Il lavoro di advocacy di CIDSE riguardo ai finanziamenti per il clima
Con l’Accordo di Copenaghen, i Governi hanno promesso di destinare, entro il 2020, 100 miliardi di dollari a favore di interventi relativi ai cambiamenti climatici nei Paesi in Via di Sviluppo e nuovi fondi devono essere trovati per soddisfare tale impegno. FOCSIV, assieme a CIDSE, la rete europea e nordamericana delle maggiori organizzazioni cattoliche di sviluppo della Chiesa Cattolica di cui la Federazione è membro, ritiene che la tassa sulle transazioni finanziarie possa essere una fonte particolarmente rilevante riguardo ai finanziamenti per il clima.
CIDSE vuole assicurarsi che i finanziamenti per il clima siano consegnati ai Paesi in Via di Sviluppo in modo tempestivo, prevedibile e affidabile. Il sostegno finanziario dovrebbe essere equamente distribuito tra mitigazione del cambiamento climatico e adattamento a esso. Tali finanziamenti devono essere erogati attraverso il Fondo Verde per il Clima delle Nazioni Unite il quale è stato creato in occasione del Vertice sul clima di Durban nel 2011.
Di seguito FOCSIV riporta in allegato alcuni documenti necessari per comprendere il lavoro di advocacy svolto da CIDSE sia a livello internazionale, concentrandosi sui negoziati internazionali relativi alla Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui Cambiamenti Climatici, sia a livello comunitario mirando ad influenzare le decisioni di spesa nell’ambito del quadro finanziario pluriennale 2014-2020:
il documento con cui CIDSE e Climate Action Network raccomandano ai governi del G20 di tener fede all’impegno di fermare i sussidi per la produzione di combustibili fossili in Europa
il paper elaborato da CAFOD, membro CIDSE, che evidenzia quanto sia cruciale, nell’ambito degli interventi relativi ai cambiamenti climatici, la collaborazione tra settore privato e strategie pubbliche di intervento.