La cooperazione allo sviluppo nella legge di bilancio: più ombre che luci
Fonte Roma Tre e la Cooperazione allo sviluppo – Università Roma Tre (uniroma3.it)
Ufficio Policy Focsiv – Gli ultimi dati ufficiali Ocse/Dac indicano che l’Italia nel 2022 ha raggiunto un rapporto tra aiuto pubblico allo sviluppo e reddito nazionale lordo pari allo 0,32%. La legge di bilancio in discussione prevede un aumento per il 2024 che però tornerà a diminuire nel 2025. Comunque, anche se in aumento si tratta di un valore gonfiato da voci di spesa che hanno poco a che fare con veri e propri programmi di cooperazione allo sviluppo.
Nella nuova legge in bilancio in discussione la maggior parte delle risorse per l’aiuto pubblico allo sviluppo sono attribuite al ministero dell’economia per i versamenti alle organizzazioni internazionali (2,7 miliardi €), segue il ministero dell’interno per la prima accoglienza ai rifugiati (1,5 miliardi €) e solo al terzo posto il ministero degli esteri (1,2 miliardi €), in calo di 62,5 milioni €, incluse quelle per l’agenzia della cooperazione.
Inoltre, le risorse per la cooperazione allo sviluppo nel 2014 aumentano ma in modo episodico: a determinare la crescita dovrebbero essere le risorse aggiuntive attribuite, solo per quest’anno, al ministero delle infrastrutture: 452,7 milioni € destinati a “progetti infrastrutturali in Libia”.
Siamo ancora distanti dall’obiettivo dello 0,7%. Occorre dare più risorse all’agenzia e al ministero degli esteri, in modo strutturale e costante, per raggiungere l’obiettivo dello 0,7% del reddito nazionale lordo per l’aiuto, come chiesto dal progetto Generazione Cooperazione con la Campagna 070.
Vedi post di Openpolis in La cooperazione alla prova del governo Meloni – Openpolis