’iniziativa di difesa dall’invasione del commercio nel tempo della Festa.