LA CAMPAGNA 005 SCRIVE AL PRESIDENTE MONTI
Pubblichiamo la lettera inviata nei giorni scorsi al Presidente Monti in vista dei prossimi vertici europei, Consiglio Europeo del 1° marzo ed ECOFIN del 13 marzo.
Egregio Presidente
del Consiglio dei Ministri
Sen. Mario Monti
p.c.
Prof. Vittorio Grilli
Vice Ministro dell’Economia e delle Finanze
OGGETTO: Consiglio Europeo del 1°marzo e Tassa sulle Transazioni Finanziarie
Presidente Monti,
Le scriviamo in vista del prossimo vertice europeo del 1°marzo, per chiederLe di tornare a sostenere con forza in seno al Consiglio l’avanzamento delle discussioni sulla Tassa sulle Transazioni Finanziarie (TTF).
Abbiamo apprezzato l’adesione dell’Italia alla lettera recentemente inviata alla Presidenza Danese da nove Stati Membri dell’Unione Europea per accelerare il processo di introduzione di una TTF. Crediamo che tale volontà politica sia sostenuta fra l’altro da un crescente consenso dell’opinione pubblica italiana ed europea. In Italia, già nel 2002, venne presentata una proposta di legge di iniziativa popolare per l’introduzione della Tobin Tax. Oggi in Europa, oltre il 61% dei cittadini è favorevole alla TTF che potrebbe, in minima parte, compensare l’iniqua situazione per cui i cittadini si trovano a dover pagare i costi di una crisi che non hanno causato, mentre il settore finanziario è esente da qualsiasi forma di risarcimento. La FTT è percepita da una parte crescente dell’opinione pubblica europea come una giusta misura per controbilanciare le pesanti misure di austerità adottate in tutta Europa e per finanziare i beni pubblici globali.
La questione dirimente è ora data sia dal livello di applicazione sia dall’estensione di tale tassa a tutti i prodotti finanziari con una maggiore attenzione a quelli più speculativi. Fin dal Suo insediamento a capo del Governo, Lei ha più volte espresso una posizione favorevole all’introduzione della TTF purché su scala europea. A fronte delle resistenze di alcuni Paesi europei riteniamo tuttavia che sia arrivato il momento di spendersi con coraggio e strategicamente in nome del bene comune. Per questo Le chiediamo di fare in modo che l’Italia si adoperi per introdurre la TTF ricercando una soluzione che veda il consenso del più ampio numero di Stati europei possibile, senza sottostare ad intollerabili posizioni di veto.
In occasione del prossimo Consiglio Europeo chiediamo all’Italia di rinnovare un chiaro sostegno alla TTF sottolineando l’urgenza di questa misura sia per rispondere agli obiettivi di regolamentazione della finanza, sia per reperire risorse da destinare per metà ad obiettivi di sviluppo sociale negli Stati Membri, e per metà alla lotta alla povertà nel mondo e al contrasto ai cambiamenti climatici.
Una Sua rinnovata dichiarazione in tal senso aumenterebbe le probabilità di porre in agenda la TTF al prossimo vertice dell’ECOFIN del 13 marzo. Si tratta di una condizione determinante affinché una decisione sull’introduzione di questa tassa a livello di Unione Europea, di Eurozona o di coalizione di Stati sia assunta al più tardi entro il Consiglio Europeo di giugno.
Ci auguriamo, Presidente, che Lei voglia accogliere la nostra richiesta, con la stessa sollecitudine e determinazione che ha dimostrato in molte altre recenti circostanze. Restiamo a disposizione per qualsiasi ulteriore chiarimento.
Cordialmente,
Andrea Baranes
Portavoce della Campagna ZeroZeroCinque*
La Campagna 005: nata nel 2009 è collegata all’analoga Campagna internazionale Make Finance work, è promossa da oltre 50 organizzazioni tra ONG che si occupano di sviluppo, sindacati, associazioni di consumatori e organizzazioni ambientaliste, da diversi anni impegnati sul tema a livello europeo e mondiale.
Fin dal 2001 la FOCSIV, si è impegnata a promuovere in Italia uno strumento che potesse da un lato limitare la speculazione e dall’atra di destinare l’eventuale del gettito derivante dalla tassa, allo sviluppo, lotta alla povertà e per la lotta ai cambiamenti climatici. Proponendo una campagna che anticipava l’attuale Zerozerocinque.
Con la campagna lanciata nel 2001 “Una tassa per lo sviluppo” si chiedeva chiedeva che fosse applicata a livello internazionale una “Tassa sulle Transazioni in Valuta a breve termine” – TTV nell’ordine dello 0,1% per ridurre la speculazione valutaria e creare fondi per lo sviluppo.
La proposta di introdurre un tale strumento fiscale per curare l’eccessiva volatilità dei mercati finanziari era stata suggerita già nel 1972 da James Tobin, premio Nobel per l’economia, il quale proponeva una tassa da applicare a tutte le transazioni finanziarie in valuta al fine di rendere più stabili i mercati dei cambi. Questa tassa avrebbe rappresentato un meccanismo per la limitazione di speculazioni finanziarie eccessive, ed in particolare di quelle indesiderabili quali le speculazioni massicce di valuta, che possono provocare crisi monetarie molto gravi con conseguenze estremamente negative sul piano sociale.