L’agricoltura che fa crescere: il progetto Say
Eccoci ad Alito, nord Uganda, dove AMCD, già nel 2018, ha iniziato un bel progetto per la Diocesi di Lira con l’aiuto finanziario di qualche donatore: l’agriculture training centre. Collegata al centro professionale, una grossa fattoria con 240 acri di terra, 100 mucche, oltre 150 fra capre e pecore, una cinquantina di maiali, 100 conigli, oltre 150 fra galline, pulcini, anatre e tacchini. Posto ideale per studenti di agraria che vogliono fare pratica. Ed è proprio questo che si è fatto ad Alito in questi ultimi 4 mesi dove, quasi 200 studenti, di cui quasi la metà ragazze, la scorsa settimana hanno fatto gli esami per conseguire il Dit (Directorate Industrial training), che lascerà loro un certificato riconosciuto in tutta l’East Africa (Uganda, Kenya, Ruanda, Burundi, Sud Sudan, Tanzania).
Tutti giovani dai 18 ai 30 anni, molti dei quali provenienti da qualche università dove è parte integrante del programma scolastico fare un breve periodo di tirocinio. Giovani che hanno scelto di seguire uno dei quattro corsi offerti dal centro professionale: veterinari di villaggio, allevatori di polli e conigli, orticoltori e trattoristi.
Molti dei veterinari di villaggio si presentavano al mattino con i loro stivali e grembiuli bianchi, pronti a seguire le lezioni teoriche, ma per lo più lezioni pratiche con il controllo di uno o un altro animale malato, quello morto sul quale fare il post-morte, quelli da vaccinare, seguire i vari parti, lezioni su come preparare cibi nutrienti e così via. Così come gli allevatori di piccoli animali che ogni giorno si esercitavano nei recinti dei polli o dei conigli per capire periodi di gestazione, divisione delle gabbie, quale fosse il cibo più appropriato per un determinato periodo, cosa altro aggiungere, far poi nascere i pulcini dentro all’incubatrice, successivamente svezzarli e molto altro. Gli orticoltori preparavano i loro lotti dimostrativi e facevano a gara sul come mantenere le varie aiuole annaffiate e curate nel migliore dei modi, dato che alla fine dei corsi si sono portati a casa il 70% dell’incasso ottenuto vendendo i loro raccolti al mercato o a clienti venuti di proposito al centro di formazione per comprare direttamente ortaggi freschi, dal produttore al consumatore. I trattoristi hanno seguito con sincero interesse le lezioni di meccanica e tutti erano fieri e sempre contenti di essere scelti per uscire ad arare o seminare sui campi per fare pratica tanto che è stato il gruppo che ha ottenuto, in proporzione, voti più alti; a detta dell’esaminatore, era chiaro che sapevano cosa stavano facendo, mentre spesso in altre scuole di agraria hanno un solo trattore ed è tanto se sanno come accendere il motore.
Non è stato semplicissimo registrare tutti per gli esami nell’apposito ufficio del ministero dell’educazione e dello sport di Kampala. Non tutti avevano pagato il contributo richiesto e spesso era questione di 2 o 3 euro, perciò, come C&D, si è pensato di dar loro la possibilità di unirsi al personale occasionale aiutandoli a fare piccoli lavoretti indispensabili nei campi per essere pagati alla fine della settimana e poter così pagare l’iscrizione.
C’era agitazione il giorno degli esami. L’arrivo degli esaminatori, verso le 9 del mattino, ha messo un po’ apprensione anche in questi studenti ormai adulti. Persino gli insegnanti, che negli anni hanno vissuto questa esperienza più volte, erano un po’ nervosi e correvano su e giù per avere tutto sotto controllo. Visto il numero di studenti da esaminare, la giornata è stata davvero lunga, tanto che il nostro autista è partito alle 9:30 di sera per riaccompagnare i 9 membri della commissione fino a Lira da dove, l’indomani, sarebbero rientrati a Kampala.
Il giorno dopo invece, per tutto il centro professionale, è stato un giorno di festa. Si è iniziato alle 10 (orario africano 11) con una Messa di ringraziamento, sono poi intervenute le varie autorità locali, che in un modo o in un altro, hanno riconosciuto il grosso lavoro e cambiamento portato dalla presenza di C&D ad Alito, nonostante le molte difficoltà. Emozionante per gli studenti la consegna dei certificati che con orgoglio mostravano a parenti e amici intervenuti per l’occasione. Pranzo per tutti, iniziato ormai alle 4 del pomeriggio, ma con tanta soddisfazione sia da parte degli insegnanti che da parte di tutti noi presenti come C&D. E a seguire tanta musica e tanti balli fino a notte inoltrata.
Inutile dire che è stata un’esperienza forte che ci ha inseriti nella realtà locale senza tanti se e tanti ma: si era qui e si doveva organizzare, il contributo di tutti ha dato i risultati sperati.
Siamo già pronti per un secondo gruppo che frequenterà i corsi da settembre a dicembre. Ora l’esperienza ci ha formati e andiamo avanti senza tante paure.
Alice Bianchetti, Casco Bianco con Cooperazione e Sviluppo ad Alito, Uganda.