La COP28 per accelerare la decarbonizzazione
Fonte immagine: SARACIRONE
Ufficio Policy Focsiv: Festenaktion e Misereor (soci di CIDSE di cui fa parte anche Focsiv), insieme al WWF hanno redatto un “position paper” riguardo il Global Stocktake (GST), ovvero la valutazione sull’attuazione dell’Accordo di Parigi che sarà dibattuto alla COP28 (gst_position_paper_fastenaktion_wwf_misereor.pdf (wordpress.com). Il GST dovrebbe comprendere una decisione, una dichiarazione politica e un allegato tecnico finalizzati ad accelerare il processo di decarbonizzazione (COP28: un Global Stocktake per correggere la rotta (regionieambiente.it).
Il paper sottolinea quanto sia importante alimentare in maniera drastica i finanziamenti per il clima e rivedere l’attuazione degli attuali obiettivi climatici per il 2030. Stabilisce dei punti necessari per andare avanti tra cui la necessità di riconoscere l’1,5° come limite massimo di riscaldamento globale. Il GST dovrebbe rafforzare la diffusione di tecnologie accessibili a raggiungere un equilibrio tra i finanziamenti per l’adattamento e la mitigazione; e garantire nuovi fondi pubblici per le perdite e i danni (Alla Cop28 chiediamo il fondo per le perdite e i danni – Focsiv). Ma come dichiara Simon Stiell, segretario esecutivo dell’UNFCCC “l’inventario globale finirà per essere solo un altro rapporto, a meno che i governi e coloro che essi rappresentano non riescano a leggerlo e a capire cosa significa per loro e cosa possono e devono fare dopo. Lo stesso vale per le imprese, le comunità e gli altri attori chiave”.
Il Global Stocktake (GST) è un’attività volta a fare un inventario dei progressi compiuti nell’attuazione dell’Accordo di Parigi, ma i Paesi devono essere consapevoli delle lacune che stanno compromettendo l’accordo globale.
Un messaggio politico che deve portare il GST è quello di esortare i Paesi a incrementare in modo massiccio i finanziamenti per il clima, a rivedere gli obiettivi di ambizione climatica per il 2030 e fissare nuovi obiettivi per il 2035 riguardo la protezione dell’ambiente e quindi del clima; il tutto deve essere in linea con la limitazione dell’aumento della temperatura globale al massimo di 1,5° come sopracitato.
A dimostrare quanto i Paesi siano lontani da questo obiettivo, si ha la riprova che i mesi di luglio, agosto e settembre 2023 hanno stabilito nuovi record per le temperature, mai raggiute nella storia dell’umanità.
Il successo del GST dipende da un risultato solido che guidi la correzione di rotta per colmare le varie lacune in termini di ambizione climatica. Per seguire questa rotta per parti devono:
- Identificare i risultati e le lacune in termini di ambizioni e mezzi di attuazione. Includendo quindi l’adozione delle indicazioni per le politiche sul clima, illustrate nel Sesto Rapporto di Valutazione dell’IPPC.
- Rafforzare il processo multilaterale promuovendo una risposta integrata nell’ambito dell’UNFCC. Ciò include decisioni che allineino i processi esistenti, come il programma di lavoro sulla mitigazione e l’obiettivo globale sull’adattamento.
- Fornire alle Parti una strada percorribile, facilitando un cambiamento trasformativo rispetto allo status quo. Ciò deve includere una guida chiara e meccanismi di supporto affinché le Parti abbiano a disposizione tutti gli elementi per sviluppare gli NDC (Nationally Determined Contributions) (2022 NDC Synthesis Report | UNFCCC).
- Il risultato non deve concludersi con la COP28, ma piuttosto garantire che le attività future nell’ambito dell’Accordo di Parigi continuino a basarsi sul GST.
Con riferimento ai risultati della valutazione tecnica del GST e agli elementi documentati nelle relazioni di sintesi, si raccomanda che il GST adotti cinque strade prioritarie:
- La decisione del GST deve riconoscere che 1,5° deve essere considerato il limite massimo di riscaldamento globale. È stato dimostrato che gli impatti climatici emergenti che si verificheranno a livello globale, se si supererà tale soglia, comporteranno cambiamenti irreversibili e catastrofici.
- Sulla base dei principi di equità e di “responsabilità comune ma differenziata”, la decisione del GST dovrebbe indicare quali percorsi o misure collettive basatesi sulla scienza sono necessarie per promuovere trasformazioni a livello di economia nazionale e di settore in linea con gli obiettivi dell’Accordi di Parigi.
Tutti i Paesi devono intraprendere riduzioni rapide e profonde delle emissioni di gas serra nei decenni successivi al raggiungimento del picco. Le emissioni globali di gas serra dovrebbero diminuire collettivamente del 43% entro il 2030. Inoltre, per raggiungere l’Accordo di Parigi è necessaria la conservazione efficace ed equa del 35-50% degli ecosistemi terrestri, oceani e acqua dolce.
È altresì fondamentale l’eliminazione graduale di tutti i combustibili fossili e dei sussidi alle fonti energetiche di carbonio; cessare l’esplorazione di nuovi giacimenti di carbone, petrolio e gas. Bisogna stoppare definitivamente la deforestazione e la conversione degli ecosistemi entro il 2030. Ridurre del 20% le emissioni di gas serra derivanti dalla produzione alimentare e dimezzare la quota dei rifiuti pro capite. Sostenere gli sforzi per ridurre le emissioni globali di metano di origine antropica di almeno il 30% rispetto al 2020.
3. La decisione del GST dovrebbe includere ulteriori indicazioni per la preparazione di NDC migliorati e nuovi, e di LT-LED (long term low emission development strategies) (LT-LEDS Synthesis Report | UNFCCC) che chiariscano le misure nazionali specifiche e le scadenze per le trasformazioni a livello di economia e di settore.
4. La decisione del GST dovrebbe richiedere al Segretario di condurre dei workshop distinti per ogni singolo Paese nel 2024 al fine di assisterli nella preparazione di NDC con obiettivi e azioni al 2030 potenziati e nuovi obiettivi e azioni al 2035 in linea con 1,5°.
5. Deve fare chiarezza sui finanziamenti e sul sostegno necessari per attuare pienamente le azioni richieste per raggiungere gli obiettivi dell’Accordo di Parigi.