La coerenza delle politiche per le migrazioni e lo sviluppo sostenibile
La coerenza è un attributo delle politiche sempre più importante e riconosciuto a livello internazionale. La coerenza delle politiche per lo sviluppo sostenibile è uno degli obiettivi dell’Agenda 2030. E in questo quadro la problematica del governo delle migrazioni è particolarmente sentita. Una politica coerente per il governo delle migrazioni può contribuire in modo significativo allo sviluppo sostenibile dei paesi di destinazione e di origine.
Il background paper n.13 del progetto Volti delle migrazioni (qui scaricabile in italiano ed inglese) affronta questa problematica presentando l’analisi che la Banca Mondiale ha realizzato con il gruppo di lavoro tematico sulla coerenza politica e istituzionale Global Knowledge Partnership on Migration and Development (KNOMAD). La Banca Mondiale ha creato due dashboards (cruscotti) di indicatori, dal punto di vista dei paesi di origine e di destinazione, per misurare la coerenza delle politiche per la migrazione e lo sviluppo (PCMD)[1]. Come delineato dal report sul PCMD dashboards, questi indicatori “sono uno strumento utile per integrare meglio la migrazione nelle strategie dei paesi per la realizzazione degli SDGs e l’attuazione del Global Compact sulla migrazione e del Global Compact sui rifugiati”.
Con il PCMD, la coerenza delle politiche viene confrontata attraverso cinque dimensioni. La prima, “Promuovere la coerenza istituzionale“, misura il grado di integrazione della migrazione nelle strategie di sviluppo, la ratifica di convenzioni specifiche per i migranti, i dati sulla migrazione e il reporting dei dati, tra gli altri. La seconda, “Ridurre i costi finanziari della migrazione” valuta “la misura in cui i paesi hanno politiche in atto per ridurre il costo della migrazione” come, per esempio, un quadro normativo per la migrazione della forza lavoro (per quanto riguarda il paese di origine e di destinazione). La terza dimensione riguarda la “Protezione dei diritti dei migranti e delle loro famiglie” in cui vengono valutati i diritti dei migranti come le pensioni, i diritti politici, la protezione internazionale, l’assistenza sanitaria, l’istruzione ecc. La quarta dimensione è legata alla “Promozione della (re)integrazione dei migranti” e comprende indicatori sull’accesso alla cittadinanza, l’accesso al conto bancario, il diritto di lavorare e avviare un’impresa, la disponibilità di dati sull’immigrazione, la migrazione di ritorno. L’ultima dimensione, “Migliorare l’impatto della migrazione sullo sviluppo“, è particolarmente legata al ruolo delle diaspore nello sviluppo dei paesi di origine e di destinazione, che sono “valutati per avere programmi per condividere e trasferire conoscenze tra i migranti e la loro comunità di origine”.
Infine il background document di FOCSIV fa il punto sulla coerenza delle politiche in Italia riferendosi ai principali risultati del rapporto su Migrazioni e Sviluppo Sostenibile presentato nel giugno del 2021: https://www.focsiv.it/sviluppo-sostenibile-e-migrazioni-per-una-visione-strutturale-e-necessaria-una-governance-istituzionale-efficace/
[1] Per scaricare il report completo: https://www.knomad.org/publication/measuring-policy-coherence-migration-and-development-new-set-tested-tools