Il Trattato delle Nazioni Unite deve procedere per il bene comune
Come parte del suo impegno a difendere i diritti umani al di sopra degli interessi aziendali, CIDSE, di cui FOCSIV è membro, sta seguendo da vicino i negoziati per un Trattato vincolante sulle società transnazionali e altre imprese. Il gruppo di lavoro intergovernativo delle Nazioni Unite sulle società transnazionali e altre imprese riguardo i diritti umani (OEIGWG), entra quest’anno nella sua ottava sessione a Ginevra dal 24 al 28 ottobre 2022. Una delegazione dei CIDSE è presente insieme ad organizzazioni partner per fare pressioni sui funzionari di delegazioni ufficiali dei paesi, e per aderire alle iniziative di alleati come Franciscans International and the Treaty Alliance Movement.
Qual è lo stato del processo del Trattato?
La Missione permanente dell’Ecuador, a nome della Presidenza dell’OEIGWG, ha pubblicato nell’agosto 2021 la terza bozza di uno strumento giuridicamente vincolante per regolamentare le attività d’affari delle imprese transnazionali e di altre imprese commerciali. Nella relazione adottata al termine della settima sessione, il presidente si è impegnato a portare avanti il processo insieme al gruppo dei Friends of the Chair, Stati amici che lavorano insieme per raggiungere un testo di compromesso.
Tuttavia, il gruppo Friends of the Chair non si è formato fino a dopo l’estate. Esso è composto da Francia, Portogallo, Azerbaigian, Indonesia e Uruguay, ma manca ancora un membro africano.
Il presidente ha diffuso una bozza informale di compromesso su articoli selezionati solo verso la fine di settembre di quest’anno, discostandosi radicalmente dai testi precedenti, che non è il risultato del lavoro di Friends of the Chair. L’Alleanza del Trattato e altri gruppi della società civile chiedono agli Stati di impegnarsi sulla base della terza bozza rivista, compresi gli emendamenti proposti dagli Stati e dalla società civile durante l’ultima sessione.
La posizione di CIDSE
CIDSE e i suoi membri ritengono che la terza bozza rivista sia il prodotto di un impegno attivo della presidenza, e dei negoziati tra gli Stati, e dovrebbe essere il punto di partenza dei nuovi negoziati. Anche quest’anno, CIDSE premerà a favore di un Trattato che avanzi disposizioni che consentono ai titolari dei diritti umani di accedere a rimedi, alla giustizia, e di proteggere le comunità indigene i e i difensori dell’ambiente.
Il ruolo dell’UE
Insieme ai nostri membri e alleati, abbiamo sostenuto il coinvolgimento attivo nei negoziati dell’UE e dei suoi Stati membri. Negli ultimi anni, l’UE ha svolto il ruolo di spettatore, poiché priva di un mandato ufficiale per negoziare.
Con la proposta per una legge europea sui diritti umani e le imprese in termini di due diligence, è chiaro che ora c’è un forte motivo per l’UE per negoziare a nome di tutti i paesi membri. Alcune delle questioni cruciali affrontate nel Trattato riguardano le competenze degli Stati membri, il che significa che i governi nazionali non possono nascondersi dietro la Commissione europea ma che devono lavorare assieme per migliorare il testo.
Il caso è chiaramente evidenziato da uno studio condotto da quattro esperti accademici pubblicato dal CIDSE e da altre sei organizzazioni della società civile.
Delegazione CIDSE
Quest’anno la nostra delegazione è composta da personale di segreteria con le seguenti organizzazioni membri: CAFOD, CCFD-Terre Solidaire, Fastenaktion, KOO/DKA, Misereor e Trócaire e partner provenienti da Brasile, Colombia e Africa. CIDSE partecipa come membro della Treaty Alliance, una coalizione globale della società civile, movimenti sociali e ONG che lavorano per un Trattato sulle società transnazionali.
La posizione irlandese che dovrebbe essere presa di a riferimento anche dall’Italia
Infine quello che segue è un riassunto dell’ultimo documento informativo dalla Irish Coalition for Business and Human Rights, “Time for a Treaty. l’Irlanda supporterà un Trattato vincolante delle Nazioni Unite per affrontare l’impunità aziendale?” che può essere traslato anche per l’Italia.
Il 2022 è un anno cruciale per la negoziazione del Trattato vincolante delle Nazioni Unite su imprese e diritti umani: nell’ottobre 2022 gli Stati si stanno riunendo a Ginevra per l’ottava sessione di trattative sul Trattato, poiché i danni causati dalle imprese continuano ad avvenire e a colpire le comunità più marginali mentre la crisi climatica si intensifica.
Imprese potenti e comunità sfruttate: lo sfruttamento e l’abuso delle comunità da parte di attori aziendali rimangono irrisolti, così come la distruzione dell’ambiente. Le imprese dell’Unione Europea (UE) sono coinvolte in questi problemi. Le donne, i difensori dei diritti umani e le comunità indigene sono particolarmente colpite. L’accesso ai risarcimenti è incredibilmente difficile per le comunità colpite.
Gli appelli del Sud del mondo vengono ignorati: il sostegno per il Trattato è diffuso in quasi tutti i paesi del Sud del mondo, ma diversi dei paesi e delle regioni in cui hanno sede le grandi società transnazionali si sono opposti al processo del Trattato e si sono rifiutati di impegnarsi nei negoziati.
L’UE deve ancora dimostrarsi costruttiva sul Trattato: la terza bozza del Trattato pubblicata nel 2021 è pronta per i negoziati, ma l’UE ancora una volta non è riuscita ad assicurarsi un mandato per negoziare nella sessione di quest’anno.
I problemi globali richiedono soluzioni globali: la prossima direttiva dell’UE sulla due diligence e sulla sostenibilità aziendale mostra come l’Unione si stia spostando da linee guida volontarie a norme obbligatorie per le aziende, ma una soluzione regionale sarà valida solo fino a un certo punto. Il sostegno a un Trattato delle Nazioni Unite sarebbe complementare alla direttiva dell’UE.
L’Irlanda (e per noi l’Italia ndr) deve svolgere un ruolo importante: dovrebbe spingere l’UE a sviluppare un mandato per partecipare ai negoziati. L’Irlanda (l’Italia) può anche definire una chiara posizione pubblica favorevole al Trattato, e impegnarsi in modo costruttivo nei negoziati in assenza di una posizione dell’UE.
Raccomandazioni
La Irish Coalition for Business and Human Rights raccomanda al governo di:
- Sostenere e contribuire attivamente allo sviluppo di un ambizioso, efficace e vincolante Trattato delle Nazioni Unite sulle imprese e sui diritti umani, per regolamentare le attività delle società transnazionali e di altre imprese, con una forte prospettiva di genere e disposizioni per conferire potere ai difensori dei diritti umani;
- Sviluppare e condividere una posizione pubblica chiara e costruttiva a sostegno del Trattato delle Nazioni Unite;
- Seguire l’esempio di altri Stati membri dell’UE, come la Francia, e affrontare direttamente la sessione negoziale annuale su alcune aree prioritarie del Trattato (in assenza di un mandato negoziale dell’UE);
- Agire all’interno dell’UE per garantire un mandato negoziale costruttivo dell’UE per la prossima sessione del gruppo di lavoro delle Nazioni Unite che sta negoziando il Trattato.
- Parallelamente al processo di negoziazione del Trattato, sviluppare una legislazione nazionale per i diritti umani obbligatori e rispettosi del genere, una legislazione sulla due diligence ambientale in Irlanda, e spingere a rafforzare la direttiva dell’UE sul dovere di diligenza per la sostenibilità aziendale.